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DailyFX Morning Adviser, le borse possono rimbalzare?

Pubblicato 17.10.2014, 09:31
Aggiornato 11.09.2019, 13:55

Matteo Paganini, 17 ottobre 2014

Nuovo tonfo per i mercati azionari durante la mattinata di ieri, con gli indici europei che nei momenti seguenti le aperture hanno tentato delle estensioni ribassiste per poi procedere con correzioni dovute a prese di profitto, con i futures americani che hanno seguito il movimento e che hanno consolidato sotto le resistenze di breve periodo, passanti per quanto riguarda lo S&P500 intorno a 1,875.0 punti, resistenze che potrebbero contenere i tentativi di rialzo che potrebbero partire in questa giornata scevra di dati macroeconomici ma che cureremo anche in caso di loro superamento per valutare la possibilità di lavorare, in intraday, su eventuali movimenti di correzione che vanno ad estendersi verso i livelli precedenti (se si ricercano minimi che poi hanno formato massimi al di sotto dei quali siamo rimasti fin’ora su grafici a time frame orario o a 4 ore non si sbaglia di tanto). Commenteremo insieme le price action potenziali all’interno del nostro Morning Meeting. Per quanto riguarda il valutario, ieri abbiamo assistito a tentativi di recupero del dollaro americano contro euro, sterlina e dollaro australiano mentre le borse europee ed i futures americani tentavano delle estensioni ribassiste, con il USDJPY a ribasso in virtù del fatto che, ora come ora, lo yen ricopre il ruolo importante di divisa rifugio, una discesa che non è riuscita a superare i minimi precedenti, mancando così di dare il la a vendite concertate di dollaro americano che sarebbero potute avvenire in caso di yen acquistato oltre le proprie resistenze contro il dollaro americano, situazione che avrebbe potuto crearsi in concomitanza di borse che consolidavano sotto gli ultimi minimi, battuti due giorni fa. Continuiamo a seguire le logiche specificate ieri per verificare empiricamente se esse saranno rispettate dal mercato, sul quale continuiamo a concentrarci tenendo conto della centralità del dollaro americano in caso di pubblicazioni di dati Usa o di situazioni di risk on o risk off generalizzate a livello globale. Ieri è intervenuto, ad aggiungere un tassello al panorama di analisi internazionale, il presidente della Fed di St. Louis James Bullard asserendo che la Fed dovrebbe considerare la possibilità di rimandare il termine del QE (che potrebbe finire a fine mese, il prossimo 29 ottobre, dopo un meeting che non sarà seguito dalla conferenza stampa della Yellen) al fine di scongiurare il giro definitivo di aspettative di inflazione a medio termine a ribasso. Il mercato per ora non ha reagito in maniera particolare a queste parole, sappiamo infatti che la maggior parte dei membri del Committe votante ritiene opportuno terminare il programma di acquisto di asset, ma data l’estrema incertezza e volatilità dei mercati rimarremo concentrati su borse e dollaro che potrebbero beneficiare di flussi di acquisto nel caso in cui gli investitori dovessero decidere di sfruttare questo potenziale market mover per prese di profitto che, in caso di estensione dell’idea che la Fed potrebbe effettivamente mettere in pausa il tapering, potrebbe rappresentare la possibilità di entrare long a mercato (che potrebbe estendere a rialzo in virtù del fatto che verranno immessi ancora per un mese 15 miliardi di dollari nell’economia a stelle e strisce) a prezzi buoni. Le valutazioni long verranno presumibilmente prese n considerazione in stop e non in limit (chiarimenti all’interno del Morning Meeting delle ore 9.30).

EUR/USD

La moneta unica europea ha tentato il superamento dei supporti indicati in 1.2760 con il mercato che, dopo aver superato area 1.2945 ha esteso verso i target difensivi che abbiamo studiato, incontrando dapprima 1.2715 con uno stocastico a 4 ore lontano dall’ipervenduto che avrebbe potuto far propendere per una presa di profitto parziale e per il posizionamento dello stop in pari per tentare di lasciar correre la posizione che avrebbe potuto vedere prezzi estendere verso il successivo 1.2665, cosa non accaduta e che ora potrebbe rivelare uno scenario di attesa per sfruttare una potenziale divergenza ribassista in possibile formazione sullo stesso time frame (senza tuttavia sincronia perfetta tra prezzi e stocastico). Seguiamo su un orario l’area passante intorno a 1.2760 per valutare eventuali ripartenze dei prezzi che potrebbero girare a ribasso sotto i livelli di potenziale rottura considerati ieri, per estensioni sui minimi, sulle quale, ragionare come ieri a livello di gestione della posizione.

