Investing.com - Il prezzo dell’oro è in calo negli scambi della mattinata europea di questo venerdì, gli investitori restano concentrati sui dati USA sul PIL e sulle possibili ripercussioni sulla politica monetaria della Federal Reserve.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange i futures dell’oro con consegna a dicembre sono in calo dello di 1,35 dollari o dello 0,11% a 1.268,15 dollari l’oncia troy, alle 3:51AM ET (07:51GMT).
Gli USA rilasceranno oggi alle 8:30AM ET (12:30GMT) i dati preliminari sul PIL del 3° trimestre. Le previsioni mostrano un significativo miglioramento dal secondo trimestre (crescita al 1,4%) con una crescita del 2,5%.
Secondo la Fed i tassi di interesse potrebbero salire a dicembre se l’economia manterrà l’andamento della ripresa.
Le previsioni a breve termine per l’oro restano piuttosto fosche, tra una serie di dati positivi USA e le dichiarazioni di diversi membri della Federal Reserve nelle ultime settimane hanno alimentato le aspettative verso un aumento dei tassi prima della fine dell’anno.
Il prossimo vertice Fed è a novembre, ma un aumento dei tassi in vista delle elezioni presidenziali dell’8 novembre è una possibilità poco concreta secondo gli analisti.
Mentre la probabilità di un aumento dei tassi in occasione del vertice di dicembre è ora pari al 78,3%, secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed di Investing.com.
L’andamento del metallo prezioso è strettamente legato a quello dei tassi statunitensi, per via dell’aumento dei costi di gestione dei lingotti, mentre il dollaro viene supportato.
Ieri l’oro è salito di 3,10 dollari o dello 0,25% dopo i dati che hanno mostrato un calo inaspettato degli ordinativi di beni capitali a settembre.
Il totale degli ordinativi di beni durevoli, che include la categoria dei mezzi di trasporto, è sceso dello 0,1% il mese scorso, secondo il Dipartimento per il Commercio, contro l’aumento dello 0,1% atteso dagli analisti.
Gli ordinativi di beni durevoli core, che escludono la categoria volatile del trasporto, sono saliti dello 0,2% il mese scorso, in linea con le aspettative.
Gli ordinativi di beni capitali core, sono scesi dell’1,2% il mese scorso, conto le aspettative di un aumento dello 0,3%.
Un secondo report rilasciato contemporaneamente ha mostrato che il numero delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti la scorsa settimana è sceso meno del previsto, restando tuttavia ad un livello che indica un consolidamento del mercato del lavoro.
Nel report del Dipartimento per il Lavoro USA si legge che il numero delle nuove richieste di disoccupazione nella settimana terminata il 22 ottobre ottobre è sceso di 3.000 unità a 258.000 unità. Gli analisti avevano previsto un calo di 6.000 unità a 255.000 la scorsa settimana.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 98,74 stamane, vicino al massimo di nove mesi di 99,09 toccato stamane.
Un dollaro più forte solitamente pesa sull’oro poiché fa scendere l’appeal del metallo prezioso come investimento alternativo e rende le materie prime espresse in dollari più costose per i titolari di altre valute.
Intanto, i futures dell’argento con consegna a dicembre sono in calo di 1,6 centesimi, o dello 0,09% a 17,623 dollari l’oncia troy, mentre i futures del rame con consegna a dicembre sono in salita di 0,3 centesimi, o dello 0,16% a 2,163 dollari la libbra.