Oggi ci sono i Non Farm Payrolls, che sono il primo di 4 importanti Market Movers del mese di dicembre:
- Payrolls il 4/12
- Riunione della BCE il 10/12
- Meeting FOMC il 16/12
- Le “tre streghe” il 18/12 (scadenze tecniche più importanti dell'anno)
Specie con l’euro volato a 1,21, per la conclamata debolezza del dollaro ben sancita dalla rottura a ribasso del dollar-index, i Payrolls assumono ancora maggiore rilevanza. Capiamo perché…
Mentre la BCE ha un mandato limitato al controllo della stabilità dei prezzi, la FED ha come obiettivo la piena occupazione negli US e la stabilità dei prezzi, questo la rende molto sensibile ai dati su occupazione e libri paga.
I Non Farm Payrolls sono I libri paga non agricoli, cioè il riassunto mensile dei posti di lavoro che vengono creati o persi nell’economia US, ad esclusione di quelli del settore agricolo.
Essi vengono divulgati a cura del Bureau of Labor Statistics degli Stati Uniti, il primo venerdì di ogni mese, contestualmente a:
- Tasso di disoccupazione
- Andamento delle paghe orarie
- Media delle ore lavorate settimanalmente
Il numero complessivo dei posti di lavoro aggiunti o sottratti nel mese, è un indicatore determinante, per le decisioni da attuarsi da parte della FED sui tassi di interesse.
Dalla combinazione tra andamento dei libri paga, tasso di disoccupazione e salario orario medio, si ricava la crescita o recessione del mercato del lavoro negli Stati Uniti.
I Payrolls sono quindi un indicatore molto potente dello stato di salute dell’economia a stelle e strisce; di conseguenza hanno grande impatto sull’andamento del dollaro, ma anche della Borsa.
Un aumento degli occupati ha in generale effetti positivi per il dollaro, perché può sottendere una tendenza inflazionistica e quindi comportare un rialzo dei tassi di interesse, con conseguenti impatto favorevole sul biglietto verde. Viceversa, una diminuzione può avere l'effetto opposto.
Ovviamente i mercati scontano le aspettative degli analisti, quindi l’impatto su valute e Borse sarà tanto più grande quanto più il dato pubblicato si discostasse dalle previsioni (cioè dal cosiddetto "consensus").
Ne parliamo a Market Briefing: SEGUI LIVE.