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NOK, SEK sotto pressione a vendere, migliorano le richieste di CNY

Pubblicato 16.10.2014, 13:56
Aggiornato 07.03.2022, 11:10

Forex News and Events

Le valute scandinave continuano a cedere terreno, la NOK soffre per l’indebolimento dei prezzi del petrolio, mentre la SEK subisce l’effetto del rallentamento dell’inflazione al -0,4% a/a. La debolezza dei fondamentali nell’Eurozona continua a esercitare forti pressioni sulla Riksbank, gli operatori scommettono già su un intervento accomodante sui tassi nei prossimi mesi. In Cina, la crescita del credito di settembre superiore alle attese fa guadagnare lo yuan nei confronti dell’USD. Il miglioramento degli investimenti diretti esteri e delle spedizioni verso gli USA dà un po’ di speranza, mentre le preoccupazioni sulla crescita globale frenano la propensione al rischio in modo generalizzato.

Approfondimento sulle valute scandinave

Per la prima volta da metà 2010, la coppia USD/NOK ha compiuto un rally fino a 6,6505. La prima linea di resistenza giace a 6,7281 (massimo giugno 2010) e i livelli tecnici ultra-rialzisti suggeriscono il test di questa resistenza. A settembre il surplus commerciale norvegese è sceso da 22,4 a 21,6 miliardi di NOK, si teme dunque che l’indebolimento dei prezzi dell’energia possa intaccare ulteriormente la bilancia commerciale del paese. Se il greggio scendesse sotto gli 80 dollari, le pressioni a vendere sulle valute degli esportatori di petrolio dovrebbero spingere l’USD/NOK verso la resistenza del 2008 intorno a 7,30.

Questa settimana la corona svedese fa fatica a consolidare i guadagni contro l’USD. Nonostante i vari tentativi di correzione, ci sono state forti richieste a 7,1071/91 dopo che, a settembre, l’IPC a/a è sceso del -0,4%, più velocemente del previsto (-0,1% a/a e -0,2% precedente). Considerando i dati macroeconomici deboli dell’Eurozona e la politica ultra-accomodante della BCE, la Riksbank potrebbe essere obbligata a reagire con un intervento sui tassi nel prossimo futuro. I mercati scommettono su un taglio del tasso dei pronti contro termine dallo 0,25% allo 0,20% nei prossimi tre mesi. I contratti forward a tre mesi sui tassi sono quotati ai minimi storici (0,339-0,350%), sotto il 4,75% visto l’ultima volta nel 2009-2010; ciò conferma che il mercato prevede un tasso d’interesse più basso in futuro. L’EUR/SEK ha compiuto un forte balzo dal minimo al massimo della banda discendente in atto da luglio a ottobre (9,05/9,22). Poiché si prevede una Riksbank colomba, l’impostazione rimane rialzista finché terrà il supporto costituito dalla media mobile a 200 giorni (9,05).

Sull’onda delle vendite aggressive di NOK, la coppia NOK/SEK testa per la prima volta dal 2 aprile la media mobile a 200 giorni. Lo swap valutario incrociato rivela una preferenza crescente per la SEK. Il prossimo obiettivo è collocato a 1,0843 (50% di Fibonacci sul rialzo da febbraio a settembre).

Lo yuan si rafforza in scia alla crescita favorevole del credito

L’iniezione di 500 miliardi di yuan operata dalla PBoC a favore delle cinque principali banche pubbliche e il taglio del tasso sulle operazioni pronti contro termine a 14 giorni di settembre potrebbero spiegare l’aumento dei nuovi prestiti in yuan da 702,5 a 857,2 miliardi di yuan, e forse a ciò si aggiunge anche il supporto costituito dalla fine del trimestre. Il governatore della PBoC Zhou Xiaochuan ha detto che la politica rimarrà prudente per assicurare una crescita ragionevole del credito. La debolezza delle dinamiche dell’inflazione in Cina fornisce stabilità per un nuovo stimolo monetario.

