Il metallo giallo ha raggiunto il minimo da 8 settimane e scambia intorno a $1.275, che rimane comunque un livello elevato, se paragonato ai prezzi dell’oro visti dall’inizio dell’anno.
Il contratto Future Oro ha iniziato l’anno sotto la soglia dei $1.200.
Il ritorno sul metallo prezioso rimane comunque ancora molto interessante, ben oltre il 6%.
I mercati ora sono meno attenti ai potenziali rischi geopolitici fra gli USA e la Corea del Nord.
Sono tornate in primo piano le banche centrali e la previsione di un ulteriore restringimento potrebbe esercitare pressioni ribassiste sul metallo giallo.
La forza dei mercati azionari (soprattutto quello statunitense) ha spinto al rialzo il dollaro, cosa che generato un po’ di debolezza per l’oro.
A nostro avviso, i mercati sono decisamente troppo ottimisti sulla capacità delle banche centrali di restringere le loro politiche monetarie.
I debiti sono troppo ingenti e aumentare il costo dell’indebitamento creerebbe forti turbolenze sui mercati.
Continuiamo a credere che probabilmente le banche centrali lasceranno correre l’inflazione per tentare di eliminare il debito.
Ciò porterà sicuramente a un apprezzamento dell’oro nel medio termine.
Manteniamo il nostro giudizio rialzista sull’oro e ricarichiamo i lunghi, dal momento che a breve dovremmo toccare nuovi massimi.