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Il prezzo dell’oro resta sopra i 1.200 dollari, attesi verbali della Fed

Pubblicato 17.02.2016, 14:49
Aggiornato 17.02.2016, 14:49
Prezzo dell’oro pressoché invariato in attesa dei verbali della Fed

Prezzo dell’oro pressoché invariato in attesa dei verbali della Fed

Investing.com - I futures dell’oro restano pressoché invariati sopra i 1.200 dollari negli scambi statunitensi altalenanti di questo mercoledì, mentre i gli investitori attendono i verbali del vertice di politica monetaria di gennaio della Federal Reserve per capire se la banca centrale USA alzerà o meno i tassi di interesse quest’anno.

Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, l’oro con consegna ad aprile scende di 80 centesimi, o dello 0,07%, a 1.207,40 dollari l’oncia troy alle 13:45 GMT, o alle 8:45 ET.

Gli investitori attendono i verbali del vertice di gennaio della Federal Reserve, previsti alle 19:00 GMT, o alle 14:00 ET.

In occasione del vertice del 27 gennaio, la Fed ha mantenuto i tassi di interesse invariati ed ha reso noto che sta “seguendo da vicino” gli sviluppi economici e finanziari globali.

La Presidente della Fed Janet Yellen la scorsa settimana ha dichiarato che le condizioni finanziarie non stanno supportando la crescita dal momento che gli sviluppi esteri costituiscono dei rischi per le previsioni economiche; tuttavia la Yellen ha ribadito che la moderata crescita nella nazione potrebbe giustificare “modifiche graduali” alla politica monetaria della Fed.

Nel report del Dipartimento per il Commercio USA si legge che l’indice dei prezzi alla produzione è salito dello 0,1% a gennaio, mentre i prezzi core, che escludono le categorie volatili di alimenti ed energia, sono aumentati dello 0,2%.

Un secondo report ha rivelato che il numero delle nuove costruzioni negli Stati Uniti è inaspettatamente sceso a gennaio, così come il numero delle concessioni edilizie, ridimensionando l’ottimismo per lo stato di salute del settore immobiliare statunitense.

Ieri, l’oro è crollato di 31,20 dollari, o del 2,52%, l’appeal del metallo prezioso come investimento rifugio si è ridotto per via della ripresa dei mercati azionari globali.

Giovedì scorso l’oro è schizzato al massimo di un anno di 1.263,90 dollari, grazie all’aumento della richiesta di investimenti rifugio. L’oro è rimasto supportato nelle ultime settimane tra i segnali che i problemi economici e finanziari globali possano convincere la Federal Reserve a non alzare i tassi di interesse come annunciato quest’anno.

I traders non prevedono ulteriori aumenti dei tassi quest’anno, mentre la Fed ha intenzione di effettuare quattro aumenti. Un aumento graduale dei tassi di interesse avrebbe ripercussioni minori per il prezzo dell’oro rispetto ad una serie di aumenti in un breve lasso di tempo.

Sempre sul Comex, i futures dell’argento con consegna a marzo salgono di 1,1 centesimi, o dello 0,11%, a 15,35 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata newyorkese.

Intanto, i futures del rame sono in salita tra le crescenti aspettative di ulteriori misure di stimolo da parte delle banche centrali di Europa ed Asia.

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