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Dollaro in calo contro i rivali, migliora il sentimento

Pubblicato 23.07.2014, 11:37
Aggiornato 23.07.2014, 11:37
Il dollaro scende contro i rivali, diminuiscono i timori per le tensioni geopolitiche

Il dollaro scende contro i rivali, diminuiscono i timori per le tensioni geopolitiche

Investing.com - Il dollaro è in calo contro le altre principali valute questo mercoledì; il sentimento dei mercati è migliorato dopo la bassa propensione al rischio causata dalle tensioni geopolitiche in Ucraina e Medio Oriente, ma gli investitori continuano a seguire da vicino gli sviluppi in entrambe le zone.

Il cambio EUR/USD è in salita dello 0,02% a 1,3467.

Ieri, i ministri dell’UE hanno annunciato un accordo per allargare la lista di personalità ed entità economiche russe da sanzionare con il congelamento dei beni e il divieto di visto. Gli Stati Uniti speravano in sanzioni più dure per spingere Mosca a collaborare con le indagini internazionali sull’abbattimento dell’aereo della Malaysia Airlines.

I riflettori continuano ad essere puntati sul Medio Oriente, dove il Segretario di Stato USA John Kerry chiede con urgenza ad Hamas una tregua tra Israele e i miliziani sulla striscia di Gaza.

La moneta unica è andata sotto pressione da quando la Banca Centrale Europea ha tagliato i tassi al minimo storico il 5 giugno per cercare di contrastare il rischio di deflazione nella zona euro.

I recenti commenti del Presidente della BCE Mario Draghi hanno mostrato che la banca è disposta ad adottare ulteriori misure di allentamento monetario per sostenere la precaria ripresa economica nella regione.

La sterlina è in calo contro il dollaro, con GBP/USD giù dello 0,12% a 1,7046 dopo i verbali del vertice di giugno della Banca d’Inghilterra che hanno mostrato che i funzionari hanno votato all’unanimità per mantenere invariata la politica monetaria.

I verbali della BoE hanno mostrato che la decisione sulla tempistica dell’aumento dei tassi di interesse è diventata più equilibrata per alcuni policymaker negli ultimi mesi rispetto all’inizio dell’anno.

Tuttavia, nei verbali si legge inoltre che il rallentamento della crescita degli stipendi sta diventando più “impressionante”, soprattutto per via del tasso annuo di inflazione salito all’1,9% a giugno. Secondo i verbali, la debole crescita degli stipendi rispetto al forte aumento dell’occupazione rende difficile valutare la quantità di forza lavoro inutilizzata sul mercato del lavoro.

L’Associazione Bancaria Britannica ha riportato che le concessioni di mutui sono salite a 43.300 il mese scorso dal totale rivisto di maggio di 41.900 unità, poco al di sotto del dato previsto di 34.400 unità.

Il dollaro scende contro lo yen, con USD/JPY giù dello 0,12% a 101,34 e stabile contro il franco svizzero, con USD/CHF in calo dello 0,02% a 0,9024.

Il biglietto verde è in calo contro il dollaro australiano, neozelandese e canadese, con AUD/USD su dello 0,56% a 0,9447 e NZD/USD in salita dello 0,23% a 0,8687, mentre USD/CAD scende dello 0,13% a 1,0723.

L’aussie ha trovato supporto dopo i dati ufficiali che hanno mostrato un aumento dello 0,5% dell’indice dei prezzi al consumo australiano nel secondo trimestre, dopo la crescita dello 0,6% nel trimestre terminato ad aprile. Gli analisti avevano previsto che l’IPC salisse dello 0,6% nell’ultimo trimestre.

Su base annua, l’IPC australiano è salito del 3,0% nel trimestre appena concluso, dal 2,9%, rispetto alle aspettative di un aumento del 3,1%.

L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in calo dello 0,02% a 80,84.

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