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Stimolo dell’USD in seguito ai commenti della Yellen

Pubblicato 30.05.2016, 10:40
Aggiornato 31.08.2022, 18:00

Sulla scia di un altro lotto di dati economici deludenti provenienti dagli Stati Uniti, Janet Yellen ha affermato venerdì che nei prossimi mesi un aumento del tasso di interesse deve essere adeguato, ma non ha fornito ulteriori dettagli in merito alla tempistica.

Pertanto, nonostante il fatto che la seconda stima del consumo personale del 1T registra un dato piatto a 1,9% t/t, a fronte del 2,1% previsto, e che il PIL annualizzato per il primo trimestre è stato pari a 0,8% t/t, mancando la previsione mediana a 0,9 %, ma con un aumento della prima stima a 0,5%, gli operatori hanno preferito spingere il dollaro in su in previsione di un rialzo dei tassi in estate. Il dollaro è salito di più a fronte dello yen giapponese (+0,86%) e le valute delle materie prime come il Petrolio Greggio hanno súbito un calo di circa l'1%.

Riteniamo che il mercato sia lungimirante in quanto mette in conto un aggressivo rialzo dei tassi in estate. A nostro avviso, "nei prossimi mesi" non significa che la Fed opererà il rialzo a giugno, né a luglio, ma piuttosto dopo l'estate. Prevediamo pertanto che nei prossimi mesi il rally del dollaro perderà vigore in quanto la Fed permarrà defilata ancora per un paio di mesi.

Lunedì a Tokyo, il rally della coppia USD/JPY ha accelerato segnando un ulteriore livello durante il discorso della Yellen con la coppia che ha raggiunto 111,39, facendo segnare un rialzo da 109,48 di venerdì, nonostante i dati relativamente incoraggianti dal settore della vendita al dettaglio. Nel mese di aprile le vendite hanno registrato un dato piatto, battendo le previsioni di mercato che auspicavano una contrazione dello 0,6% m/m. Dal punto di vista tecnico, una prima resistenza si trova a 111,91 (massimo dal 24 aprile), mentre sul versante discendente un supporto giace a 109,11 (minimo dal 23 maggio).

Sul mercato azionario, gli indici regionali asiatici sono stati quasi tutti scambiati in territorio positivo. Le azioni giapponesi hanno guidato l’ascesa con il Nikkei a +1,39% e l'indice Topix a +1,19%, sulla scia dei commenti del Primo ministro Abe che affermava che il governo prevede di posticipare (nuovamente) un aumento delle imposte sulle vendite per la fine del 2019. La decisione dovrebbe riportare sotto i riflettori la questione di un taglio del rating del Giappone con il governo che profonde sforzi per ripristinare l'equilibrio di bilancio.

In Cina, il CSI 300 recupera lo 0,08%, mentre a Hong Kong l’Hang Seng guadagna lo 0,56%. A Taiwan, il TWSE è salito dello 0,85%. L’indice BGK tailandese segna un aumento dello 0,82%, mentre in India il Sensex recupera lo 0,25%. In Europa, la maggior parte dei future azionari sono in verde sugli schermi, sulla scia dell'esempio asiatico. I futures Usa sono anch’essi rivolti a un apertura più alta.

Oggi gli operatori osserveranno il PIL di Francia e Svezia; indicatore economico KOF e i depositi a vista dalla Svizzera; l’IPC di Spagna e Germania; l’IPP dall’Italia; la fiducia dei consumatori nella zona euro; il prezzo del prodotto industriale in Canada.

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