- Riflettori su report occupazione USA e prospettive per gli aumenti dei tassi Fed
- Intel è un buy in vista dell’IPO di Mobileye
- Carnival si prepara a nuovi ribassi tra tutti i problemi
L’azionario a Wall Street è crollato venerdì, chiudendo un mese brutale, nei timori per l’aumento dei tassi di interesse, l’impennata dell’inflazione ed il rallentamento della crescita economica.
I principali indici sono scesi per la terza settimana di fila. L’indice blue-chip Dow Jones Industrial Average è sceso del 2,9%, mentre gli indici S&P 500 e Nasdaq Composite hanno registrato rispettivamente -2,8% e -2,7%.
Sul mese di settembre, il Dow è crollato dell’8,8%, l’S&P 500 del 9,3% ed il Nasdaq del 10,5%.
A prescindere dalla direzione che prenderà il mercato, di seguito parleremo di un titolo che probabilmente sarà richiesto e di un altro che potrebbe vedere ulteriori ribassi.
Ricordate però che la nostra tempistica si riferisce solamente alla settimana in apertura.
Il titolo da comprare: Intel
Malgrado l’attuale trend in discesa, credo che le azioni di Intel (NASDAQ:INTC) siano una buona scommessa per questa settimana. La divisione di guida autonoma di Intel, Mobileye, che produce chip e processori per le auto a guida autonoma, ha fatto domanda di offerta pubblica iniziale, in base ad un documento della Securities and Exchange Commission di venerdì.
La società di proprietà di Intel debutterà sul Nasdaq col simbolo “MBLY”.
Il titolo INTC, che ha registrato una serie di nuovi minimi di 52 settimane nelle ultime sedute, venerdì ha chiuso a 25,77 dollari, non lontano dal minimo dall’agosto 2015. Ai livelli attuali, la società di semiconduttori con sede a Santa Clara, California, ha una capitalizzazione di mercato di 105,8 miliardi di dollari. Le azioni Intel sono crollate del 50% sull’anno in corso, con gli investitori sempre più preoccupati per le prospettive future del produttore di chip.
Intel, un tempo considerato leader indiscusso del settore dei processori per computer, ha perso partecipazione di mercato a vantaggio di rivali come Taiwan Semiconductor Manufacturing (NYSE:TSM), Advanced Micro Devices (NASDAQ:AMD) e Nvidia (NASDAQ:NVDA) negli ultimi anni.
Il titolo da vendere: Carnival (LON:CCL)
Mi aspetto che il titolo Carnival (NYSE:CCL), collassato al minimo di 30 anni venerdì, viva un’altra settimana difficile, con gli investitori preoccupati per l’impatto negativo di numerosi problemi fondamentali e macroeconomici che affliggono una delle più grandi compagnie di crociere al mondo.
La società ha pubblicato terribili risultati finanziari del terzo trimestre la scorsa settimana, compresa una perdita maggiore del previsto ed una riduzione dei ricavi, deludendo in entrambi i casi le stime degli analisti.
Carnival riporta una perdita ogni trimestre dal Q2 del 2020, con perdite maggiori del previsto in tutti i trimestri tranne uno. Il fatturato manca le attese da 10 trimestri di fila. Alimentando ulteriormente i timori per le prospettive, la compagnia di crociere ha previsto una perdita nel quarto trimestre ed ha avvertito che le prenotazioni sono al di sotto del range storico, e a prezzi inferiori.
Un altro fattore negativo è rappresentato dal suo enorme carico di debiti e dal crescente rischio che possa dover ottenere altro capitale per ripagare le enormi spese per interessi. Carnival ha debiti di circa 34 miliardi di dollari alla fine del Q2, mentre la liquidità è pari a 7,07 miliardi di dollari, rispecchiando l’impatto negativo dell’aumento dei costi di carburante, alimentari e forza lavoro, e delle tariffe più basse.
La compagnia deve inoltre fare i conti col rallentamento economico e la potenziale recessione, con la Fed che alza i tassi per combattere l’inflazione, il che potrebbe pesare sulla domanda di crociere da parte dei consumatori.
Il titolo CCL è crollato del 23% venerdì chiudendo a 7,03 dollari, il minimo dal 15 ottobre 1992. L’enorme ribasso di venerdì ha cancellato circa 2,5 miliardi di dollari di market cap e la società di Doral, Florida, ora ha una valutazione di 8,7 miliardi di dollari.
Sull’anno in corso, il titolo Carnival, che si avvicina al suo prezzo dell’IPO del 1987 di circa 4 dollari ad azione, ha perso oltre metà del valore, crollando del 65% con una performance nettamente inferiore al mercato. Dato ancor più allarmante, le azioni sono crollate del 78% dal picco post-pandemia di 31,52 dollari del giugno 2021. Prima dell’arrivo della pandemia, il titolo CCL era scambiato a circa 50 dollari nel gennaio 2020.
Nota: Al momento della scrittura, Jesse è short su S&P 500 e Nasdaq 100 tramite il ProShares Short S&P 500 ETF (SH) ed il ProShares Short QQQ ETF (PSQ). Le opinioni presentate in questo articolo sono unicamente l’idea dell’autore e non devono essere considerate un consiglio di investimento.
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