1

USD/JPY

Il raggiungimento del primo livello di target sul quale è stata tentata una rottura verso 105.30, frenatasi a 105.50 con lo stocastico orario che si è avvicinato alla zona di ipervenduto per poi girare a rialzo ha permesso la valutazione di una ripartenza dei prezzi che hanno raggiunto, e si trovano ancora all’interno di essa, l’area che continua a ricoprire il ruolo da resistenza, resistenza da aggiornare lievemente in base alla price action di rimbalzo delle quotazioni.. Attualmente, tra 106.45 e 106.75 passano infatti tutti i punti statici precedenti, con la media a 21 periodi a 4 ore e le medie orarie ancora impostate a ribasso. Qui potrebbe essere possibile valutare acquisti di yen per ritorni verso 106 ¼ e 105.85, valutando in caso di raggiungimento dell’ultima area indicata eventuali approfondimenti verso 105/35/50. L’idea che se il mercato dovesse ripiegare a rialzo, portandosi oltre area 106.95, si potrebbe assistere a tentativi di estensioni verso 107.20 ed eventualmente 107.50 non ci sembra malvagia.

2

GBP/USD

L’area ipotizzata ieri per curare eventuali rotture ribassiste ed identificata in 1.5940 ha tenuto egregiamente e ha riportato i prezzi nei pressi di 1.6100, con il mercato che ora sta accumulando sopra gli ultimi massimi statici e sopra la media mobile a 21 periodi oraria che potrebbero fungere da supporto per ripartenze verso area 1.6130 che, se raggiunta con uno stocastico orario che non mostra divergenze ribassiste, potrebbe lasciare spazio ad estensioni verso 1.6160. Attenzione ad un 4 ore, dove i prezzi hanno raggiunto le resistenze statiche e dinamiche che potrebbero trovare conferma nel caso in cui lo scenario ipotizzato su un orario dovesse trovare compimento. In questo caso, l’area di 1.6160 potrebbe rappresentare una valida zona di potenziali valutazioni di reverse di eventuali posizioni corte. In caso di rotture a ribasso della potenziale area di acquisto oraria (estendibile fino 1.6050) è possibile valutare potenziali estensioni verso area 1.6025/10, da cui eventualmente proteggersi con stop subito in pari, data l’incertezza dei livelli di reverse.

3

AUD/USD

Raggiunte le aree di minimo ieri (qui lo stocastico a 4 ore lontano dall’ipervenduto ha dato gli stessi suggerimenti che ha fornito sull’euro ma la price action ha dato più soddisfazioni) con i prezzi che hanno poi rimbalzato fino a segnare dei massimi in area 0.8790. Il grafico orario non ci fornisce opportunità lavorative, mentre quello a 4 ore continua a mostrare una fase di distribuzione a massimi crescenti e minimi decrescenti che potrebbe portare a rotture bidirezionali da curare secondo i livelli statici principali.

4

GER30 (DAX)

Perfetta la tenuta delle resistenze individuate ieri, con i prezzi ad estendere sotto i minimi precedenti per poi rimbalzare insieme alle altre piazze, come visto poc’anzi. Siamo ora ancora sotto zone di resistenza, individuabili su un time frame orario con il passaggio della media a 21 e dei punti statici precedenti, passanti nell’area che si estende tra 8,630 e 8,690, dove eventualmente valutare vendite dell’indice tenendo conto che un superamento rialzista della fascia alta di resistenze studiata ieri potrebbe condurre a ripartenze che fino a quando non dovessero superare area 8,795 non dovrebbero essere considerate a nostro parere definitive.

5

XAU/USD (oro)

Continua la fase di accumulazione per l’oro, con i prezzi nei pressi dei primi supporti passanti tra 1,234.50 ed i target passanti a 1,238.30/50, area che potrebbe restituire potenziali valutazioni di acquisti di metallo giallo senza valutare eventuali zone di reverse in quanto anche un 4 ore per il momento sembra essere impostato su potenziali rialzi. In caso di ripartenza oltre area 1,242.50 potrebbe essere possibile assistere a tentativi di ritorno sui massimi.

6

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