Matteo Paganini, 29 settembre 2014
La settimana conclusasi è stata caratterizzata dalla mancanza di dati macroeconomici importanti e dal tentativo di ricerca di correlazioni a livello valutario che, attualmente, non sono ancora da considerare valide dal punto di vista sia di analisi che operativo. Abbiamo assistito a movimenti all’unisono del dollaro americano che è stato in grado di mantenere i propri profitti contro la moneta unica europea, in discesa strutturale dopo le decisioni della BCE, contro yen, dollaro australiano, dollaro neozelandese, con la sterlina che, dopo piccoli rimbalzi a rialzo sulle parole di Carney (che ha dichiarato come un aumento di tassi in UK sia vicino, ma non targettizzabile dal punto di vista delle tempistiche), ha compiuto dei nuovi minimi. Le borse americane hanno tentato degli storni tecnici, da considerare ancora come tali e non come partenze di movimenti ribassisti strutturali, con le europee che hanno seguito i movimenti rimanendo però sopra i supporti di medio periodo (li vedremo insieme nel Morning Meeting). Dall’apertura di questa notte continua la forza del dollaro che, quando si manifesta in maniera chiara contro le 4 divise che compongono il DJ FXCM Dollar Index, non lascia spazio al mantenimento della correlazione esistente tra il Nikkei e USDJPY, con quest’ultimo che ha raggiunto i target in area 109.75 e che potrebbe superare quota 110.00 yen per dollaro americano. Continuiamo a seguire, come diciamo da settimana scorsa, queste prove di correlazione sui mercati valutari e da domani prepariamoci a pubblicazioni di dati macro importanti (inflazione area euro) che culmineranno giovedì e venerdì con, rispettivamente, la riunione della BCE ed i Non Farm Payrolls americani. Tecnicamente, continuiamo a seguire la forza di dollaro, tenendo conto che potrebbero partire comunque rimbalzi tecnici sui quali eventualmente proteggerci dalle posizioni lunghe di biglietto verde.
Perfetta la discesa di EURUSD che, dopo aver tenuto le resistenze studiate venerdì, ha raggiunto i target individuati. Ci troviamo sotto le resistenze orarie date dai punti statici e dalla media a 21, con l’area che inizia a 1.2695 e che termina intorno a 1.2715 che potrebbe intervenire come resistenza sulla quale poter ipotizzare acquisti di dollaro per ritorni dapprima sui minimi ed eventuali estensioni verso 1.2635 in caso di raggiungimento delle aree di minimo con stocastico orario lontano dall’ipervenduto, tenendo conto che ritorni sopra area 1.2735 potrebbero lasciare strada a tentativi di estensione verso buona la discesa dell’euro con il raggiungimento dei target a 1.2740 ed i tentativi di estensione verso 1.2770/85.
Raggiunti i target su USDJPY oggi ci troviamo in lieve correzione, con i prezzi che stanno tentando il raggiungimento dei supporti che passano intorno all’area che si estende tra 109.30 e 109.50, dove potrebbe essere possibile valutare eventuali acquisti di dollari tenendo conto che ritorni sotto area 109.15 potrebbero condurre a ridimensionamenti verso 108.75, livello che potrebbe lasciare spazio ad ulteriori approfondimenti verso 108.40 in caso di stocastico lontano dall’ipervenduto con prezzi sui minimi.
Continua la brutta situazione tecnica sia a 4 ore che oraria per il cable, con il grafico di riferimento che rimane il daily dove continua a perdurare in noi l’idea di poter assistere a tentativi di approfondimenti ribassisti data la negazione di nuovi massimi rispetto a quelli segnati il 19 settembre. Al momento stiamo superando a ribasso l’area rappresentata da 1.6230 che operativamente potrebbe suggerire dei posizionamenti short multiday. Lo analizziamo insieme nel nostro Morning Meeting e lo seguiamo sul forum per vedere se si creeranno possibilità operative intraday.
Perfetti i retest delle aree di resistenza che stavamo aspettando con estensioni su nuovi minimi durante la notte. Continuano a rimanere impostati a ribasso sia time frame orari che a 4 ore, dove seguiremo attentamente eventuali tentativi di rimbalzo verso l’area che comincia a 0.8750 e che si estende fino a 0.8775, dove potrebbe essere possibile valutare eventuali acquisti di dollaro americano per ritorni sui minimi ed in estensione 0.8660, dato dai minimi precedenti individuabili su un grafico giornaliero. In caso di ripartenza oltre le resistenze potrebbe essere possibile assistere a tentativi di accelerazione verso area 0.8810/30, all’interno della quale i prezzi potrebbero frenare da un momento all’altro ma che se dovessero raggiungere i confini superiori di essa con uno stocastico orario non ancora in ipercomprato potrebbero suggerire tentativi di estensione verso 0.8860.
Per Dax e oro appuntamento al nostro Morning Meeting.