Investing.com - Il prezzo del greggio sale per il secondo giorno consecutivo questo mercoledì, incoraggiato dai dati di ieri che hanno rivelato un calo delle scorte mentre migliorano le previsioni della domanda.
Sul New York Mercantile Exchange, il greggio con consegna a novembre schizza dell’1,36% a 49,19 dollari.
Il prezzo del greggio ha chiuso la seduta di ieri con un balzo del 4,91% dopo il report dell’American Petroleum Institute che ha mostrato una riduzione di 1,2 milioni di barili la scorsa settimana.
Il greggio è stato supportato inoltre dalle previsioni energetiche mensili a breve termine dell’Energy Information Administration rese note ieri, secondo cui la domanda di greggio globale dovrebbe ammontare ad una media di 93,79 milioni di barili al giorno quest’anno, in salita dai 93,62 milioni di settembre.
L’EIA ha inoltre tagliato le previsioni sulla produzione globale di greggio per quest’anno e per il 2016.
Il prezzo del greggio è crollato quest’anno, toccando il minimo di sei anni ad agosto, per via dell’impennata della produzione negli Stati Uniti e negli altri paesi produttori di greggio, produzione che supera di gran lunga la domanda.
Nel corso della giornata, il Dipartimento per l’Energia USA rilascerà i dati ufficiali sulle scorte di greggio.
Lunedì l’OPEC pubblicherà il report mensile sulle scorte, seguito dal report dell’Agenzia Internazionale per l’Energia martedì.
Intanto, sull’ICE Futures Exchange di Londra, il greggio Brent con consegna a novembre subisce un’impennata dell’1,45% a 52,69 dollari al barile, il massimo di un mese.