Bid e Ask: esempio e come funziona in borsa (prezzo, spread)

Il concetto di “Bid Ask” è fondamentale in borsa. Indica la differenza tra il prezzo più alto al quale un acquirente è disposto ad acquistare (Bid) e il prezzo più basso al quale un venditore è disposto a vendere (Ask). Questo differenziale rappresenta il margine di profitto degli intermediari, come i dealer, che facilitano le transazioni tra acquirenti e venditori. È comunemente espresso in punti percentuali e rappresenta un costo implicito della transazione. In altre parole, ogni volta che si acquista o si vende un titolo, si incorre in uno spread Bid Ask.

In sintesi: lo spread Bid Ask è definito come il differenziale tra prezzo massimo di acquisto e minimo di vendita di un titolo applicato da un intermediario, esso è espresso, per convenzione, in punti percentuali ed è considerato un costo di transazione.

Lo spread tra i prezzi di acquisto (Bid) e di vendita (Ask) è considerato anche un importante indicatore di liquidità; infatti, nei mercati molto liquidi, con molti scambi, lo spread Bid Ask può ampliarsi o ridursi molto in tempi ridotti.

Per capirlo meglio nei paragrafi successivi abbiamo inserito formula ed esempio concreto.

Spieghiamo il meccanismo Bid e Ask come funziona in concreto:

Il meccanismo di Bid e Ask consente ai partecipanti del mercato di determinare il prezzo al quale sono disposti a comprare o vendere un titolo. Il prezzo Bid rappresenta il massimo che un acquirente è disposto a pagare, mentre il prezzo Ask rappresenta il minimo che un venditore accetterà. La differenza tra questi due prezzi costituisce lo spread Bid Ask.

Lo spread Bid Ask è misurato in punti percentuali; in un dato momento il prezzo delle azioni di un’azienda viene fornito nelle piattaforme di trading accompagnato dal Bid (massimo prezzo di acquisto) e dal Ask (minimo prezzo di vendita). Chi vuole acquistare (o vendere) può così valutare se il prezzo che offre (domanda) è coerente con l’andamento del mercato e, quindi, la transazione andrà probabilmente a buon fine.

La differenza tra prezzo Bid e Ask è un costo di transazione implicito, cioè ‘compreso’ nel prezzo pagato per il titolo; il Bid e Ask non va però confuso con la commissione pagata all’intermediario della transazione, ad esempio banca o broker. La differenza tra prezzo domandato e offerto di un titolo, spread Bid Ask, è anche un indicatore di profitto e quando aumenta attira gli investitori.

In condizioni normali di mercato, il prezzo Ask offerto è maggiore del prezzo domandato, detto Bid. Ne consegue che esiste un prezzo più elevato sul mercato, detto Best Bid; il prezzo più basso di mercato si chiama Best Ask. Nelle quotazioni di mercato disponibili, ad esempio nel home banking e nei portali d’informazione finanziaria, si riportano il Best Bid e Best Ask disponibili sul mercato in quel momento, con la notazione Best Bid and Offer (BBO). 

La formula dello spread bid ask è 

(Prezzo Ask – Prezzo Bid) / Prezzo Ask

Esempio: se il Prezzo Ask è €10 e il prezzo Bid è €9.95, allora è facile calcolare che lo spread Bid Ask è di 0.50%.

Immagina che tu stia guardando le quotazioni delle azioni di una società:

• Bid (Domanda): 100 azioni a $50 ciascuna
• Ask (Offerta): 100 azioni a $51 ciascuna

In questo scenario, se vuoi acquistare le azioni, dovrai pagare il prezzo di ask di $51 per azione. Se invece vuoi vendere, dovrai accettare il prezzo di bid di $50 per azione.

Consideriamo il tasso di cambio tra l’euro (EUR) e il dollaro statunitense (USD):

• Bid (Domanda): EUR/USD 1.2000
• Ask (Offerta): EUR/USD 1.2005

Qui, il prezzo bid di 1.2000 significa che puoi vendere 1 euro per 1.2000 dollari. Il prezzo ask di 1.2005 significa che puoi comprare 1 euro per 1.2005 dollari. La differenza tra i due prezzi (0.0005) è lo spread, che rappresenta il costo implicito della transazione.

