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Linea dura su Italia può ritorcersi contro Germania per crisi Deutsche Bank

Pubblicato 30.09.2016, 19:47
Aggiornato 30.09.2016, 19:50
© Reuters.  Linea dura su Italia può ritorcersi contro Germania per crisi Deutsche Bank

di John O'Donnell

FRANCOFORTE (Reuters) - La pressione esercitata dalla Germania sull'Italia affinché accetti condizioni rigide per affrontare i problemi delle sue banche potrebbe avere un effetto boomerang ora che è la stessa Berlino a dover gestire una crisi del credito.

Dopo mesi di discussioni sugli Npl italiani, nel mirino c'è ora Deutsche Bank, ai minimi di Borsa e con il suo AD impegnato a rassicurare staff e mercati sulla solidità dell'istituto.

Per Matteo Renzi, questa situazione rappresenta una occasione per distogliere l'attenzione dai problemi di ricapitalizzazione di Mps (MI:BMPS).

"Sono certo che le autorità tedesche faranno tutto ciò che è necessario per evitare che la crisi di Deutsche Bank si aggravi", ha detto Renzi al Tg2.

"Abbiamo sempre detto che sul tema del credito la Ue deve fare tutto ciò che serve per rimettere a posto la situazione delle banche e la principale preoccupazione arriva proprio dalle banche tedesche. Dunque, pieno appoggio al governo tedesco nella speranza e nella convinzione che saprà fare fronte alle problematiche di Deutsche Bank", ha aggiunto.

Il premier italiano non è il solo a pensarla così. Anche il Fmi ha indicato Deutsche Bank come un rischio potenzialmente superiore a quello di qualunque altra banca al mondo per il sistema finanziario.

E stamani, in una intervista a La Stampa, il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, ha chiarito: "Come i problemi delle sofferenze vanno risolti in tempi ragionevoli, così deve essere per quelli di Deutsche Bank".

Roma e Berlino sono stati come cane e gatto per mesi sul fatto che i risparmiatori debbano farsi carico del salvataggio del Monte, la terza e più antica banca italiana.

Roma ha cercato di proteggere investitori istituzionali e risparmiatori detentori di bond della banca mentre Berlino pretende che sopportino le perdite come condizione per concedere un sostegno statale.

Una fonte vicina al governo tedesco ha detto a Reuters che l'obiettivo era quello di evitare che l'Italia attingesse ai fondi europee per risolvere i problemi dei suoi istituti. "Se lo Stato italiano è povero, gli italiani sono ricchi", quindi possono sostenere il salvataggio delle banche, è il ragionamento della fonte.

Renzi è naturalmente contrario anche alla luce dell'importante test per il suo governo rappresentato dal referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre.

'LINEA PIU' MORBIDA'

Anche se la Germania ha una economia più solida di quella italiana, le dimensioni di Deutsche Bank rappresentano un problema maggiore rispetto a quello delle singole banche italiane.

Anche in vista del voto nazionale del 2017, i politici tedeschi rifiutano l'idea di un salvataggio di Stato per Deutsche, una banca impopolare tra molti elettori per la disputa in corso con gli Stati Uniti.

La terza banca tedesca è accusata di aver venduto in modo scorretto titoli legati ai mutui immobiliari prima della crisi finanziaria. Per questo, il Dipartimento della Giustizia Usa ha chiesto un risarcimento di 14 miliardi di dollari per mettere fine alla disputa.

Secondo quanto riferito stasera da Afp, Deutsche Bank è vicina a raggiungere un accordo con i funzionari statunitensi per pagare 5,4 miliardi di dollari per mettere fine alle accuse.. Questo elemento ha condotto il titolo nel pomeriggio a un grande recupero sulle piazze azionarie.

La situazione rende Berlino più vulnerabile: "I tedeschi hanno assunto una linea molto dogmatica con l'Italia. Questa situazione potrebbe spingerli ad ammorbidirsi", commenta Simon Tilford del Centro europeo per le riforme.

Sebbene la decisione sugli aiuti di Stato spetti alla Commissione europea, la Germania, prima economia della zona euro, ha certamente un ruolo di peso.

"Dall'inizio della crisi, la Germania ha tentato in ogni modo di evitare costi per le sue banche o contribuenti. La faglia nella zona euro è tra Italia e Germania".

Altri ritengono comunque che i problemi di Deutsche Bank cambieranno di poco la linea rigorosa di Berlino.

"Deutsche Bank è imbarazzante (ma) l'arroganza tedesca ha radici più profonde", ha detto Sven Giegold, parlamentare europeo tedesco.

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