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2 titoli petroliferi da considerare mentre il settore energetico brilla

Pubblicato 09.11.2022, 16:54
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  • I titoli petroliferi registrano le migliori performance del 2022 grazie all’impennata dei prezzi degli energetici
  • I titoli energetici stanno vivendo un anno straordinario
  • Considerate di comprare Hess Corporation e Diamondback Energy
  • Il greggio USA è schizzato di quasi il 20% finora nel 2022, con i prezzi ai massimi dal 2008, a causa delle scorte globali più tese dopo l’invasione russa dell’Ucraina.

    Intanto, il prezzo del gas naturale USA, salito al picco di 14 anni a fine agosto, segna +65% dall’inizio dell’anno.

    Crude Oil, Natural Gas Monthly

    Non sorprende che l’Energy Select Sector SPDR® Fund (NYSE:XLE) sia rimbalzato del 67% sull’anno in corso, di gran lunga il settore con la performance migliore. L’indice S&P 500 è sceso di circa il 20% nello stesso periodo.

    Credo che Hess Corporation (NYSE:HES) e Diamondback Energy (NASDAQ:FANG) siano destinati ad un break out a nuovi massimi storici nei prossimi mesi.

    Hess Corporation

    • Performance sull’anno in corso: +100,3%
    • Capitalizzazione di mercato: 45,4 miliardi di dollari

    Le azioni della società newyorkese sono schizzate di ben il 100,3% sull’anno in corso (ytd), superando di gran lunga i ritorni del Dow. HES è balzato al massimo storico di 149,42 dollari ieri, prima di chiudere la seduta a 148,29 dollari. Hess ha battuto rivali come ExxonMobil (NYSE:XOM) (+86,3%), Chevron (NYSE:CVX) (+57,9%), ConocoPhillips (NYSE:COP) (+90,9%) e Schlumberger (NYSE:SLB) (+82,6%).

    Malgrado la forte performance sull’anno in corso, Hess, col suo solido bilancio e i margini alti, resta interessante per via dei continui sforzi di restituire la liquidità in eccesso agli azionisti.

    HES Daily Chart

    Hess ha pubblicato profitti e ricavi del terzo trimestre che hanno facilmente battuto le attese il 26 ottobre.

    La produzione è aumentata del 32% yoy a 351.000 barili al giorno di petrolio e gas, per il miglioramento della produzione in Guyana e nel giacimento di scisto di Bakken in Nord Dakota. Ha venduto il petrolio ad un prezzo medio di 93,95 dollari al barile, con +38% yoy. Guardando al futuro, Hess ha alzato le stime sulla produzione sull’intero anno fiscale dell’1,6% a 325.000 barili al giorno di petrolio e gas.

    L’AD John Hess ha dichiarato che la compagnia resta focalizzata sul restituire il 75% dei flussi di cassa disponibili agli azionisti e prenderà “in forte considerazione” un aumento del dividendo il prossimo anno.

    Hess sembra destinata ad ulteriori guadagni, in quanto i suoi forti fondamentali contribuiranno ad alimentare la crescita di utili e flussi di cassa disponibili, consentendogli di mantenere l’attenzione sui ritorni agli azionisti.

    Diamondback Energy

    • Performance sull’anno in corso: +51,6%
    • Capitalizzazione di mercato: 35 miliardi di dollari

    Anche Diamondback Energy ha registrato una bella performance nel fiorente settore petrolifero quest’anno. Le azioni della società di Midland, Texas, sono schizzate del 51,6% sull’anno in corso, grazie al miglioramento dei fondamentali, all’aumento della domanda di carburante ed ai prezzi alti delle materie prime.

    Il titolo FANG ha chiuso ieri al massimo storico di 163,55 dollari, sopra il precedente massimo record di 163,49 dollari del giorno prima. Ai livelli attuali, ha una capitalizzazione di mercato di circa 35 miliardi di dollari.

    FANG Daily Chart

    Secondo me, FANG resta uno dei nomi migliori da possedere nel settore, grazie al miglioramento del bilancio, agli alti flussi di cassa disponibili, agli sforzi per restituire capitale agli azionisti, nonché alla valutazione relativamente economica.

    In effetti, Diamondback, che ha riportato profitti del terzo trimestre migliori del previsto questa settimana, ha reso noto di aver restituito 874 milioni di dollari agli azionisti tramite dividendi e riacquisti di azioni nel periodo luglio/settembre. Si tratta di circa il 75% degli 1,16 miliardi di dollari di flussi di cassa disponibili nel Q3.

    Guardando al futuro, credo che Diamondback sia ben posizionata per proseguire con questa forte performance anche l’anno prossimo, continuando a beneficiare dell’aumento della produzione e dei prezzi alti.

    Con un rapporto prezzo/utili (P/E) relativamente basso, di 6,6, Diamondback risulta in netto sconto rispetto a rivali come EOG Resources (NYSE:EOG) (11,5), Pioneer Natural Resources (NYSE:PXD) (9,2), Devon Energy (NYSE:DVN) (9,1), e Continental Resources (NYSE:CLR) (9,2).

    Dunque, credo che valga la pena aggiungere le azioni FANG in portafoglio, in quanto sono ancora valutate in modo allettante e dovrebbero offrire ulteriori rialzi sul lungo termine.

    Nota: Al momento della scrittura, Jesse è long sul Dow Jones Industrial Average e sull’S&P 500 tramite SPDR Dow ETF (DIA) e SPDR S&P 500 ETF (SPY). È long anche sull’Energy Select Sector SPDR ETF (NYSE:XLE) e sull’Health Care Select Sector SPDR ETF (NYSE:XLV). Le opinioni presentate in questo articolo sono unicamente l’idea dell’autore e non devono essere considerate un consiglio di investimento.

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