L’USD/CNY s’indebolisce, dando seguito al canale discendente in atto da agosto. La curva dell’apprezzamento dello yuan è moderata perché si prevede un nuovo intervento della PBoC. Oggi, tuttavia, le prospettive di una crescita più marcata degli IDE e delle esportazioni frenano la domanda di yuan. Come si evince dal rapporto del Ministro del Commercio pubblicato oggi, a settembre gli investimenti esteri diretti sono cresciuti dell’1,9% a settembre (a fronte del -14,0% previsto e precedente) e, sempre il mese scorso, le spedizioni cinesi verso gli USA sono aumentate sensibilmente. Si stanno formando barriere per le opzioni a 6,1275+ (supporto agosto-settembre).

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The Risk Today

EUR/USD L’EUR/USD ha infranto il livello superiore del triangolo simmetrico a breve termine. Tuttavia, date le resistenze a 1,2901 (vedasi anche il canale ascendente) e a 1,2995, non auspichiamo un significativo potenziale al rialzo. Un supporto orario può essere trovato a 1,2737 (minimo intragiornaliero). Un altro supporto si trova a 1,2625 (minimo 15/10/2014). A più lungo termine, l’EUR/USD registra un’impostazione al ribasso da maggio 2014. La rottura della solida area di supporto tra 1,2755 (minimo 09/07/2013) e 1,2662 (minimo 13/11/2012) spiana la strada a un declino verso il forte supporto a 1,2043 (minimo 24/07/2012). Di conseguenza, la recente forza presso l’EUR/USD è vista come una mossa in controtendenza. Una resistenza importante si trova a 1,2995 (massimo 16/09/2014).

GBP/USD La coppia GPB/USD ha sperimentato un certo interesse d'acquisto nei pressi del supporto chiave a 1,5855. Tuttavia, l’attuale fallimento, teso a reggere oltre la resistenza oraria a 1,6009 (minimo 10/10/2014), da adito a persistenti pressioni di vendita. Un'altra resistenza può essere trovata a 1,6127 (massimo 13/10/2014). A lungo termine, il crollo dei prezzi dopo aver raggiunto i massimi da 4 anni ha creato una forte resistenza a 1,7192, che probabilmente non verrà infranta nei prossimi mesi. Malgrado il recente slancio ribassista di breve termine, puntiamo a un rimbalzo temporaneo vicino al supporto a 1,5855 (minimo 12/11/2013). Una resistenza importante giace a 1,6525.

USD/JPY L’USD/JPY ha infranto il supporto a 106,81. Dato il supporto chiave a 105,44 (massimo 02/01/2014, vedasi anche il ritracciamento al 50%), è auspicabile una fase di consolidamento a breve termine. Una resistenza oraria si trova a 106,81 (minimo 16/09/2014), mentre una resistenza chiave si trova a 107,59. Viene favorita un’impostazione rialzista di lungo termine finché reggerà il supporto chiave a 100,76 (minimo 04/02/2014). Malgrado una probabile fase di consolidamento di medio termine dopo il test positivo dell’importante resistenza a 110,66 (massimo 15/08/2008), propendiamo per un eventuale graduale movimento al rialzo. Troviamo un'altra resistenza a 114,66 (massimo 27/12/2007). Un supporto importante si trova a 105,44 (massimo 02/01/2014).

USD/CHF L’USD/CHF si è indebolito bruscamente ieri, rompendo i supporti a 0,9469 e a 0,9433. Tuttavia, il forte calo a 0,9368 è probabilmente esagerato nel breve periodo, soprattutto poiché non può essere osservata nessuna inversione ribassista significativa. Resistenze orarie possono essere trovate a 0,9474 (massimo intragiornaliero) e a 0,9562. In una prospettiva di più ampio respiro, la struttura tecnica favorisce un pieno ritracciamento dell’ampia fase correttiva iniziata nel luglio 2012. Di conseguenza, la recente debolezza viene vista come un movimento in controtendenza. Un supporto chiave si trova a 0,9301 (minimo 16/09/2014). Una resistenza giace ora a 0,9691 (massimo 06/10/2014).

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