Questo articolo è stato scritto in esclusiva per Investing.com
Senza alcun dubbio, la maggiore preoccupazione per gli operatori dei mercati in questo momento è l’allarmante avanzata del coronavirus negli USA, che non sembra arrestarsi, mentre sale il numero dei contagi nel resto del mondo. Giovedì sono stati confermati 37,000 nuova casi negli USA, un nuovo record dopo quello di aprile. C’è il rischio che potremmo vedere ancora più casi nel weekend, e questo vorrebbe dire che diversi stati potrebbero cambiare i piani di riapertura. Il risultato sarebbe quello di un maggiore danno economico ed un ulteriore colpo alle speranze per la ripresa.
Considerando questo rischio, ci si chiede se i mercati azionari USA saranno in grado di aumentare i guadagni segnati giovedì, con un rally dell’ultima ora che ha salvato la giornata e ha fatto chiudere gli indici in territorio positivo. I future degli indici sono riscesi nelle prime ore di venerdì, per poi rimbalzare al momento della scrittura – rimostrando la price action che abbiamo visto tutta la settimana.
I timori sull’epidemia negli USA sono passati in secondo piano dopo il supporto delle banche centrali. Tuttavia, visto che i mercati si sono staccati dai minimi di marzo, è logico pensare che l’impatto dello stimolo probabilmente ora è considerato. Dunque, se dovessimo assistere ad ulteriori bruschi aumenti dei contagi, l’equilibrio potrebbe vacillare e portare ad una correzione degli indici.
Da un punto di vista tecnico, i future dell’S&P 500 mostrati nel grafico sopra, insieme agli altri principali indici globali, sono in difficoltà dalla seconda settimana di giugno. L’indice ha toccato la resistenza intorno all’area di 3210/15, precedentemente un livello di supporto prima del lockdown ed abbiamo assistito ad un forte sell-off, prima che l’indice rimbalzasse qualche giorno dopo, al raggiungimento di un supporto intorno alla media mobile di 200 giorni. Da allora, la price action è stata molto frastagliata.
Finora il trend rialzista sembra intatto, nonostante i recenti problemi, con l’indice che si mantiene sopra la media mobile su 200 giorni e su una linea rialzista.
Tuttavia, vale la pena osservare l’S&P più da vicino, in quanto un superamento al di sotto del minimo di giovedì di 3005 potrebbe indicare l’inizio di un trend ribassista a breve termine. Se questo dovesse succedere, potremmo assistere ad un brusco calo nei prossimi giorni. Al contrario, se l’indice dovesse riuscire a superare la resistenza nella porzione ombreggiata del chart intorno a 3080-3130, dove converge anche un trend ribassista a breve termine, allora potrebbero preparasi dei nuovi acquisti tecnici nella settimana a venire.