Investing.com - Il dollaro si stacca dal minimo di 15 mesi contro lo yen questo giovedì, l’impennata della valuta nipponica di questa settimana ha alimentato le speculazioni che i funzionari possano presto intervenire per ridurre l’apprezzamento dello yen.
Il cambio USD/JPY è precedentemente sceso al minimo di 111,00 nella notte, il minimo dall’ottobre del 2014, per poi attestarsi a 112,33, in calo dello 0,88% sulla giornata.
Il dollaro si è indebolito quando ieri la Presidente della Federal Reserve Janet Yellen ha indicato che i futuri aumenti dei tassi potrebbero essere rinviati.
Nella sua testimonianza davanti alle commissione del Congresso ieri, la Yellen ha spiegato che ci sono buone ragioni per credere che gli Stati Uniti continueranno a registrare una crescita moderata che consentirà alla Fed di apportare modifiche “graduali” alla sua politica monetaria.
Tuttavia la Presidente riconosce i rischi che si trova ad affrontare l’economia USA per via del peggioramento delle condizioni finanziarie causato dal crollo del prezzo dei titoli azionari e dall’incertezza per la Cina.
Il crollo del dollaro contro lo yen è stato amplificato dagli scambi ridotti poiché i mercati in Giappone e Cina sono chiusi per festa.
Il dollaro è crollato dal massimo di sei settimane di 121,68 registrato il 29 gennaio contro lo yen, dopo la decisione shock della Banca del Giappone di adottare tassi di interesse negativi.
Lo yen si avvia a segnare l’aumento settimanale maggiore dall’inizio della crisi finanziaria del 2008, alimentando le speculazioni che Tokyo possa presto intervenire per ridurre l’apprezzamento della tradizionale valuta rifugio.
Anche l’euro scende contro lo yen, con la coppia EUR/JPY a 127,48, giù dello 0,39% sulla giornata dopo aver segnato il minimo di due anni e mezzo di 125,81.
L’euro resta in salita contro il dollaro, con la coppia EUR/USD su dello 0,61% a 1,1360, il massimo dal 21 ottobre.
Il biglietto verde scende al minimo di tre mesi e mezzo contro il paniere delle altre principali valute.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, segna il minimo di 95,40, minimo dal 22 ottobre, per poi attestarsi a 95,54.