FRANCOFORTE/ZURIGO (Reuters) - Deutsche Bank e Ubs sono coinvolte in un'indagine avviata dalle autorità di vigilanza Usa sull'ipotesi che le piattaforme di scambio gestite dai broker diano un ingiusto vantaggio a chi utilizza lo high-frequency trading.
Contro le due banche di investimento, che hanno detto oggi di voler collaborare con gli inquirenti, c'è anche una class action che le accusa di aver violato le leggi di sicurezza Usa permettendo agli high-speed trader di fare profitti a spese di investitori istituzionali come i fondi pensione e le assicurazioni.
Nel dare i conti sul secondo trimestre, Ubs ha precisato che sta rispondendo alle indagini delle autorità Usa sulle attività nella sua 'dark pool'.
Deutsche Bank, che pure ha comunicato oggi i risultati, ha detto solo di aver ricevuto richieste di informazioni da alcuni organi di vigilanza in merito allo high frequency trading.
Sono nel mirino delle autorità anche le dark pool di Barclays e di Credit Suisse.
Le dark pool sono piattaforme di trading gestite da broker che permettono agli investitori di scambiare titoli in modo anonimo e i dati delle transazioni vengono resi diponibili solo dopo che sono state effettuate.