Investing.com - Il prezzo dell’oro subisce un’impennata questo martedì, i timori per la situazione geopolitica sono aumentati dopo la notizia dell’abbattimento di un velivolo russo da parte della Turchia.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, l’oro con consegna a dicembre sale di 10,10 dollari, o dello 0,95%, a 1.076,90 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata statunitense. Ieri il prezzo è crollato a 1.065,00 dollari, non lontano dal minimo di 1.062,00 dollari della scorsa settimana, un livello che non si registrava da quasi sei anni.
Intanto, sul Comex, i futures dell’argento con consegna a dicembre salgono di 9,8 centesimi, o dello 0,7%, a 14,13 dollari l’oncia troy. Ieri il prezzo ha toccato i 13,85 dollari, il minimo dall’agosto del 2009.
Aerei da combattimento turchi hanno abbattuto un velivolo russo vicino al confine siriano per aver violato lo spazio aereo turco questo martedì, secondo quanto dichiarato da un ufficiale militare turco.
Tuttavia, il ministro della difesa russo ha reso noto che l’aereo abbattuto non avrebbe violato lo spazio aereo della Turchia.
Il Presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che la Turchia ha tradito la Russia colpendo l’aereo, rendendosi complice dei terroristi.
Gli investitori in genere acquistano oro e argento nei periodi di incertezza economica e politica, come investimenti rifugio contro l’inflazione.
Intanto, il Dipartimento per il Commercio ha dichiarato che l’economia USA è cresciuta del 2,1% nel terzo trimestre, in linea con le aspettative. Inizialmente era stata prevista una crescita dell’1,5%.
Dai dati è emerso che la spesa dei consumatori è aumentata del 3,0%, meno del 3,2% previsto ed in calo dal 3,2% stimato precedentemente. La spesa dei consumatori costituisce circa il 70% della crescita economica statunitense.
Molti funzionari della Federal Reserve ritengono molto probabile un aumento dei tassi di interesse in occasione del vertice in agenda il 15 e 16 dicembre, a meno che i prossimi dati economici USA non risultino deludenti.
I futures dell’oro sono crollati di circa il 6% finora questo mese tra le crescenti aspettative che la Fed possa alzare i tassi per la prima volta in quasi un decennio in occasione del vertice in agenda a metà dicembre.
Le aspettative di un aumento anticipato dei tassi di interesse pesano sull’oro, poiché il metallo prezioso non riesce a tenere il passo con gli investimenti ad alto rendimento in concomitanza all’aumento dei tassi.
Il dollaro oscilla vicino al massimo di otto mesi contro il paniere di altre sei principali valute, pesando ulteriormente sui prezzi dei metalli. Le materie prime valutate in dollari diventano più costose per i titolari di altre valute quando il biglietto verde si rafforza.
Intanto, il prezzo del rame è scambiato vicino al minimo di sei anni della seduta precedente questo martedì, per via delle aspettative di un aumento dei tassi di interesse negli Stati Uniti, del rafforzamento del dollaro e dell’indebolimento della crescita economica globale, soprattutto in Cina.
Il prezzo del metallo rosso è crollato di oltre il 12% finora questo mese a causa dei timori per un indebolimento economico globale scatenato dalla Cina e del rafforzamento del biglietto verde che pesa sulle materie prime.