Supponiamo che tu stia considerando l’acquisto di un’obbligazione emessa dal governo:

• Bid (Domanda): $99.50
• Ask (Offerta): $100.00

In questo caso, il prezzo bid di $99.50 è quello al quale un acquirente è disposto a comprare l’obbligazione. Il prezzo ask di $100.00 è quello al quale un venditore è disposto a vendere l’obbligazione. Anche qui, la differenza di $0.50 rappresenta lo spread.

• Bid (Domanda): È il prezzo massimo che un acquirente è disposto a pagare per un titolo.
• Ask (Offerta): È il prezzo minimo al quale un venditore è disposto a vendere un titolo.
• Spread: La differenza tra il prezzo di bid e il prezzo di ask. Uno spread ridotto indica un mercato liquido e con elevata attività di trading, mentre uno spread più ampio può indicare minore liquidità e maggiore costo per entrare o uscire dal mercato.

Il trading si basa sui concetti di “bid” e “ask” per determinare i prezzi di acquisto e vendita di asset finanziari come azioni, obbligazioni, valute e materie prime. Ecco come questi concetti si collegano:

1. Esecuzione degli ordini: Quando un trader desidera acquistare un titolo, piazza un ordine di acquisto al prezzo di “bid” corrente. Al contrario, se vuole vendere un titolo, piazza un ordine di vendita al prezzo di “ask” corrente. L’esecuzione di queste operazioni avviene al prezzo corrispondente, consentendo ai trader di entrare o uscire dal mercato.
2. Spread: Lo “spread” è la differenza tra il prezzo di “bid” e quello di “ask”. Gli intermediari di mercato guadagnano attraverso lo spread, poiché comprano a un prezzo (bid) e vendono a un prezzo più alto (ask). I trader devono tenere conto dello spread quando effettuano operazioni, poiché rappresenta il costo di transazione aggiuntivo.
3. Liquidità e volatilità: Monitorare il rapporto tra bid e ask fornisce informazioni sulla liquidità e la volatilità di un titolo. Uno spread stretto indica una forte liquidità e una bassa volatilità, rendendo più facile eseguire operazioni senza incorrere in significativi slippage. Al contrario, uno spread ampio può indicare una bassa liquidità e una maggiore volatilità, rendendo le operazioni più complesse e costose.
4. Strategie di trading: I trader utilizzano i prezzi di bid e ask per sviluppare strategie di trading. Ad esempio, alcuni potrebbero sfruttare le discrepanze tra bid e ask per ottenere guadagni rapidi attraverso il trading ad alta frequenza, mentre altri potrebbero concentrarsi su spread stretti per massimizzare i rendimenti delle operazioni a breve termine.

È importante distinguere lo spread Bid Ask dal concetto più generale di “spread”. Mentre lo spread Bid Ask si riferisce alla differenza tra i prezzi di acquisto e di vendita di un titolo specifico, il termine “spread” può riferirsi a diverse differenze nel contesto finanziario.

In borsa, il concetto di Bid e Ask è funzionale e applicabile anche ai mercati in cui i titoli sono collocati con il meccanismo dell’asta, come quello utilizzato sui titoli di Stato italiani, ed è dato dalla differenza tra la miglior proposta in vendita e quella migliore in acquisto presenti sul mercato in quel momento.

Non bisogna però confondere lo spread Bid Ask con lo spread sui titoli di Stato.

Parliamo di differenziali in entrambi i casi, cioè di differenza tra tassi d’interesse, ma sono molto diversi e forniscono informazioni non equivalenti agli investitori. Il Bid e Ask è un indicatore calcolato su un solo titolo, che può essere azionario, obbligazionario o derivato, mentre lo spread sui titoli di Stato è il differenziale di rendimento (yield) tra il titolo di Stato di un paese e quello considerato a basso rischio in quell’area geografica, che hanno la stessa scadenza. Ad esempio, in Europa lo spread si calcola tra i rendimenti dei titoli italiani, spagnoli e quelli tedeschi (a basso rischio) per la stessa scadenza.

In conclusione, pur condividendo la stessa terminologia di base, lo spread Bid Ask e lo spread sui titoli di Stato forniscono informazioni diverse agli investitori e riguardano contesti differenti all’interno dei mercati finanziari.

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