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Draghi invia segnali contrastanti

Pubblicato 12.10.2015, 15:12
Aggiornato 07.03.2022, 11:10

Negli ultimi mesi, Mario Draghi aveva accennato, in un paio di occasioni, a una possibile espansione dell’allentamento quantitativo della BCE oltre settembre 2016, che inizialmente era la scadenza prevista del programma. Ciò ci aveva reso sempre più scettici sull’effettiva efficienza di questa politica monetaria. I dati pubblicati di recente nell’Eurozona non sembrano ancora molto incoraggianti (nello specifico quelli riferiti a produzione industriale e inflazione). Inoltre, è difficile sostenere una politica che non è riuscita a produrre gli effetti desiderati in Giappone e negli USA. Gli Stati Uniti fanno fatica a mettere fine alla politica dei tassi d’interesse allo zero dopo tre programmi di QE.

Attraverso il suo programma monetario, la BCE sta cercando di portare l’inflazione all’obiettivo del 2%. Se ci sarà una proroga del QE oltre settembre 2016, ciò significa che dovremmo aumentare la base monetaria più di quanto inizialmente previsto. Ciò dimostra chiaramente che anche Draghi nutre delle preoccupazioni sull’efficienza reale del programma. Ci sembra pertanto contraddittorio che Draghi dica che il programma sta funzionando meglio del previsto e che servirà solo più tempo. Se gli obiettivi fossero stati realistici, non ci sarebbe bisogno di iniettare altro denaro. Draghi sta sicuramente tentando di assicurare i mercati, dicendo che tutto sta andando bene. Sta cercando di ridurre la volatilità e di evitare il panico che deriverebbe dalla constatazione che le politiche monetarie della BCE non stanno funzionando. La credibilità della banca centrale sarebbe a rischio.

L’EUR si è rafforzato sull’onda dei commenti di Draghi. Le aspettative sulla moneta unica stanno migliorando. Ciò nonostante, rimaniamo ribassisti sull’EUR/USD, che consideriamo sopravvalutato. Al momento la coppia si muove intorno a 1,1350; monitoreremo attentamente un’eventuale debolezza dell’euro, che indurrebbe la coppia a ritornare verso il livello a 1,1200.

The Risk Today

Yann Quelenn

EURUSD L’EUR/USD si è mosso rapidamentein su ed è in fase di consolidamento. La resistenza oraria può essere trovata a 1,1460 (massimo 18/09/2015). Il supporto può essere trovato a 1,1087 (minimo 03/09/2015). Un supporto più forte staziona a 1,1017 (minimo 18/08/2015). In un’ottica di più lungo termine, il triangolo simmetrico del 2010-2014 ha favorito un’ulteriore debolezza verso la parità. Di conseguenza, consideriamo i recenti movimenti laterali come una pausa nel trend discendente di fondo. Si osservano supporti chiave a 1,0504 (minimo 21/03/2003) e a 1,000 (supporto psicologico). Permaniamo in un momentum ribassista.

GBPUSD Il momentum della coppia GBP/USD si affievolisce. La resistenza oraria si ubica a 1,5383 (minimo 22/09/2015). Il supporto orario può essere trovato a 1,5087 (minimo 05/05/2015). Un supporto più robusto si trova a 1,4960 (minimo 23/04/2015). In un’ottica a più lungo termine, la struttura tecnica si presenta come un recupero. Il robusto supporto è dato dalla linea di tendenza ascendente di lungo termine. Si osserva un supporto chiave a 1,4566 (minimo 13/04/2015).

USDJPY L’USD/JPY si sta muovendo lateralmente. La coppia si muove ancora attorno alla media mobile a 200 giorni. Il supporto orario è costituito da 118,61 (minimo 04/09/2014). Un supporto più robusto staziona a 116,18 (minimo 24/08/2015). La resistenza oraria si trova a 121,75 (massimo 28/08/2015). Favoriamo una propensione rialzista di lungo termine finché reggerà il forte supporto a 115,57 (minimo 16/12/2014). Propendiamo per un aumento graduale verso la forte resistenza a 135,15 (massimo 01/02/2002). Si osserva un supporto chiave a 116,18 (minimo 24/08/2015).

USDCHF L’USD/CHF è in discesa, ma non è riuscita a reggersi al di sotto di 0,9600. A 0,9844 (Massimo 25/09/2015) si ubica la resistenza oraria. Il bersaglio auspicato si giace a 0,9528 (minimo 18/09/2015). In un’ottica di lungo termine, la coppia ha sfondato la resistenza a 0,9448, lasciando presagire la fine del trend ribassista. Ciò ristabilisce il trend rialzista. Il supporto chiave giace a 0,8986 (minimo 30/01/2015).

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