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Bce tenta di avvicinare posizioni su possibile 'QE2'

Pubblicato 25.11.2015, 11:07
Aggiornato 25.11.2015, 11:10
© Reuters. Il presidente della Bce Mario Draghi

FRANCOFORTE (Reuters) - I funzionari delle banche centrali della zona euro stanno valutando diverse opzioni, come imporre maggiori oneri su depositi o acquistare più debito, in vista della prossima riunione della Bce.

Lo riferiscono alcuni funzionari, che hanno chiesto di restare anonimi.

A otto giorni dalla riunione che deciderà il nuovo corso delle politiche Bce, sono sul tavolo numerose alternative, dall'estensione di acquisto alle obbligazioni emesse da regioni e municipalità ad un tasso di deposito a due livelli.

I funzionari hanno precisato che si è discusso anche di un eventuale riacquisto di crediti 'impacchettati' potenzialmente inesigibili, anche se un passo radicale in questo senso è altamente improbabile per il momento.

La Bce non ha fatto commenti in merito.

"Stanno ancora tentando di capire cosa ci sarà nel pacchetto. Molte persone hanno visioni differenti", ha detto un funzionario a conoscenza dei colloqui.

"Alcuni dicono che si dovrebbero sorprendere i mercati. Ma non puoi sorprenderli indefinitamente. Presto o tardi, è probabile che tu li deluda".

Anche dopo molte settimane di discussione su quali misure siano necessarie per far salire l'inflazione, le divisioni rendono difficile arrivare ad un pacchetto per aumentare il quantitative easing e i tassi di interesse.

Non riuscire a farlo rischia di deludere gli investitori, che si aspettano che la Bce sostenga il programma di quantitative easing nel meeting del prossimo 3 dicembre, in una mossa che è stata significativamente soprannominata 'QE2'.

Il presidente della Bce Mario Draghi ha chiarito di essere pronto ad estendere il programma QE, oltre a rendere più negativo il tasso di deposito alle banche che tengono la liquidità nella banca centrale.

Per alleggerirne l'impatto sulle banche, i funzionari stanno discutendo di un tasso a due livelli, un passo contestato che potrebbe imporre tassi più alti sugli istituti a seconda della quantità di denaro depositato alla Bce.

"Potrebbe essere combinato con un tetto massimo, in modo che da un certo punto in poi la liquidità può essere solo parcheggiata overnight ad un tasso più forte", ha detto un secondo funzionario. "Si discute se e come modulare un taglio dei tassi di deposito a dicembre".

Un'altra possibilità allo studio è l'idea di acquistare prestiti bancari a rischio di inesigibilità.

Secondo una fonte, potrebbero essere modulati a pacchetto con altri prestiti solvibili prima di essere messi in vendita. Qualsiasi proposta troverebbe comunque la Germania in disaccordo ed è improbabile per ora.

© Reuters. Il presidente della Bce Mario Draghi

(John O'Donnell e Frank Siebelt)

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