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Il settore del lusso tornerà a brillare?

Pubblicato 28.07.2014, 11:05
Aggiornato 09.07.2023, 12:32


Lo scorso 10 Luglio ha riportato i dati del primo trimestre fiscale 2014 Burberry, gruppo inglese specializzato nella produzione di abbigliamento, articoli di pelletteria, accessori e cosmetici. Il Gruppo ha riportato nel 2013 un Fatturato che si colloca tra £ 2 e 2,5 miliardi di cui il 37% realizzato in Asia e il 24% in America. La crescita nelle sales oltre le aspettative degli analisti, aiutata in gran parte dall’espansione in Cina, potrebbe riportare l’attenzione del mercato sul settore nonostante la performance negativa da inizio anno.
Mentre i grandi gruppi (Louis Vuitton, Kering e Hermès) hanno sofferto meno, le maison di moda più piccole, come Ferragamo, Cucinelli, Prada e Tod’s hanno risentito molto di più di fattori quali il rallentamento dell’economia cinese e l’impatto dei cambi su fatturato e margini. 

Fonte: Bloomberg
 
Guardando più in dettaglio ai dati del Gruppo londinese:
-         Total Sales pari a £ 370 milioni con una crescita organica del 17% al netto dell’effetto cambi (9% ai tassi di cambio correnti)
-         Incremento delle vendite al dettaglio anche grazie all'ampliamento del perimetro di vendita (quattro nuovi punti vendita aperti nel trimestre)
-         Crescita a doppia cifra in America e Asia orientale (sostenuta da Cina e Hong Kong) e al di sotto del 10% in Europa, Middle East, India e Africa
-         Impatto negativo sui risultati per l’anno in corso della componente in cambi a valoricorrenti
I principali temi a sostegno della crescita, attesa per Burberry superiore ad altri comparabletra i quali ad esempio Prada, Richmond e Louis Vuitton, sono: l’investimento in mercatisottopenetrati, il perseguimento dell’efficienza operativa, l’ampliamento degli accordi di franchising e gli importanti investimenti nei contenuti digitali come driver di crescita, in particolare in Cina. L’impatto negativo della componente in cambi sui risultati dell’annodovrebbe tuttavia essere contrastata, secondo la press release, dall’incremento nelle sales.
 
PROSPETTIVE E RISCHI DEL SETTORE
I rischi relativi alla Cina e alla componente in cambi che negli ultimi due anni ha penalizzatorisultati e fatturato provenienti dai mercati emergenti,  cioè quei fattori che nel 2013 e per i primi mesi del 2014 hanno contribuito a rallentare la crescita del settore, potrebberodiventare, nei prossimi trimestri, la causa di una ripresa della crescita sia delle vendite che dei margini industriali.
Guardiamo ora il settore attraverso una Value Map, in cui rappresentiamo graficamente la relazione tra multipli  come l’ EV/Sales e l’EBITDA margin, particolarmente significativi per il settore del lusso. Le società più sottovalutate secondo questa specifica metodologia sono la stessa Tod’s, Burberry, LVMH e Swatch.

CONSIDERAZIONI FINALI
Concludendo, il settore del Global Luxury che aveva raggiunto il suo picco a fine 2013 e che da allora ha progressivamente toccato nuovi minimi di periodo, potrebbe nuovamente tornare nel radar degli investitori grazie ad un miglioramento delle stime sui tassi di crescita come sembrerebbe emergere dalla trimestrale di Burberry.
Per una eventuale  Investiment Thesis positiva sul settore del lusso non si dovrebbe a nostro avviso sottovalutare:
1.     Una possibile ripresa della crescita dei mercati emergenti e in particolare delmercato cinese, supportata da una possibile stabilizzazione dell’economia, da elezioni (Brasile e Argentina) e da politiche di stimolo, da investimenti nei contenuti digitali come driver di crescita nel segmento retail più che sull’apertura di nuovi punti vendita proprietari, da un aumento sistematico delle economie di scala e dei marginitramite il raggiungimento di mercato sottopenetrati.
 
2.     Il possibile apprezzamento del Dollaro statunitense
Per tornare a puntare sul settore servirebbero probabilmente ulteriori conferme positive, ma riteniamo che sia corretto almeno ricominciare a monitorarlo attentamente.
Le prossime società del lusso a riportare saranno Louis Vuitton (24 luglio), Kering (30 luglio), Michael Kors e Moncler (6 agosto), Tod’s e Swatch (7 agosto), Tiffany (27 agosto), Salvatore Ferragamo (28 agosto) e Hermès (29 agosto), Richmond (17 settembre) e Prada (19 settembre).

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