La rinnovata propensione al rischio di questo inizio di settimana sta avendo evidenti ripercussioni sul Dollaro. Le notizie positive riguardanti il vaccino COVID di AstraZeneca (NYSE:AZN) e Pfizer (NYSE:PFE) hanno sicuramente contribuito instillare ottimismo negli operatori. Il biglietto verde, essendo ancora percepito come un bene rifugio, in quanto tale è nuovamente sotto pressione. Un contributo in tal senso è arrivato anche dai dati cinesi della notte, che hanno evidenziato vendite al dettaglio positive per la prima volta dall'inizio della pandemia.
Il forte apprezzamento dello yuan cinese è sicuramente un segnale del risk-on nonostante i rendimenti obbligazionari siano sostanzialmente stabili in attesa del meeting di due giorni del FOMC. Probabilmente c'è la percezione che la Fed andrà a confermare il mantra dei bassi tassi d'interesse per un lungo periodo. Ciò potrebbe condurci verso un ulteriore, ampio indebolimento del dollaro nel corso dei prossimi mesi. I movimenti di questo inizio settimana hanno avuto importanti ripercussioni sulle principali coppie del Forex e sulle materie prime (in particolare sui metalli preziosi e quindi su oro/argento in fase di lieve apprezzamento).
Arriviamo così ai dati macro economici odierni, a cominciare dalla disoccupazione nel Regno Unito per luglio risultati migliori del previsto. Va detto che il tasso è aumentato al 4,1% e nei prossimi mesi – a detta degli analisti – potrebbe crescere ulteriormente a causa del COVID e della Brexit.
Dopodiché abbiamo avuto lo ZEW tedesco per il quale si prevedeva una lieve contrazione a +69,8 per il mese di settembre (in calo dal 71,5 ad agosto) e per il quale abbiamo avuto un sorprendente 77.4. Anche la componente delle condizioni attuali è migliorata più del previsto: era attesa a -72,0 (da -81,3 del mese scorso) mentre abbiamo avuto -66.2. Per quanto riguarda gli USA, attenzione all'indice manifatturiero della Fed di New York che dovrebbe migliorare a +6,0 nel mese di settembre (dopo essere sceso a +3,7 in agosto). Seguirà la produzione industriale statunitense che dovrebbe crescere del +1,0% nel mese di agosto (dopo essere cresciuta del + 3,0% a luglio).
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