La grande paura sui mercati di mezzo mondo con le principali piazze finanziarie che annullano percentuali cospicue dei profitti realizzati da inizio anno non è che una prova generale del prossimo Halloween finanziario: molti dicono che la bolla esploderà, tutti sperano che si riesca a mettere la proverbiale pezza per tempo. Nel frattempo le tensioni internazionali sembrano allentarsi nel vertice EuroAsiatico iniziato ieri a Milano dove il presidente russo Putin avrebbe stretto la mano a Poroshenko, l’equipollente ucraino. E mentre a Kobane i combattenti dell’IS perdono terreno, subisce una battuta d’arresto anche la guerra del petrolio con i prezzi che tornano in area 83.0 dopo aver pericolosamente sostato nell’area rossa intorno a 80.0 dollari/barile. Ma ciò che ha veramente fatto rialzare i mercati finanziari dalla seduta asiatica in poi sono state le dichiarazioni del membro del FOMC Bullard che sostiene che la FED dovrebbe attendere prima di interrompere il quantitative easing. Una bomba che rimescola nuovamente tutte le carte del mazzo del governatore Yellen. E ora si naviga a vista, ma con il cuore un po’ più leggero: a quanto pare la festa non è ancora finita e stando a quanto si dice, potrebbe durare più del previsto!
Market Movers
Alle 14:30 negli Stati Uniti i permessi edilizi attesi in rialzo a 1.029 milioni rispetto ai 1.003 milioni della lettura precedente, così come i nuovi cantieri attesi a 1.004 milioni di unità rispetto ai 956 mila della rilevazione precedente.
Alla stessa ora conferenza stampa del governatore della FED Janet Yellen. In Canada l’inflazione attesa stabile a 0.0% per la lettura aggregata mese su mese, mentre per la componente core attesa a 0.1% dal dato precedente a 0.5%.
Alle 15:55 l’indice di fiducia dei consumatori elaborato dall’Università del Michigan è atteso a 84.1 dal 84.6 della lettura precedente.
EURUSD
Inflazione come da attese e forse qualcosa in meglio nella componente core ha permesso alla moneta unica di affrontare il pomeriggio dei dati americani di ieri con più maggiore forza riportando il cambio EURUSD in area 1.2850 salvo poi ritracciare nelle prime ore di contrattazione di oggi sotto 1.28 assestandosi a 1.2780. L’attesa è tutta per i dati del pomeriggio che potrebbero creare un po’ di volatilità anche se in quadro tecnico rimane per una conclusione di settimana non eccessivamente movimentata dati i movimenti già violenti dei giorni scorsi.
USDJPY
Storna in negativo lo yen dopo aver toccato il limite minimo dell’area di fair value tra 105 e 110 per riportarsi sopra 106.40 pur sempre al di sotto del canale tecnico ribassista (grafico) che costituisce la resistenza dinamica ad ulteriori rialzi di USDJPY. Sarà importante vedere il risultato dei dati sul mercato immobiliare a stelle e strisce, anche se le parole di Bullard di ieri – che hanno avuto un effetto detonante – giocano a favore di un prolungamento della festa del quantitative easing che potrebbe riportare lo yen in area 105.0 contro dollaro.
USDCAD
Si placa anche solo per un momento la guerra del petrolio che ha visto ieri la sua battaglia più sanguinosa con il prezzo del greggio che è sceso fin sotto alla soglia critica degli 80 dollari/barile. Come già anticipato ieri, il movimento del loonie non è stato esente dalla solita correlazione spingendosi sui massimi a 1.1360 salvo poi ritracciare fin sotto il canale rialzista di medio periodo e riportandosi in fase laterale tra i due livelli chiave a 1.1220 e 1.1280 dove dovrebbe muoversi nella giornata di oggi, dati americani permettendo.