Investing.com – Il dollaro statunitense ha chiuso la settimana al minimo di sei anni contro il dollaro canadese lo scorso venerdì, dopo la decisione della banca centrale canadese di tagliare i tassi di interesse per la prima volta dal 2009, la decisione presa mercoledì ha colto i mercati di sorpresa.
Il cambio USD/CAD ha toccato i massimi di 1,1256il massimo dall’aprile 2009, per poi attestarsi a 1,2419 alla chiusura. Sulla settimana il cambio ha segnato un aumento del 3,75%.
La BoC ha sopreso i mercati con la decisione shock di abbassare il tasso overnight allo 0,75% dall’1,0%, come risposta al brusco calo dei prezzi del petrolio.
Secondo la banca centrale il recente crollo del petrolio, che ha dimezzato il suo valore negli ultimi sei mesi, è negativo per la crescita e per l’inflazione in Canada. Inoltre, secondo la banca i prezzi del petrolio in calo potrebbero sostenere la crescita economica globale, soprattutto negli USA.
Il greggio è la principale esportazione del Canada.
La BoC ha dichiarato di prevedere un rallentamento della crescita economica e dell’inflazione al di sotto del target per il prossimo anno.
Il loonie è rimasto sotto pressione dopo i dati di venerdì che hanno mostrato un calo del tasso annuo di inflazione in Canada all’1,5% a dicembre dal 2% del mese precedente, a causa del maggiore calo registrato dai prezzi della benzina negli ultimi cinque anni.
Su base mensile i prezzi al consumo sono scesi dello 0,7%, il maggiore calo dal giugno 2011, mentre l’inflazione core è scesa dello 0,3%. Il dollaro è stato supportato in questi ultimi mesi dalla divergenza tra la politica monetaria attuata dalla Fed e quella attuata dalle banche centrali di Europa e Giappone.
La Banca Centrale Europea ha annunciato giovedì un programma di acquisti da 1,2 mila miliardi di euro, con l’obiettivo di sostenere la crescita e l’inflazione nell’area dell’euro.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito venerdì a 95,77, il massimo di oltre 11 anni, supportato dalla debolezza dell’euro; successivamente si è attestato a 95,32, in salita dello 0,69%.
Nella settimana alle porte gli investitori attenderanno per venerdì il report sulla crescita del PIL nel quarto trimestre, mentre in Canada saranno rilasciati i dati sulla crescita economica.
In vista della prossima settimana, Investing.com ha compilato una lista di questi ed altri eventi significativi che potrebbero influenzare i mercati. La guida salta lunedì in quanto non sono previsti eventi importanti.
Martedì 27 gennaio
Gli USA rilasceranno i dati sugli ordinativi dei beni durevoli, nonché i dati sulla fiducia dei consumatori e sulle vendite di case in corso.
Mercoledì 28 gennaio
La Federal Reserve annuncerà il tasso di interesse di riferimento e pubblicherà la dichiarazione del tasso, un documento che presenta le condizioni economiche ed i fattori che influenzano le decisioni di politica monetaria.
Giovedì 29 gennaio
Gli USA pubblicheranno i dati sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione ed i dati sulle vendite di case in corso.
Venerdì 30 gennaio
Il Canada rilascerà il report mensile sul prodotto interno lordo, il principale indicatore dello stato di salute dell’economia.
Gli USA chiuderanno la settimana con i dati preliminari sulla crescita del quarto trimestre, nonché il report sull’attività delle imprese nell’area di Chicago ed i dati rivisiti sul sentimento dei consumatori.