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Richieste di disoccupazione USA giù di 10.000 unità a 268.000

Pubblicato 26.05.2016, 14:32
Aggiornato 26.05.2016, 14:32
Le richieste di sussidio di disoccupazione USA sono scese a 268.000 unità la scorsa settimana

Investing.com - Il numero delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti la scorsa settimana è sceso più del previsto, restando ad un livello che indica un consolidamento del mercato del lavoro, secondo i dati ufficiali rilasciati questo giovedì.

Nel report del Dipartimento per il Lavoro USA si legge che il numero delle nuove richieste di disoccupazione nella settimana terminata il 21 maggio è sceso di 10.000 unità ad un dato destagionalizzato di 268.000 dal totale rivisto della settimana precedente di 278.000 unità. Gli analisti avevano previsto un calo di 3.000 unità a 275.000 la scorsa settimana.

Le richieste di disoccupazione continua nella settimana terminata il 14 maggio sono salite a 2,163 milioni di unità da 2,153 milioni della settimana precedente. Gli analisti avevano previsto una riduzione a 2,146 milioni di unità.

La media mobile su quattro settimane è pari a 278.250 unità, con un aumento di 2.750 unità rispetto al dato di 275.750 unità della settimana precedente. La media mensile è un indicatore più accurato dell’andamento del lavoro poiché riduce la volatilità dei dati settimanali.

Il cambio EUR/USD si attesta a 1,1178 da circa 1,1169 segnato prima dei dati, la coppia GBP/USD è scambiata a 1,4706 da 1,4700 registrato precedentemente mentre il cambio USD/JPY scende a 110,02 dal precedente 110,12.

L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 95,22 rispetto a 95,28 segnato prima del report.

Intanto, i titoli azionari USA puntano ad un’apertura in lieve rialzo. I futures Dow salgono di 38 punti o dello 0,21%, i futures S&P 500 sono in salita di 4 punti o dello 0,16%, mentre i futures Nasdaq vanno su di 9 punti o dello 0,19%.

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Sul mercato delle materie prime, i futures dell’oro sono scambiati a 1.227,10 dollari l’oncia troy, rispetto ai 1.225,50 dollari segnati prima dei dati, mentre il greggio si attesta a 50,11 dollari al barile dai 50,09 dollari registrati prima della pubblicazione del report.

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