Investing.com - L’euro resta in prossimità del minimo di otto mesi contro il dollaro questo mercoledì, in seguito ai dati USA migliori del previsto che hanno sostenuto la domanda per il biglietto verde; è attesa inoltre la dichiarazione vertice di politica monetaria della Federal Reserve nel corso della seduta.
Il cambio EUR/USD si è attestato a 1,3371 nel pomeriggio degli scambi europei, il minimo dal novembre 2013; successivamente il cambio si è attestato a 1,3389, in calo dello 0,15%.
Supporto a 1,3105 e resistenza a 1,3416, massimo di martedì.
I dati ufficiali hanno mostrato che il prodotto interno lordo statunitense è cresciuto del 4% nel secondo trimestre, superando di gran lunga le aspettative di un aumento del 3%. Il report ha mostrato inoltre che l’economia USA si è contratta del 2,9% nel primo trimestre, per via di un inverno piuttosto rigido che ha pesato sull’attività economica.
Sempre oggi il report ADP sull’occupazione non agricola ha mostrato un aumento di 218.000 nuovi posti di lavoro questo mese, contro le aspettative di un aumento di 230.000 unità. A giugno la lettura è stata di 281.000 nuovi posti di lavoro.
Gli investitori attendono la conclusione del vertice di politica monetaria della Fed prevista per questo pomeriggio. Nelle scorse settimane la Presidente della Fed Janet Yellen ha dichiarato che i tassi potrebbero aumentare presto se la ripresa nel mercato del lavoro continuerà come previsto.
L’euro è rimasto sotto forte pressione alla vendita tra i timori per la divergenza di opinioni in merito alla politica monetaria tra la Banca Centrale Europea e le altre banche centrali.
Sempre oggi i dati hanno mostrato che l’IPC tedesco ha segnato un aumento di un tasso annuo dello 0,8% questo mese, in linea con le aspettative, in calo dall’1% di giugno.
I dati hanno sottolineato il rischio di una deflazione nella zona euro.
L’euro è stabile contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,03% a 0,7916.