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Oro giù di 10 dollari, mercati azionari globali in ripresa

Pubblicato 12.01.2016, 14:43
Aggiornato 12.01.2016, 14:43
© Reuters.  Il prezzo dell’oro scende mentre i titoli azionari globali si riprendono

© Reuters. Il prezzo dell’oro scende mentre i titoli azionari globali si riprendono

Investing.com - Il prezzo dell’oro scende questo martedì, sull’appeal del metallo prezioso come investimento rifugio pesa la ripresa dei mercati azionari globali.

Le borse cinesi sono in ripresa negli scambi altalenanti di questo martedì, con lo yuan che si stabilizza per il terzo giorno consecutivo.

Intanto, i titoli azionari europei segnano un’impennata, con il tedesco DAX che schizza del 2% poiché gli investitori hanno deciso di ignorare l’andamento ribassista dei futures del greggio.

I futures dei titoli azionari USA registrano aumenti compresi tra lo 0,8% e lo 0,9%, facendo presagire un’apertura positiva di Wall Street nel corso della giornata.

Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, l’oro con consegna a febbraio scende di 8,80 dollari, o dello 0,8%, a 1.087,40 dollari l’oncia troy alle 13:40 GMT, o alle 8:40 ET. Ieri, l’oro è sceso di 1,70 dollari, o dello 0,15%. L’8 gennaio, il metallo prezioso è schizzato al massimo di nove settimane di 1.113,10 dollari.

Nonostante le recenti perdite, il metallo prezioso ha subito un’impennata di quasi il 3% dall’inizio dell’anno, grazie alla richiesta di investimenti rifugio sulla scia dei crolli delle borse globali, dei timori per l’economia cinese e dell’aumento delle tensioni geopolitiche.

La recente agitazione sui mercati finanziari globali si è unita allo scetticismo circa la possibilità che la Federal Reserve possa continuare ad alzare i tassi come annunciato quest’anno.

Sempre sul Comex, i futures dell’argento con consegna a marzo scendono di 10,1 centesimi, o dello 0,73%, a 13,76 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata newyorkese.

Intanto, i futures del rame crollano ad un nuovo minimo di sei anni questo martedì, mentre gli investitori continuano a vendere il metallo rosso in un clima di apprensione per la domanda futura da parte della Cina, il principale consumatore del metallo industriale.

Nel 2016, il prezzo del rame è crollato di quasi l’8%, dal momento che il crollo delle borse cinesi ed il rapido deprezzamento dello yuan hanno pesato sul sentimento degli investitori.

Col 45% della richiesta globale di rame, la nazione asiatica è considerata il principale consumatore mondiale del metallo rosso.

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