GAZA/GERUSALEMME (Reuters) - Combattenti palestinesi sono entrati in Israele dalla Striscia di Gaza e si sono scontrati con alcuni soldati, durante la tregua non ufficiale proclamata per la festività musulmana di Eid al-Fitr, che segna la fine del Ramadan.
Gli scontri - in cui secondo la tv israeliana sono morti cinque militanti, mentre Hamas dice di aver ucciso 10 soldati israeliani - sembrano infrangere le speranze internazionali di trasformare la breve pausa nelle ostilità in una tregua a lungo termine.
Dopo l'infiltrazione a Nahal Oz, un kibbutz a est di Gaza city, l'esercito israeliano ha avvisato migliaia di palestinesi di lasciare le loro case a Gaza, probabilmente in vista di un raid in ritorsione.
La sparatoria non è l'unica infrazione della già fragile tregua. Otto bambini e due adulti sono morti in un'esplosione in un parco nel nord di Gaza e quattro israeliani sono rimasti uccisi dai colpi di mortaio palestinesi.
I residenti ritengono responsabile dell'esplosione al parco - che ha ferito altri 40 adulti - un raid aereo israeliano, mentre Israele sostiene che sia un razzo palestinese con rotta sbagliata e che ha colpito il giardino pubblico.
PRESSIONE SU ISRAELE
La pressione internazionale su Israele è aumentata ancora ieri, con la richiesta da parte del Consiglio di sicurezza dell'Onu e del presidente Usa Barack Obama di una tregua immediata per consentire agli aiuti di raggiungere 1,8 milioni di palestinesi e dare seguito a negoziati per una cessazione duratura delle ostilità.
Oggi, parlando al segretario generale dell'Onu Ban Ki-Moon, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha accusato il Consiglio di sicurezza di essere al fianco di Hamas, ricordando che "Israele ha accettato tre proposte Onu per tregue umanitarie e Hamas le ha violate tutte".
In serata, Netanyahu ha detto che Israele deve essere pronta al protrarsi della campagna contro Gaza.
Circa 1.054 palestinesi, per la maggior parte civili, sono morti in tre settimane di conflitto. Israele ha perso 43 soldati negli scontri e tre civili sono stati uccisi dai razzi.
A New York, Ban ha condannato quella che ha definito una mancanza di volontà di tutte le parti coinvolte nel risolvere il conflitto.
"E' una questione di volontà politica. Devono mostrare la loro umanità come leader, sia gli israeliani che i palestinesi", ha detto ai giornalisti. "Perché questi leader lasciano che si uccidano gli uni con gli altri? Non è responsabile, è moralmente sbagliato".
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