Investing.com - I futures del greggio West Texas Intermediate sono in calo questo mercoledì, dopo i dati che hanno mostrato che le scorte negli USA sono aumentate più del previsto la scorsa settimana.
Sul New York Mercantile Exchange, il greggio con consegna a gennaio scende di 65 centesimi, o dello 0,88%, a 73,44 dollari al barile negli scambi della mattinata statunitense. Prima del report i prezzi erano intorno ai 73,76.
Il greggio Nymex ha toccato 73,25 dollari al barile il 14 novembre, il minimo dal settembre 2010.
Il report settimanale della U.S. Energy Information Administration ha mostrato che le scorte di greggio statunitensi sono aumentate di 1,9 milioni di barili la scorsa settimana contro il previsto aumento di 0,5 milioni di barili.
Il totale delle scorte USA si è attestato a 383,0 milioni di barili la scorsa settimana.
Nel report si legge inoltre che le scorte totali di carburante sono aumentate di 1,8 milioni di barili, in linea con le aspettative, mentre le scorte di prodotti raffinati sono scese di 1,6 milioni di barili.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il greggio Brent con consegna a gennaio scende di 72 centesimi, o dello 0,93% a 77,61 dollari al barile. Il 14 novembre, i futures del greggio Brent hanno toccato il minimo di quattro anni di 76,76 dollari al barile.
Sul prezzo del greggio nelle ultime settimane hanno pesato i timori per la riduzione della richiesta globale e la notizia che l’OPEC non taglierà la produzione durante il vertice di domani. Il prezzo del greggio Brent scambiato sulla borsa di Londra ha visto un calo di quasi il 33% da giugno, dopo l’impennata a circa 116 dollari al barile, mentre i futures del greggio WTI sono in calo di circa il 32% dal massimo di 107,50 dollari registrato a giugno.
Secondo alcuni esperti i prezzi potrebbero vedere un ulteriore calo del 20% a 60 dollari al barile se l’OPEC dovesse decidere di non ridurre la produzione.