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La settimana si è aperta con una propensione al rischio sostenuta in Asia, ma gli operatori europei non si sono lasciati ispirare dal rally dell’azionario; il FTSE è in calo dello 0,52% a Londra, DAX, CAC 40 e IBEX 35 cedono l’1,0% mentre scriviamo. Si apre una settimana ricca di appuntamenti per la Cina, martedì i dati sulla crescita del PIL nel terzo trimestre saranno cruciali per chi opera in CNY. In Canada, le colombe del CAD dovrebbero restare al timone dopo il leggero raffreddamento di settembre. La BoC, che dovrebbe mantenere lo status quo, si riunirà il 22 ottobre.
PIL del terzo trimestre e PBoC forniranno una direzione al CNY
Mentre l’USD/CNY si consolida sui minimi da sette mesi, gli operatori rimangono defilati in attesa dei dati cruciali sulla crescita. Già martedì la pubblicazione del PIL riferito al terzo trimestre, oltre alla diffusione dei dati sulle vendite al dettaglio di settembre, produzione industriale e asset fissi (esclusi quelli rurali) dovrebbero dare nuova direzionalità allo yuan. Si prevede un rallentamento della crescita del PIL al 7,2% per il terzo trimestre (rispetto al 7,5% del secondo trimestre), un’espansione fiacca degli asset fissi e vendite al dettaglio sottotono a settembre. I dati sulla produzione industriale sono contrastanti. Il dato preliminare di HSBC sul PMI manifatturiero di ottobre sarà pubblicato il 23 ottobre.
La debolezza dei dati macroeconomici probabilmente frenerà la recente forza dello yuan o per lo meno rallenterà il ritmo dell’apprezzamento dello yuan. I piani della PBoC per un’altra iniezione di liquidità dovrebbero favorire un rialzo dell’USD/CNY nelle prossime settimane, anche se le discrete barriere sotto 6,18 dovrebbero rendere difficoltosi i tentativi al rialzo. Non si esclude una correzione verso la copertura discendente della nuvola giornaliera di Ichimoku (oggi a 6,1419/6,1720). Non c’è stato un annuncio ufficiale, ma alcuni funzionari che conoscono l’argomento hanno comunicato ai media internazionali che la PBoC fornirà 200 miliardi di yuan a varie banche nazionali e regionali ad azionariato misto per consentir loro di far fronte alle necessità di liquidità di fine anno. Questa operazione sembra essere complementare all’iniezione di 500 miliardi di yuan per le cinque principali banche del paese di settembre.
La PBoC trae vantaggio dall’inflazione debole per aumentare l’allentamento monetario. Nell’ultimo mese, il tasso sui pronti contro termine a 14 giorni è stato tagliato due volte, senza dimenticare l’iniezione di 500 miliardi di yuan. Sono in corso altri stimoli e intanto il governatore Zhou Xiaochuan porta avanti le riforme dei tassi d’interesse basati sul mercato.
Canada: l’inflazione debole dà più tempo alla BoC
Le cifre sull’inflazione canadese hanno confermato le attese di un leggero raffreddamento a settembre. A settembre l’IPC primario è sceso dal 2,1% al 2,0% su base annua. Il calo dei prezzi della benzina e delle automobili è stato compensato dall’aumento dei prezzi dei generi alimentari e delle abitazioni. Per il secondo mese consecutivo, l’IPC di fondo a/a, su cui si basano le decisioni della BoC, è rimasto stabile al 2,1%, lievemente superiore all’obiettivo del 2,0% della BoC. La BoC potrebbe essere obbligata a rivedere la sua politica monetaria accomodante se continuasse il surriscaldamento dei prezzi al consumo. Tuttavia, secondo la BoC, il recente rialzo dei prezzi al consumo è solo temporaneo. Inoltre, la recente flessione dei prezzi del petrolio forse farà scendere ulteriormente l’IPC primario prima della fine dell’anno. Alla riunione del 22 ottobre, la banca potrà quindi mantenere invariato il suo tasso di riferimento all’1,0%. I mercati non prevedono un rialzo del tasso della BoC prima del secondo trimestre del 2015. Questo lunedì l’USD/CAD si consolida sopra 1,1255. Gli indicatori di trend e momentum sono marginalmente positivi, anche se la ripresa dei prezzi del petrolio contribuisce a frenare le perdite nel complesso CAD.
Swissquote Sqore, idee di trading:
Modello di trend per le valute del G10: SHORT SU EURUSD a 1,2805
The Risk Today
EURUSD L’EUR/USD è svanito nei pressi della resistenza a 1,2901. Monitorate il supporto orario a 1,2706 (minimo 16/10/2014, vedasi altresì il canale ascendente). Un altro supporto orario si trova a 1,2625 (minimo 15/10/2014). Una resistenza iniziale si trova ora a 1,2845 (massimo 16/10/2014). A più lungo termine, l’EUR/USD registra un’impostazione al ribasso da maggio 2014. La rottura della solida area di supporto tra 1,2755 (minimo 09/07/2013) e 1,2662 (minimo 13/11/2012) spiana la strada a un declino verso il forte supporto a 1,2043 (minimo 24/07/2012). Di conseguenza, la recente forza presso l’EUR/USD è vista come una mossa in controtendenza. Una resistenza importante si trova a 1,2995 (massimo 16/09/2014).
GBPUSD Il rimbalzo della coppia GPB/USD si avvicina alla resistenza oraria a 1,6127 (massimo 13/10/2014). Un'altra resistenza può essere trovata a 1,6227. Supporti orari si trovano a 1,6030 (minimo 17/10/2014) e a 1,5942 (minimo 16/10/2014). A lungo termine, il crollo dei prezzi dopo aver raggiunto i massimi da 4 anni ha creato una forte resistenza a 1,7192, che probabilmente non verrà infranta nei prossimi mesi. Malgrado il recente slancio ribassista di breve termine, puntiamo a un rimbalzo temporaneo vicino al supporto a 1,5855 (minimo 12/11/2013). Una resistenza importante giace a 1,6525.
USDJPY L’USD/JPY ha registrato un rimbalzo nei pressi del robusto supporto a 105,44 (massimo 02/01/2014). Monitorate la resistenza a 107,59 (si veda anche il ritracciamento del 50%). Un'altra resistenza si trova a 108,74. Supporti orari possono essere trovati a 106,58 (minimo intragiornaliero) e a 106,14 (minimo 17/10/2014). Viene favorita un’impostazione rialzista di lungo termine finché reggerà il supporto chiave a 100,76 (minimo 04/02/2014). Malgrado una probabile fase di consolidamento di medio termine dopo il test positivo dell’importante resistenza a 110,66 (massimo 15/08/2008), propendiamo per un eventuale graduale movimento al rialzo. Troviamo un'altra resistenza a 114,66 (massimo 27/12/2007). Un supporto importante si trova a 105,44 (massimo 02/01/2014).
USDCHF L’USD/CHF si sta muovendo verso l'alto all’interno del canale discendente. Monitorate la resistenza oraria a 0,9491. Un'altra resistenza si trova a 0,9562. I supporti possono essere trovati a 0,9400 (minimo 16/10/2014) e a 0,9368. In una prospettiva di più ampio respiro, la struttura tecnica favorisce un pieno ritracciamento dell’ampia fase correttiva iniziata nel luglio 2012. Di conseguenza, la recente debolezza viene vista come un movimento in controtendenza. Un supporto chiave si trova a 0,9301 (minimo 16/09/2014). Una resistenza giace ora a 0,9691 (massimo 06/10/2014).