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BCE e Draghi sotto i riflettori

Pubblicato 05.03.2015, 13:04
Aggiornato 07.03.2022, 11:10

Forex News and Events

Oggi BoE e BCE annunceranno la loro decisione in materia di politica monetaria; entrambe dovrebbero mantenere lo status quo. La BoE sarà sicuramente un non-evento per chi opera in GBP, soprattutto perché le discussioni pre-elettorali dovrebbero occupare sempre di più le prime pagine e definire la direzionalità della GBP nelle settimane a venire. Oltre all’uscita della Grecia (Grexit), ora i mercati iniziano a parlare di un’uscita della Gran Bretagna (Brexit)! In caso di vittoria dei conservatori alle elezioni del 7 maggio, la probabilità di un’uscita del Regno Unito dall’UE balzerebbe dall’attuale 15% al 45%. Il cable è sceso di nuovo sotto la sua media mobile a 50 giorni (1,5273) e il MACD fa presagire un’inversione ribassista di breve termine prima dei dati sul lavoro in uscita domani negli USA.

Da questa parte della Manica, la BCE dovrebbe mantenere la politica invariata, dopo svariati mesi di pesanti interventi di politica monetaria. Per il Consiglio della BCE è arrivato il momento di fermarsi e monitorare i risultati dei massici strumenti di allentamento introdotti in rapida successione negli ultimi sei mesi: tassi negativi, operazioni TLTRO, acquisti di debito privato e, in ultima istanza, l’allentamento quantitativo che inizierà la prossima settimana. Queste misure indurranno il presidente Draghi a rilevare il miglioramento del sentiment (registrato dai sondaggi ZEW e IFO e da altri indici sulla fiducia), i PMI positivi, l’espansione del credito e l’incoraggiante crescita del PIL nel quarto trimestre.

Con buona probabilità, la disinflazione non sarà il tema principale di questa riunione. Il tasso swap indicizzato all’inflazione a 5 anni è sceso ulteriormente, all’1,64%, notizia sicuramente non positiva per la BCE, in lotta contro il calo dei prezzi al consumo. Tuttavia, fortunatamente, il calo dei prezzi del petrolio continuerà a essere la scusa in più per il rallentamento della domanda nell’Eurozona.

Rimane il rompicapo greco…

Ci aspettiamo dettagli significativi sul QE, soprattutto in riferimento al rompicapo greco. Nell’arco delle prossime tre settimane, la Grecia deve onorare debiti e interessi per un valore pari a 6,5 miliardi di euro, e ancora non si è giunti a un accordo con l’UE su un potenziale salvataggio. Il ministro delle Finanze greco Varoufakis ha detto che il paese ha dei piani alternativi per gestire la crisi del debito. In mancanza di dettagli, però, cala la fiducia nella solvibilità della Grecia, e ciò potrebbe costare al paese l’etichetta di “non idoneo” e verrebbe quindi escluso dal programma di QE (quindi la Grecia lascerebbe l’euro). Siamo curiosi di sentire cos’avrà da dire Draghi sugli ultimi sviluppi.

EUR in calo prima della BCE

Ieri l’EUR/USD è sceso sotto il minimo di gennaio a 1,1098 a New York, calando fino a 1,1026 (mentre scriviamo). Il supporto chiave è costituito dal livello psicologico a 1,10, sotto il quale discreti stop e consistenti barriere legate alle opzioni dovrebbero accelerare e rafforzare la svalutazione dell’EUR, con implicazioni per tutto il complesso EUR. Le diffuse pressioni negative sull’EUR hanno fatto scendere l’EUR/JPY al minimo mensile pari a 132,15. Il MACD (12-26) è entrato in zona negativa, suggerendo l’inizio di un’inversione ribassista di breve termine in caso di chiusura giornaliera inferiore a 133,70 (pivot MACD). L’EUR/GBP consolida la debolezza a 0,72383/0,72626. Il supporto psicologico a 0,72 dovrebbe subire pressioni man mano che aumentano gli scettici sull’EUR prima di Draghi. La direzionalità di breve termine dell’EUR/GBP rimane tuttavia poco chiara, perché il nervosismo pre-elettorale nel Regno Unito pesa sulla propensione degli operatori per la GBP. La base valutaria incrociata a 3 mesi mostra una preferenza durevole per l’EUR contro la GBP. Ciò lascia presagire una potenziale inversione del trend ribassista dell’EUR/GBP in vista delle elezioni di maggio.

 chart

The Risk Today

Luc Luyet

EURUSD L’EUR/USD ha infranto il supporto a 1,1098, a conferma di un trend ribassista di fondo. Resistenze orarie possono essere trovate ora a 1,1144 (massimo intragiornaliero) e a 1,1245 (massimo 27/02/2015). In una prospettiva di lungo termine, il triangolo simmetrico favorisce un’ulteriore debolezza verso la parità. Di conseguenza, si prevede che la recente resistenza sia temporanea. Resistenze chiave si trovano a 1,1534 (massimo 03/02/2015) e a 1,1679 (massimo 21/01/2015) e a 1,1871 (massimo 12/01/2015). Supporti chiave si trovano a 1,1000 (supporto psicologico) e a 1,0765 (minimo 03/09/2003).

GBPUSD La coppia GBP/USD ha infranto il supporto orario a 1,5317. Un altro supporto orario è disponibile a 1,5197 (si veda anche il ritracciamento del 61,8%). Resistenze orarie si attestano a 1,5317 (minimo 17/02/2015) e a 1,5398 (massimo 03/03/2015). Un supporto chiave si trova a 1,4952. In un’ottica a lungo termine la recente ascesa è vista come un rimbalzo dell’ipervenduto il cui potenziale al rialzo sarà limitato dalle resistenze chiave a 1,5620 (massimo 31/12/2014) e a 1,5826 (massimo 27/11/2014). Un supporto robusto è pari a 1,4814.

USDJPY L’USD/JPY continua a muoversi all'interno di un nascente canale di breve termine ascendente. Tuttavia, un’area di resistenze chiave si attestano tra 120,48 (massimo 11/02/2015) e a 120,83. Un supporto può essere trovato a 119,12 (si veda anche il canale ascendetne). Un altro supporto si trova a 118,18. Favoriamo un’impostazione rialzista di lungo termine finché terrà il supporto chiave a 110,09 (massimo 01/10/2014). Sebbene sia probabilmente in corso un consolidamento a medio termine, non vi è alcun segnale che suggerisca la fine del trend rialzista di lungo termine. È previsto un aumento graduale verso la resistenza fondamentale a 124,14 (massimo 22/06/2007). Un supporto chiave si trova a 115,57(minimo 16/12/2014).

USDCHF L’USD/CHF continua a rinvigorirsi dopo la violazione della resistenza chiave a 0,9554, confermando il persistente interesse all'acquisto. Un'altra resistenza chiave si trova a 0,9831. Supporti orari possono essere trovati ora a 0,9593 (minimo 04/03/2015) e a 0,9527 (minimo 02/03/2015). In un’ottica di lungo termine, il momentum rialzista per l’USD/CHF continua in seguito alla rimozione del floor EUR/CHF. La violazione della resistenza chiave a 0,9554 (minimo 16/12/2014) spiana la strada verso un’ulteriore ascesa verso l'altra resistenza chiave a 0,9831 (minimo 25/12/2014). Un supporto chiave si trova ora a 0,9374 (minimo 20/02/2015, si veda anche la media mobile a 200 giorni).

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