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Oro sopra i 1.100 dollari dopo i dati deludenti sull’inflazione USA

Pubblicato 20.01.2016, 14:56
Aggiornato 20.01.2016, 14:56
© Reuters. L’oro schizza sopra i 1.100 dollari

Investing.com - I futures dell’oro schizzano al massimo di oltre una settimana negli scambi nordamericani di questo mercoledì, dopo i dati che hanno mostrato un nuovo calo dei prezzi al consumo USA a dicembre, alimentando le speranze che la Federal Reserve possa rinviare l’aumento dei tassi di intresse alla seconda metà dell’anno.

Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, l’oro con consegna a febbraio schizza al massimo della seduta di 1.103,20 dollari l’oncia troy, il massimo dall’11 gennaio, prima di attestarsi a 1.102,20 dollari alle 13:50 GMT, o alle 8:50 ET, con un’impennata di 13,10 dollari, o dell’1,2%.

Il Dipartimento per il Commercio USA ha dichiarato che i prezzi al consumo sono scesi dello 0,1% a dicembre, contro le aspettative di una lettura invariata. Su base annua, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,7%, in salita rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, contro le aspettative di un aumento dello 0,8%.

I prezzi al consumo, esclusi i costi di alimentari ed energetici, sono saliti dello 0,1%, deludendo le aspettative di un aumento dello 0,2%.

Un secondo report ha rivelato che le nuove costruzioni sono scese del 2,5% a 1,149 milioni di unità il mese scorso dal totale di 1,179 milioni di unità di novembre. Gli analisti si aspettavano un aumento dell’1,6% a 1,200 milioni di unità. Il numero delle concessioni edilizie è sceso del 3,9% a 1,232 milioni di unità. Gli economisti avevano previsto un calo del 6,4% a 1,200 milioni di unità.

I dati poco incoraggianti potrebbero convincere la Federal Reserve a rinviare il prossimo aumento dei tassi di interesse al prossimo trimestre. Un aumento graduale costituirebbe una minaccia minore per il prezzo dell’oro rispetto ad una serie di aumenti in un breve lasso di tempo.

L’oro è stato supportato dal calo del prezzo del greggio, dall’indebolimento del dollaro e dai ribassi sui mercati azionari globali che hanno incoraggiato la domanda di investimenti rifugio.

Il metallo prezioso è considerato un investimento alternativo nei periodi di incertezza economica globale ed un rifugio dai rischi finanziari.

Sempre sul Comex, i futures dell’argento con consegna a marzo scendono di 1,6 centesimi, o dello 0,11%, a 14,10 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata newyorkese.

Intanto, il prezzo del rame scende nei timori per la crescita economica globale.

Il metallo industriale è crollato di quasi l’8% finora quest’anno poiché gli investitori hanno venduto il metallo rosso in un clima di apprensione per un rallentamento economico in Cina. Col 45% della richiesta globale di rame, la nazione asiatica è il principale consumatore mondiale del metallo rosso.

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