Investing.com - L’euro sale contro il dollaro questo lunedì, staccandosi dal minimo degli ultimi 14 mesi; tuttavia, i guadagni dovrebbero restare limitati dalle crescenti aspettative di un aumento anticipato dei tassi di interesse statunitensi, che continuano a supportare il biglietto verde.
Il cambio EUR/USD ha toccato 1,2868 negli scambi della mattinata europea, il massimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,2855, su dello 0,19%.
Supporto a 1,2826, il minimo del 19 settembre e resistenza a 1,2929, il massimo del 19 settembre.
Il dollaro è rimasto supportato dai segnali dei decisi progressi della ripresa economica che lasciano sperare che l’aumento dei tassi di interesse da parte della Fed possa avvenire prima di quanto prevedano i mercati.
La Fed la scorsa settimana ha fornito nuove indicazioni sull’intenzione di alzare i tassi di interesse, chiarendo la modalità di aumento dei tassi di interesse a breve termine.
L’euro è rimasto sotto forte pressione alla vendita da quando all’inizio del mese la Banca Centrale Europea ha deciso inaspettatamente di tagliare i tassi di interesse al minimo storico nella zona euro; la banca ha inoltre annunciato ulteriori misure di allentamento per sostenere l’inflazione nel blocco della moneta unica.
Giovedì scorso, la BCE ha dichiarato che le banche europee hanno preso in prestito quantità minori del previsto dalla banca centrale nell’ambito del programma di rifinanziamento agevolato.
La BCE ha dichiarato di aver assegnato 82,6 miliardi di euro a 255 richiedenti durante la nuova TLTRO, l’operazione di rifinanziamento mirata a lungo termine. La cifra è rimasta sotto le previsioni degli analisti, tra i 100 e i 150 miliardi di euro.
La contenuta partecipazione nell’operazione indica che l’impatto sulla liquidità nella zona euro sarà piuttosto limitato.
L’euro è in leggero calo contro la sterlina, con il cambio EUR/GBP giù dello 0,09% a 0,7872.