Ricevi uno sconto del 40%
⚠ Allerta sugli utili! Quali azioni sono pronte a salire?
Scoprite i titoli sul nostro radar ProPicks. Queste strategie hanno guadagnato il 19,7% da un anno all'altro.
Sblocca l'elenco completo

La FED non ce la fa. Verso una nuova crisi?

Pubblicato 14.11.2013, 12:57
Aggiornato 09.07.2023, 12:32
Credo che molti di voi abbiano notato un indebolimento del dollaro nell'ultimo periodo.
Scommetto che vi chiedete come mai i prezzi del lingotto siano calati a fronte di un trend al ribasso del dollaro, vi chiedete come mai non sia rispettata dai mercati la correlazione inversa tra i due assets.
Per capirlo bisogna allargare un po' gli orizzonti.

Cercherò ora di illustrarvi le cause di questa anomalia, in maniera approfondita ma comprensibile.

Partiamo allora con ordine: cosa sta succedendo negli USA?

Da almeno quattro anni a questa parte, la Federal Reserve sta gonfiando le quotazioni di Wall Street. Come?
La risposta è semplice: Quantitative Easing.
La FED acquisisce i titoli tossici delle banche e titoli di stato, rilasciando al loro posto moneta.
Questa è generalmente una buona tecnica per eliminare tossicità dal mercato, ma il sistema finanziario deve essere abbastanza sano da poter sopportare lo scambio. In caso contrario avremmo i presupposti per entrare in un circolo vizioso.
Se vi state chiedendo che tipo di circolo vizioso, anche per questa domanda la risposta è semplice: ingordigia.

Immaginate che per qualunque vostro errore qualcuno aggiusti per voi. Immaginate anche di non avere una coscienza. Vi preoccupereste più di fare errori gravi? No.
Questo scenario calza a pennello con la situazione americana. La FED ripara gli errori delle banche, che non si preoccupano più di non fare danni.
Infatti le banche americane non si interessano quasi più di prestiti ai cittadini, no, loro sono già troppo indebitati. I soldi in ingresso vengono investiti in azzardate quanto efficaci speculazioni sul brevissimo termine.
Tra cui tossici. Che la FED provvede a rimuovere.

Ora, finché a sistemare per voi è un baldo giovanotto tutto va bene. Ma cosa succede quando a riparare per voi è un gracile e malato anziano?
Potete tirare la corda per un po', ma dopo non riuscirà più a seguirvi.
Ebbene, le banche stanno tirando un po' troppo la corda con la FED. Per continuare il paragone, la banca centrale americana non è più così in forma come una volta: tutto questo immettere moneta nel mercato ha danneggiato l'economia del Paese (e del mondo intero).

Eppure, direte voi, alcuni titoli sono in forte ripresa dopo la crisi. Può essere, ma solo per alcuni, infatti i dividendi delle società quotate sono in gran parte negativi e quando le aziende riescono a erogare dividendi, la causa è spesso data dal fatto che hanno ridotto le spese e gli investimenti, non aumentato le vendite.

Fino a quando potrà durare questo circolo vizioso?
Non ve lo so dire.
So dirvi per certo, invece, che continuerà fino a quando il sistema di pagamenti internazionale subirà una scossa.
Brasile, Russia, Cina, Sud Africa, Arabia Saudita, Iran e Venezuela stanno stringendo accordi tra loro per modificare l’utilizzo delle valute di pagamento nei reciproci scambi commerciali. La folle crisi scatenata dagli States nel 2007 li ha spaventati e non vogliono più sottostare a un sistema tanto malato.
Queste nazioni non hanno più intenzione di usare il dollaro come valuta di scambio reciproca, sulla scia di Giappone e Cina, che nel 2012 hanno stretto un accordo al fine di non utilizzare più il dollaro negli scambi commerciali tra loro.
Lo stesso dicasi tra Australia e Cina.

Passiamo allora dalle certezze del presente alle ipotesi sul futuro. Come evolverà la situazione?

Queste alterazioni nel sistema dei pagamenti internazionali, presto o tardi causeranno un allontanamento definivo di molti Paesi dall’area del dollaro, con conseguenza diretta la riduzione della richiesta di dollari a livello globale.
Quindi, nel prossimo futuro avremo un aumento dell’offerta di dollari (ricordate la FED "aggiusta-problemi-delle-banche"?) e una minore domanda degli stessi da parte dell’economia mondiale.
E’ un processo lento ma inesorabile. Quando avremo superato il primo stadio di questo cambiamento nel processo di regolazione valutaria negli scambi commerciali (fase attuale), avremo un’accelerazione nel crollo della valuta statunitense.
Potrebbe aprirsi uno scenario da guerra fredda tra i mercati, non lo escludo, ma pare troppo fantasioso.
No, posso dirvi che il crollo nella domanda del dollaro inneschera’ il rialzo dei tassi in USA (ci sarà bisogno di frenare la liquidità e l'inflazione); la Federal Reserve perderà allora il controllo delle proprie politiche monetarie, perdendo contestualmente il controllo della leva dei tassi. Crolleranno le obbligazioni denominate in dollari e crollera’ Wall Street. Di nuovo.

Dite che è uno scenario catastrofista? Beh, metà di quel che ho detto è successo nell'ultimo decennio. L'altra metà descrive il tentativo di molti di uscire dal sistema dollaro.
Se è già successo può riaccadere. E la FED si sta impegnando davvero tanto affiché questo si ripeta.

Ma cosa succederà poi?
Tralasciando le politiche dei vari Paesi, i tentativi di salvarsi e un brutto, brutto periodo per noi, emergerà un solo vincitore da questa follia. Il metallo prezioso.

Con l'indebolimento della FED anche la manipolazione ribassista di Oro e Argento non avrà più alcun vigore, perche’ il crollo del dollaro inneschera’ una fuga degli investitori verso i metalli preziosi.
I prezzi saliranno alle stelle e sarà il momento di vendere, forse per salvarsi anche un po' dalla crisi.
Ma per vendere bisogna avere, quindi armatevi e fate come me: riempitevi le tasche di Oro, finché c'è tempo.

Ultimi commenti

Gli investitori istituzionali e non stanno riversando tutta la loro liquidità in asset risk on come azioni e euro . Per rivedere le quotazioni di oro e argento in risalita bisogna aspettare che scoppi un'altra bolla .
Ah, finalmente qualcuno che ammette la manipolazione dell'oro.. . Il problema è: quando salirà? pare abbia invertito con l'appoggio sulla trendline mensile che incrociava con il livello sup/res a 1261 ma sta facendo una gran fatica a schiodarsi
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.