Investing.com - Il dollaro scende vicino al minimo di otto mesi contro le altre principali valute questo venerdì, mentre sui mercati si continuano a valutare le decisioni di politica monetaria della Banca del Giappone e della Federal Reserve e gli investitori restano in attesa di una serie di dati statunitensi previsti nel corso della giornata.
La coppia USD/JPY scende dello 0,93% al minimo di un anno e mezzo di 107,10.
Lo yen resta supportato dalla decisione di ieri della BoJ di non apportare modifiche alla politica monetaria, contro le aspettative dei mercati di ulteriori misure di allentamento monetario.
La decisione ha seguito di un giorno quella della Fed di mantenere i tassi di interesse invariati vicino allo zero, senza fornire molte indicazioni sui futuri aumenti dei tassi.
Gli investitori seguiranno con particolare attenzione la pubblicazione dei dati USA sui costi dell’occupazione, le spese pro capite ed il sentimento dei consumatori prevista nel corso della giornata, per avere maggiori indicazioni sulla forza dell’economia dopo i report misti di ieri.
La coppia EUR/USD sale dello 0,25% a 1,1379, staccandosi dal massimo di una settimana e mezzo di 1,1413 segnato ieri.
Questa mattina l’Eurostat ha dichiarato che il prodotto interno lordo della zona euro è cresciuto dello 0,6% nel primo trimestre, in salita dallo 0,3% del trimestre terminato a dicembre e più dello 0,4% previsto.
Su base annua, il PIL del blocco della moneta unica ha registrato una crescita dell’1,6% nel primo trimestre, al di sopra dell’1,4% stimato ed invariata rispetto al trimestre precedente.
In un secondo report si legge che l’indice dei prezzi al consumo della zona euro è sceso dello 0,2% questo mese, più dello 0,1% previsto e dopo la lettura pari allo 0,0% di marzo.
L’indice IPC core, che esclude i costi di alimenti, energia, alcol e tabacco, ha visto un incremento dello 0,8% ad aprile, meno dello 0,9% previsto ed in calo dall’1,0% del mese precedente.
Il dollaro sale contro la sterlina, con la coppia GBP/USD giù dello 0,17% a 1,4583, ed è in calo contro il franco svizzero, con il cambio USD/CHF in calo dello 0,34% a 0,9633.
Nel Regno Unito i dati ufficiali hanno mostrato che il netto dei prestiti ai privati è salito di 9,3 miliardi di sterline a marzo, ben al di sopra dei 5,0 miliardi previsti.
I dati hanno rivelato inoltre che le concessioni di mutui nel Regno Unito sono aumentate di 71.360 unità il mese scorso, rispetto alle 74.500 unità previste.
Intanto, il barometro economico KOF in Svizzera è sceso a 102,7 ad aprile dalla lettura rivista al rialzo di 102,8 di marzo.
I dati sono stati rilasciati poco prima delle dichiarazioni del Presidente della Banca Nazionale Svizzera Thomas Jordan, secondo cui il franco svizzero resta sopravvalutato.
Il dollaro australiano è stabile, con la coppia AUD/USD a 0,7629, mentre il cambio NZD/USD sale dello 0,16% a 0,6973.
Il “kiwi” si è rafforzato dopo i dati secondo cui l’indice ANZ sulla fiducia delle imprese in Nuova Zelanda è salito a 6,2 ad aprile da 3,2 del mese precedente.
Intanto, il cambio USD/CAD scende dello 0,31% ad un nuovo minimo di nove mesi di 1,2517.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,31% a 93,44, il minimo dall’agosto del 2015.