2025: l'anno in cui le criptovalute diventeranno mainstream

Pubblicato 19.03.2025, 09:47

A cura di Dovile Silenskyte

Le criptovalute non sono più un esperimento di nicchia, ma stanno riscrivendo le regole della finanza. Il 2025 è l'anno in cui l'adozione istituzionale, i cambiamenti macroeconomici e la chiarezza normativa portano gli asset digitali al centro della finanza globale.

L'adozione istituzionale del bitcoin: ridefinire i portafogli multi-asset

Il 2024 è stato l'anno della svolta del Bitcoin, che ha registrato una crescita significativa sia in termini di adozione che di istituzionalizzazione. Lo slancio, acquisito inizialmente con la quotazione degli ETP (exchange-traded product) fisici su bitcoin negli Stati Uniti, ha portato il suo prezzo a raggiungere il massimo storico di oltre 100.000 dollari[1] nel mese di dicembre.

Alla fine dell'anno, la capitalizzazione di mercato globale degli asset investibili quotati in borsa ammontava a oltre 200.000 miliardi di dollari[2]. Con una capitalizzazione di mercato combinata superiore ai 3.000 miliardi di dollari[3], le criptovalute rappresentavano circa l'1,5%[4] del portafoglio di mercato globale. Questo significa che, in termini di capitalizzazione di mercato, l'asset class si colloca accanto a categorie consolidate come le obbligazioni ad alto rendimento, le obbligazioni indicizzate all'inflazione e le azioni small cap dei mercati emergenti.

Gli ETP su bitcoin hanno visto un interesse sempre più ampio da parte degli investitori istituzionali, che hanno riconosciuto il potenziale della criptovaluta come asset volatile ma non correlato, in grado di migliorare i profili di rischio-rendimento dei loro portafogli multi-asset. Nel 2024, gli afflussi netti negli ETP fisici su bitcoin hanno superato i 34 miliardi di dollari[5] a livello globale, a testimonianza della crescente fiducia nei confronti dell'asset class. Inoltre, molti investitori istituzionali si sono resi conto che scegliere di non allocare al bitcoin significa decidere attivamente di sottoponderarlo, seguendo una solida tesi d'investimento che giustifichi una tale operazione.

Le tendenze emerse nel 2024 dovrebbero accelerare ed evolversi nel corso del 2025. È probabile che l'istituzionalizzazione del bitcoin si intensifichi con la maggiore accettazione da parte dei gestori di portafoglio tradizionali. Inoltre, gli investitori istituzionali potrebbero migliorare le proprie strategie multi-asset per incorporare meglio il bitcoin nei loro portafogli. Ci aspettiamo che un'allocazione neutrale al bitcoin, pari approssimativamente all'1,5%, diventi lo standard ampiamente accettato, mentre la scelta di sottoponderarlo o escluderlo verrà considerata sempre più spesso inadeguata.

Figura 1: Bitcoin in un portafoglio multi-asset

Gli sviluppi del 2024 hanno gettato solide basi, che potrebbero rendere il bitcoin un asset “mainstream”. Nel 2025, la criptovaluta ha i requisiti necessari per consolidare il suo status, attirando una base di investitori ancora più ampia. L'adozione continua e i contesti normativi potenzialmente più favorevoli dovrebbero inoltre consentirgli di mantenere o addirittura aumentare la sua quota nel portafoglio di mercato globale.

Bitcoin come asset macro: diventerà un asset di riserva?

Nel 2024, il bitcoin ha consolidato il suo status di asset macro, con un andamento del prezzo sempre più legato ai cambiamenti geopolitici e macroeconomici. In un contesto caratterizzato da un'inflazione persistente e crescenti tensioni globali, la sua offerta fissa e la sua natura decentralizzata lo hanno reso un'alternativa ancora più interessante nel più ampio panorama degli investimenti.

Appare ormai evidente che il bitcoin funge tanto da benchmark nell'ecosistema delle criptovalute, quanto da barometro del sentiment di propensione al rischio. La sua natura deflazionistica e decentralizzata lo distingue dagli asset tradizionali, rendendolo un veicolo di crescita alternativo unico nel suo genere nell'attuale contesto macroeconomico in evoluzione.

