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Oro in salita, attesi dati USA e commenti dei funzionari della Fed

Pubblicato 17.05.2016, 08:50
Aggiornato 17.05.2016, 08:50
© Reuters.  L’oro sale in attesa dei dati USA e degli interventi dei funzionari della Fed

Investing.com - I futures dell’oro salgono negli scambi europei di questo martedì mattina, aumentando i guadagni segnati nella notte mentre gli investitori attendono i dati USA previsti nel corso della giornata per valutare se la principale economia mondiale sia abbastanza forte da consentire ulteriori aumenti dei tassi quest’anno.

Il Dipartimento per il Commercio pubblicherà i dati sull’inflazione per il mese di aprile alle 12:30 GMT, alle 8:30 ET. Gli analisti dei mercati si aspettano che i prezzi al consumo siano saliti dello 0,3%, mentre l’inflazione core dovrebbe vedere un aumento dello 0,2%.

Su base annua, l’indice IPC core dovrebbe segnare +2,1%. I prezzi core sono considerati dalla Federal Reserve un indicatore migliore delle pressioni inflazionarie a lungo termine, poiché sono escluse le categorie volatili di alimenti ed energia. La banca centrale punta ad un’inflazione core di poco meno del 2%.

L’aumento dell’inflazione potrebbe convincere la Fed ad alzare i tassi di interesse.

Oltre ai dati sull’inflazione, gli Stati Uniti pubblicheranno i dati sulle nuove costruzioni e le concessioni edilizie alle 12:30 GMT, o alle 8:30 ET, seguiti dal report sulla produzione industriale e dai dati sull’utilizzo della capacità produttiva alle 13:15 GMT, o alle 9:15 ET.

Sono attesi inoltre numerosi interventi dei funzionari della Fed, tra cui quelli del Presidente della Fed di San Francisco John Williams e del Presidente della Fed di Atlanta Dennis Lockhart, previsti alle 16:00 GMT, o alle 12:00 ET. Il Presidente della Fed di Dallas Rob Kaplan terrà un discorso alle 17:15 GMT, o alle 13:15 ET.

Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, l’oro con consegna a giugno sale di 3,40 dollari, o dello 0,27%, a 1.277,45 dollari l’oncia troy alle 06:49 GMT, o alle 02:49 ET.

Ieri, l’oro è schizzato al massimo di una settimana di 1.290,40 dollari, poiché i traders hanno rivisto le aspettative sulla tempistica del prossimo aumento dei tassi statunitensi dopo i dati peggiori del previsto sul settore manifatturiero USA.

Tuttavia, l’oro ha ridotto i guadagni verso la fine della seduta a causa dell’impennata del prezzo del greggio che ha spinto i titoli azionari USA, pesando sull’appeal del metallo prezioso come investimento rifugio.

Il prezzo del metallo giallo è schizzato di quasi il 19% quest’anno, nelle speculazioni che la Federal Reserve possa mantenere un approccio più lento e cauto nell’alzare i tassi di interesse.

L’oro risente dell’andamento dei tassi USA, dal momento che i tassi alti farebbero aumentare il costo di investimenti senza rendimento come i lingotti. Un aumento graduale dei tassi di interesse avrebbe ripercussioni minori per il prezzo dell’oro rispetto ad una serie di aumenti in un breve lasso di tempo.

Sempre sul Comex, i futures dell’argento con consegna a luglio salgono di 10,6 centesimi, o dello 0,62%, a 17,26 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata londinese, mentre i futures del rame sono in salita di 1,9 centesimi, o dello 0,91%, a 2,108 dollari la libbra.

L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,1% a 94,41, staccandosi dal massimo di tre settimane di 94,84 registrato venerdì.

Un dollaro debole fa aumentare la richiesta di materiali grezzi come investimento alternativo e rende le materie prime espresse in dollari più economiche per i titolari di altre valute.

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