Ricevi uno sconto del 40%
💎 WSM è in rialzo del +52,1% da quando la nostra AI l'ha scelta a dicembre! Scopri la nostra selezione di titoli premiumSblocca adesso

La Banca Nazionale Svizzera gioca la carta del tasso

Pubblicato 18.12.2014, 13:18
Aggiornato 07.03.2022, 11:10

Forex News and Events

In un intervento a sorpresa, la Banca Nazionale Svizzera (BNS) ha giocato la carta del tasso d’interesse negativo sui depositi a vista, ora al -0,25%, ribadendo il suo impegno a difendere la soglia dell’1,20 per l’EUR/CHF. L’obiettivo per il tasso libor è stato ampliato, ora va dal -0,75% allo 0,25%, con l’ampiezza consueta dell’1%. Sebbene il taglio aggressivo del margine inferiore dell’obiettivo per il libro non avrà un impatto sul mercato interbancario, visto che le banche parcheggeranno la loro liquidità in eccesso a -25 punti base, che diventerà quindi la soglia del tasso interbancario, l’entità dell’intervento viene vista come un segnale concreto ai mercati: la BNS oserà abbassare i tassi in caso di necessità. I future sul tasso d’interesse euro-svizzero si sono impennati a quota 100,200, livello massimo da metà 2011. L’apprensione sui mercati dei tassi svizzeri è appena iniziata. A margine, segnaliamo che i tassi negativi saranno applicati ai depositi a vista sopra la soglia d’esenzione: per conti soggetti all’obbligo di riserva minimo (RR), questa soglia è pari a 20 volte la riserva minima statutaria, per gli altri la soglia è fissata a 10 miliardi di franchi, a partire dal 22 gennaio. Per il momento, le autorità nazionali non sono soggette a queste nuove misure. Non ci sono effetti diretti per la popolazione, perché i tassi di depositi per i clienti vengono fissati dalle banche commerciali, che potrebbero tuttavia dover “rivedere le loro condizioni di prestito e deposito in scia alle modiche nei tassi d’interesse sui mercati monetari”.

Di per sé, l’intervento della BNS non è stato davvero sorprendente, la tempistica invece sì. Ci saremmo aspettati un intervento sui tassi come reazione a un potenziale intervento oltreconfine nel primo trimestre del 2015, ma decisamente non prima di Natale! Ecco perché, senza un orientamento sulla tempistica del taglio inatteso, sospettiamo che l’intervento di questa settimana volto a proteggere la base minima sia stato molto costoso per la BNS. Con la BCE che segnala un vero e proprio QE in arrivo, l’”uscita della Grecia” che torna a essere argomento di conversazione, le pesanti vendite di rubli e l’impostazione prudente del FOMC rispetto alla tempistica del primo rialzo del tasso sui fondi federali (FF), era chiaro che il bilancio della BNS, già gonfiato, era destinato a lievitare ulteriormente. Nel comunicato ufficiale si legge che, “negli ultimi giorni, il franco svizzero è stato interessato nuovamente da pressioni al rialzo, il peggioramento della crisi in Russia è stato un fattore determinante di questo sviluppo”.

L’intervento di oggi allenterà temporaneamente le pressioni a vendere sull’EUR/CHF, soprattutto nel campo degli speculatori. Saranno però necessari sicuramente altri intereventi, perché la BCE non ha ancora detto l’ultima parola. La correlazione fra EUR/USD e EUR/CHF ora è pari allo zero. Le inversioni di rischio a un mese delta-25 per l’EUR/CHF sono passate in territorio positivo (+36 punti) per la prima volta da fine ottobre. Con il miglioramento delle volatilità, prevediamo che chi vende le opzioni put spingerà di nuovo la bilancia in territorio negativo.

Sui mercati dei cambi, la reazione potrebbe essere stata più incisiva. L’EUR/CHF si è impennato a 1,20974, per poi scendere rapidamente a 1,20500. Per chi ama il CHF e le operazioni nei rifugi sicuri, l’EUR/CHF vicino a 1,21 è stato sicuramente un ottimo prezzo di entrata lunga sul franco svizzero nell’attuale contesto di avversione al rischio. In assenza di nuovi interventi, non prevediamo un seguito consistente sopra il massimo di reazione a 1,20974.

Di riflesso, l’USD/CHF è salito a 0,9848, massimo da agosto 2012. C’è stata un’inversione degli indicatori di trend e momentum. Il MACD dovrebbe entrare in zona rialzista in caso di chiusura giornaliera superiore a 0,9810, sviluppo che suggerirebbe un’estensione del trend rialzista in atto da ottobre a dicembre. Vediamo discreti ordini d’acquisto per le opzioni sopra 0,9600 prima del fine-settimana.

chart

The Risk Today

Luc Luyet

EUR/USD L’EUR/USD è sceso drasticamente in prossimità della zona di resistenza tra 1,2577 (massimo 04/11/2014) e 1,2600, indicando rinnovate pressioni di vendita. Un supporto si trova a 1,2247. Resistenze orarie possono essere trovate a 1,2373 (massimo intragiornaliero) e 1,2423 (massimo intragiornaliero). In una prospettiva di lungo termine, da maggio 2014, l’EUR/USD si trova in un trend discendente. La violazione della forte area di supporto fra 1,2755 (minimo 09/07/2013) e 1,2662 (minimo 13/11/2012) ha spianato la strada a un declino verso il forte supporto a 1,2043 (minimo 24/07/2012). Una resistenza chiave giace a 1,2600 (massimo 19/11/2014).

GBP/USD Ieri la coppia GBP/USD è sceso bruscamente, confermando le pressioni di vendita persistenti. Monitorate la prova del supporto a 1,5542. Resistenze orarie per un rimbalzo a breve termine possono essere trovate a 1,5634 (minimo intragiornaliero) e a 1,5699 (massimo intragiornaliero). A più lungo termine, la struttura tecnica è negativa finché i prezzi permangono al di sotto della resistenza chiave a 1,5945 (massimo 11/11/2014). Un rischio conservatore al ribasso è dato da un test del supporto a 1,5423 (minimo 14/08/2013). Un altro supporto è disponibile a 1,5102 (minimo 02/08/2013).

USD/JPY L’USD/JPY è rimbalzato bruscamente dopo la riuscita prova del supporto chiave a 115,46 (vedasi anche il ritracciamento a 38,2%). Resistenze giacciono a 119,56 e a 121,85. Un supporto orario si trova a 117,76 (massimo intragiornaliero). Favoriamo un’impostazione rialzista di lungo termine finché terrà il supporto chiave a 110,09 (massimo 01/10/2014). Monitorate i supporti chiave da per un consolidamento a medio termine a 115,46 (minimo 17/11/2014) e 113,17 (minimo 04/11/2014).Attualmente, non vi è alcun segnale che suggerisca la fine della tendenza rialzista di lungo termine.

USD/CHF L’USD/CHF è salito più in alto. Tuttavia, la resistenza chiave a 0,9839 ha retto finora. Un supporto per un consolidamento a breve termine è pari a 0,9722 (minimo intragiornaliero). Un altro supporto si trova a 0,9695 (massimo intragiornaliero). Da una prospettiva di più lungo termine, la struttura tecnica favorisce un ritracciamento completo della grande fase correttiva iniziata nel luglio 2012. Un’importante area di resistenza si trova tra 0,9972 (massimo 24/07/2012) e 1,0067 (massimo 01/12/2010). Un supporto chiave si trova a 0,9351 (minimo 19/11/2014).

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.