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Oro in salita dopo i dati USA, attesi commenti dei membri della Fed

Pubblicato 31.03.2016, 14:45
Aggiornato 31.03.2016, 14:45
© Reuters.  Il prezzo dell’oro sale dopo i dati sulle richieste di disoccupazione USA

© Reuters. Il prezzo dell’oro sale dopo i dati sulle richieste di disoccupazione USA

Investing.com - I futures dell’oro continuano a salire negli scambi statunitensi di questo giovedì, dopo i dati che hanno mostrato che il numero delle richieste di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti la scorsa settimana è salito più del previsto.

Il Dipartimento per il Lavoro USA ha dichiarato che il numero delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione la scorsa settimana è salito di 11.000 unità a 276.000. Gli analisti avevano previsto che il numero restasse invariato a 265.000 unità la scorsa settimana.

Le nuove richieste di sussidio di disoccupazione risultano inferiori alle 300.000 unità da 55 settimane consecutive, segnale di un consolidamento del mercato del lavoro.

Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, l’oro con consegna a giugno sale di 7,30 dollari, o dello 0,59%, a 1.235,90 dollari l’oncia troy alle 12:45 GMT, o alle 8:45 ET.

I traders attendono ora gli interventi del Presidente della Fed di Chicago Charles Evans, del Presidente della Fed di San Francisco John Williams e del Presidente della Fed di New York William Dudley previsti nel corso della giornata per valutare le opinioni dei policymaker in merito alla possibilità di ulteriori aumenti dei tassi.

Gli investitori seguiranno da vicino inoltre il report sull’occupazione non agricola USA, previsto per domani. Il report dovrebbe mostrare un aumento di 205.000 nuovi posti di lavoro a marzo, mentre il tasso di disoccupazione dovrebbe restare stabile al 4,9% e la media dei compensi orari dovrebbe essere salita dello 0,2%.

Una lettura positiva potrebbe supportare un inasprimento della politica monetaria da parte della Fed quest’anno.

Ieri, l’oro è schizzato al massimo di una settimana di 1.246,80 dollari, mentre gli investitori hanno ridotto le aspettative sulla tempistica degli aumenti dei tassi di interesse USA per quest’anno.

Le aspettative si sono ridotte dopo le parole della Presidente della Federal Reserve Janet Yellen, che ha sottolineato le minacce globali per la crescita e l’inflazione e di conseguenza la necessità di agire “in modo cauto” con l’inasprimento della politica monetaria.

I commenti cauti sono in contrapposizione con le recenti dichiarazioni di altri membri del FOMC, che hanno lasciato intendere la possibilità di un aumento dei tassi di interesse a breve.

Vista la posizione cauta della Yellen, gli investitori e gli economisti hanno rinviato le aspettative sull’aumento dei tassi e non prevedono alcuna modifica prima di novembre. Un aumento graduale dei tassi di interesse avrebbe ripercussioni minori per il prezzo dell’oro rispetto ad una serie di aumenti in un breve lasso di tempo.

La prospettiva di un numero minore di aumenti dei tassi di interesse USA per quest’anno ha fatto scendere il dollaro contro i principali rivali. L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende a 94,43, un livello che non si registrava da ottobre. Precedentemente l’indice si è attestato a 94,45.

Il prezzo del metallo giallo dovrebbe segnare un balzo di quasi il 16% nel primo trimestre, registrando la performance migliore dal terzo trimestre del 1986, poiché gli investitori scelgono gli investimenti rifugio per via dell’instabilità sugli altri mercati finanziari ed a causa dei timori per un indebolimento economico causato dalla Cina che hanno pesato sulla decisione della Fed di alzare i tassi.

Sempre sul Comex, i futures dell’argento con consegna a maggio schizzano di 21,4 centesimi, o dell’1,41% a 15,44 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata newyorkese, mentre i futures del rame scendono di 1,2 centesimi, o dello 0,55%, a 2,178 dollari la libbra.

Stamane il prezzo del metallo rosso è crollato al minimo di un mese di 2,166 dollari, nei timori per un calo della domanda da parte della Cina, il principale consumatore della materia prima.

Domani la nazione asiatica pubblicherà i dati mensili sul settore manifatturiero.

La China Federation of Logistics and Purchasing rilascerà i dati sull’attività del settore manifatturiero per il mese di marzo alle 01:00 GMT di domani, o alle 21:00 ET di oggi, seguiti dall’indice manifatturiero di Caixin alle 1:45 GMT, o alle 21:45 ET.

L’indice ufficiale dei direttori acquisti per il settore manifatturiero cinese dovrebbe essere salito di 0,3 punti a 49,3, mentre l’indice di Caixin dovrebbe segnare un aumento a 48,3 da 48,0 del mese precedente.

Una lettura inferiore a 50,0 indica una contrazione del settore industriale.

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