LONDRA (Reuters) - Sono pesantemente colpiti dalla lettera i titoli delle due grandi banche elvetiche, Ubs e Credit Suisse, sulla scia del rafforzamento del franco svizzero che ha alimentato i timori di forti ripercussioni sugli utili.
La banca centrale svizzera ha colto i mercati finanziari di sorpresa con l'abolizione del plafond - in vigore da tre anni - fissato per il cambio tra franco e euro, spingendo la divisa elvetica in rialzo di quasi il 30% contro la moneta unica. L'istituto centrale ha anche tagliato i tassi di interesse, già negativi, a -0,75%.
Secondo gli analisti i due fattori potrebbero erodere i profitti delle banche. Gli istituti di credito svizzeri generano gran parte dei loro guadagni all'estero, il che si traduce in minori utili in franchi svizzeri, e hanno una porzione maggiore di costi in franchi.
"Stimiamo che il brusco apprezzamento del franco svizzero abbia un impatto potenziale negativo sugli utili futuri di circa il 7-10%. Con i tassi di interesse in territorio più negativo, potrebbe esserci un'ulteriore pressione sui margini", commenta l'analista di Citi Kinner Lakhani.
Intorno alle 16,45 alla borsa di Zurigo Credit Suisse lascia sul campo il 10,5% e Ubs affonda dell'11%. In calo di oltre l'11% anche Julius Baer.
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