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Greggio al massimo di 5 mesi dopo i dati industriali cinesi deludenti

Pubblicato 04.05.2015, 09:55
Aggiornato 04.05.2015, 09:55
© Reuters.   Futures del greggio al massimo di 5 mesi dopo i dati industriali cinesi deludenti

Investing.com - I futures del greggio restano vicino al massimo di quasi cinque mesi questo lunedì, dal momento che i dati deludenti sul settore industriale cinese hanno alimentato le aspettative che i legislatori cinesi debbano introdurre ulteriori misure di stimolo per incoraggiare un’economia che sembra rallentata.

I dati rilasciati questa mattina hanno mostrato che l’attività del settore manifatturiero cinese ad aprile è scesa al tasso più veloce di un anno, scatenando i timori per un indebolimento della seconda economia mondiale.

L’indice finale HSBC dei direttori acquisti per il settore manifatturiero cinese è sceso a 48,9 ad aprile, in calo dalla lettura preliminare di 49,2 e rispetto al dato di 49,6 del mese precedente.

La nazione asiatica è il secondo consumatore mondiale di greggio dopo gli USA ed è stata il motore del rafforzamento della domanda.

Sul New York Mercantile Exchange, il greggio con consegna a giugno sale di 6 centesimi, o dello 0,09%, a 58,21 dollari al barile negli scambi della mattinata europea. I futures restano in un range stretto che va da 58,77 a 59,33 dollari.

Venerdì, il prezzo del greggio Nymex ha subito un’impennata a 59,90 dollari, il massimo dall’11 dicembre, prima di chiudere a 59,15 dollari, in calo di 48 centesimi, o dello 0,8%. Il prezzo del greggio scambiato sulla borsa di New York è schizzato di 1,85 dollari, o del 3,5% la scorsa settimana, il quinto aumento settimanale delle ultime sei settimane.

I futures del greggio statunitensi sono rimasti supportati nelle ultime settimane tra le crescenti aspettative che la produzione di petrolio di scisto USA abbia toccato il culmine e possa iniziare a scendere nei prossimi mesi, grazie anche alla riduzione del numero degli impianti di trivellazione.

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Secondo quanto dichiarato venerdì dall’agenzia di ricerche di settore Baker Hughes (NYSE:BHI), il numero degli impianti di trivellazione negli Stati Uniti si è ridotto di 24 unità a 679 la scorsa settimana, il ventunesimo calo settimanale consecutivo ed il minimo dal settembre del 2010.

I traders hanno seguito con attenzione la riduzione degli impianti di trivellazione negli ultimi mesi per cercare di capire se possa contribuire a ridurre l’eccesso di greggio sul mercato.

Le scorte a Cushing, in Oklahoma, il principale punto di consegna del greggio Nymex, si sono ridotte per la prima volta in quasi sei settimane la scorsa settimana, scendendo di 500.000 barili a 61,7 milioni di barili.

Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il greggio Brent con consegna a giugno sale di un centesimo, o dello 0,01%, a 66,47 dollari al barile. Venerdì, i futures del greggio Brent scambiati sulla borsa di Londra sono saliti a 66,93 dollari, il massimo dal 9 dicembre, prima di chiudere a 66,78 dollari, giù di 32 centesimi, o dello 0,48%.

La scorsa settimana il prezzo del greggio Brent è schizzato di 99 centesimi, o dell’1,81%, il quarto aumento settimanale consecutivo. Il prezzo è stato supportato recentemente dal momento che secondo alcuni investitori il prezzo ha toccato il fondo dopo un crollo durato nove mesi.

Lo spread tra il Brent ed il WTI è di 8,26 dollari al barile, contro i 7,63 dollari segnati alla chiusura di venerdì.

Intanto, l’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,2% a 95,57 stamane. L’indice è crollato al minimo di nove settimane di 94,47 il 30 aprile.

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Il dollaro guadagna terreno tra i segnali che l’economia statunitense si stia stabilizzando dopo il recente periodo di indebolimento.

La recente serie di dati economici USA deludenti ha ridimensionato l’ottimismo per la ripresa economica, alimentando le speculazioni che la Federal Reserve possa rinviare l’aumento dei tassi di interesse alla fine del 2015, anziché inasprire la politica monetaria a metà anno.

Tuttavia, nella dichiarazione sui tassi rilasciata la scorsa settimana, la Fed ha dichiarato che i recenti segnali di un rallentamento della crescita sono stati dovuti probabilmente a “fattori temporanei”.

Questa settimana, i riflettori saranno puntati sul report sull’occupazione non agricola USA per il mese di aprile, previsto per venerdì, che fornirà maggiori informazioni sulla forza della ripresa economica.

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