Questo status è ulteriormente rafforzato dalla proposta degli Stati Uniti di riconoscere il bitcoin come “riserva strategica”. Le tempistiche sono significative: gli Stati Uniti devono far fronte a costi di finanziamento elevati, a un deficit di bilancio in espansione e alle politiche “America first” del Presidente Trump, che secondo il Congressional Budget Office potrebbero far arrivare il debito federale al 160% del PIL entro il 2050. Il mix di tagli fiscali e dazi potrebbe far crescere ulteriormente l'inflazione, una preoccupazione che già incide sui mercati obbligazionari, in cui il rendimento a 30 anni a gennaio 2025 è arrivato quasi al 5%.

Figura 2: Rendimento dei titoli di Stato USA a 30 anni

Chiarezza normativa negli Stati Uniti: acceleratore per l'innovazione

L'elezione di Donald Trump in qualità di primo presidente favorevole alle criptovalute, con il controllo repubblicano del Senato e della Camera dei rappresentanti, preannuncia un momento decisivo per gli asset digitali. Con i politici sempre più orientati verso una legislazione favorevole all'innovazione, l'accettazione delle blockchain sta accelerando in tutto lo spettro. Secondo “Stand With Crypto”, un numero sempre maggiore di politici è favorevole alle iniziative blockchain, segnando un cambiamento decisivo del sentiment.

Figura 3: Seggi a favore delle criptovalute al Senato e alla Camera dei rappresentanti negli USAFonte: Stand With Crypto and Coinbase (NASDAQ:COIN), novembre 2024.

Il panorama degli investimenti in criptovalute continua a evolversi. Mentre gli ETP su bitcoin ed Ethereum dominano, le recenti presentazioni di ETP su XRP e Solana negli Stati Uniti testimoniano un'espansione del mercato più ampia. Le funzionalità di staking migliorate per gli ETP su Ethereum potrebbero attrarre ulteriormente sia gli investitori retail che quelli istituzionali, aumentando la partecipazione al mercato statunitense.

Il 2025 potrebbe segnare un punto di svolta, con la massima convergenza tra asset digitali, blockchain e finanza tradizionale, aprendo una nuova era di innovazione ed efficienza finanziaria. Occorre sottolineare alcuni elementi:

  • le stablecoin stanno rapidamente diventando la spina dorsale digitale del sistema finanziario, fondendo l'affidabilità delle valute fiat con la velocità, la trasparenza e l'efficienza delle blockchain. Ethereum rimane l’epicentro, ospitando leader del mercato come Tether (USDT) e USD Coin (USDC), che elaborano miliardi nell’ambito di transazioni giornaliere. Con l'accelerazione dell'adozione, le stablecoin sono destinate a espandere la loro impronta nella finanza globale nel 2025.
  • La tokenizzazione sta ridefinendo la proprietà. Dagli immobili alle materie prime, dalle azioni alle opere d'arte, la tokenizzazione degli asset sta abbattendo le barriere tradizionali, liberando liquidità e democratizzando l'accesso. Nel 2025, la portata degli asset tokenizzati è destinata a esplodere, consentendo agli investitori di detenere frazioni di asset un tempo riservati a istituzioni e miliardari.

Fondamentalmente, le stablecoin e la tokenizzazione non sono in concorrenza con le criptovalute, ma stanno potenziando l'utilità delle blockchain nel mondo reale. Le stablecoin forniscono liquidità essenziale, mentre la tokenizzazione estende la portata delle blockchain al private equity, al venture capital e al settore immobiliare.

Conclusione: abbracciare la nuova era

All'inizio del 2025, le criptovalute, le stablecoin e gli asset tokenizzati non sono più scommesse puramente speculative, diventando invece fondamentali per il sistema finanziario globale. Questo cambiamento è guidato da una crescente chiarezza normativa, da rapidi progressi tecnologici e da un sempre maggiore riconoscimento della loro utilità nel mondo reale.

Non si tratta solo di un'evoluzione, ma di una rivoluzione finanziaria. Le criptovalute non sono più un'asset class marginale, ma un pilastro della finanza moderna, che ridefinisce il modo in cui creiamo, conserviamo e trasferiamo valore. Per chi è pronto ad agire, il 2025 non rappresenta solo un'opportunità per osservare il corso della storia, ma anche per plasmarlo. Il futuro della finanza è qui ed è digitale.

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Note:
[1] Artemis Terminal, 31 dicembre 2024.
[2] Bloomberg, WisdomTree, 31 dicembre 2024.
[3] Artemis Terminal, 31 dicembre 2024.
[4] WisdomTree, 31 dicembre 2024.
[5] Bloomberg, WisdomTree, 31 dicembre 2024.

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