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5 report di compagnie a mega-capitalizzazione che decideranno le sorti dei mercati

Pubblicato 15.07.2020, 15:29
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

La stagione degli utili del secondo trimestre a Wall Street entrerà nel vivo nelle prossime settimane, con gli investitori che si preparano alla peggiore stagione in oltre dieci anni per l’impatto dell’attuale crisi del coronavirus.

I settori più colpiti dovrebbero essere quello energetico, con un crollo del 154%, seguito da quello dei beni voluttuari, che dovrebbe vedere un tonfo del 114%. Invece gli utili delle compagnie tech dovrebbero scendere di solo l’8%.

In uno sviluppo senza precedenti, solo cinque compagnie (Apple, Microsoft, Amazon.com, Alphabet e Facebook) ora sono responsabili di oltre il 20% della capitalizzazione di mercato totale dell’indice S&P 500. E questo fa salire il rischio per il mercato generale, in quanto aumenta l’importanza della performance degli utili di un piccolo gruppo di compagnie.

Nel complesso, il 74% dei gestori di fondi globali sono long sui titoli tech, rendendolo lo scambio più affollato nella storia pluridecennale dell’indagine Bank of America Merrill Fund Manager.

Top 5 Companies % Of Market Cap

% di capitalizzazione di mercato delle prime 5 compagnie

Il risultato: gli utili delle cinque compagnie seguenti potrebbero decidere le sorti dell’attuale rally del mercato.

1. Microsoft pubblicherà gli utili il 22 luglio dopo la chiusura dei mercati

  • Stima crescita EPS 2° trim. +1,4% su base annua 
  • Stima crescita ricavi 2° trim.: +8% su base annua 

Microsoft (NASDAQ:MSFT)  ha prosperato durante la crisi del coronavirus, schizzando del 51% sugli ultimi quattro mesi, battendo facilmente il rialzo dell’indice S&P del 38% nello stesso periodo. Il titolo, che ha segnato il massimo storico di 216,35 dollari il 9 luglio, si è attestato a circa 208,35 dollari ieri. Con una capitalizzazione di mercato di 1,58 mila miliardi di dollari, Microsoft è la seconda compagnia con più valore al mondo.

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Il colosso del tech con sede a Redmond, Washington, ha visto un’impennata della domanda per i suoi servizi basati su cloud in quanto sempre più aziende hanno speso fortemente per aggiornare i propri servizi online in risposta alla pandemia di coronavirus ed al conseguente cambiamento delle abitudini dei consumatori che si sono allontanati dai negozi tradizionali.

MSFT Daily

Grafico giornaliero MSFT

Microsoft pubblicherà i risultati del suo quarto trimestre fiscale dopo la campanella di chiusura mercoledì 22 luglio. Le stime indicano che il colosso dei software registrerà utili per azione di 1,39 dollari, più degli 1,37 dollari dello stesso periodo dell’anno scorso. I ricavi dovrebbero totalizzare 36,42 miliardi di dollari, con un balzo dell’8% dai 33,72 miliardi dello stesso periodo di un anno fa.

Un altro indicatore chiave su cui si concentreranno gli investitori sarà la crescita del suo segmento Intelligent Cloud, che comprende Azure, GitHub, SQL Server, Windows Server ed altri servizi per le aziende. Le entrate da cloud commerciale sono balzate del 39% su base annua a 13,3 miliardi nell’ultimo trimestre, mentre i ricavi dai servizi Azure hanno visto un’impennata del 59%.

2. Amazon pubblicherà gli utili il 23 luglio dopo la chiusura dei mercati

  • Stima crescita EPS 2° trim. -73,7% su base annua
  • Stima crescita ricavi 2° trim.: +27,4% su base annua 

Amazon.com (NASDAQ:AMZN) ha sopportato l’attuale volatilità del mercato azionario innescata dal coronavirus molto meglio del mercato generale, con un’impennata di quasi il 65% da fine marzo. Il titolo, che ha segnato il massimo storico di 3.344 dollari lunedì, ha chiuso a 3.084,00 dollari ieri sera. Con una valutazione da 1,51 mila miliardi di dollari, Amazon è la terza compagnia con più valore quotata sulla borsa USA.

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La compagnia con sede a Seattle, Washington, è stata forse uno dei maggiori vincitori di alto profilo nella crisi del coronavirus, beneficiando dell’aumento dello shopping online durante la pandemia.

AMZN Daily

Grafico giornaliero AMZN

Il prossimo report sugli utili di Amazon sarà pubblicato dopo la chiusura dei mercati giovedì 23 luglio. Le previsioni indicano ricavi del secondo trimestre di 80,8 miliardi di dollari, con un conseguente tasso di crescita su base annua del 27,4%, rispecchiando la forza sia dell’e-commerce che del cloud computing. Tuttavia, gli utili dovrebbero crollare di quasi il 74% dallo stesso periodo dell’anno scorso a 1,37 dollari ad azione, per via delle forti spese per le misure di sicurezza dei dipendenti durante la pandemia e per gli aggiornamenti della logistica delle consegne.

Oltre ad EPS e ricavi, gli investitori si concentreranno anche sulla fiorente divisione di cloud computing della compagnia, per capire se possa mantenere il suo torrido tasso di espansione. I ricavi di Amazon Web Services sono schizzati a 10,22 miliardi di dollari nel primo trimestre dell’anno, il primo in cui hanno superato il livello di 10 miliardi.

3. Facebook pubblicherà gli utili il 29 luglio dopo la chiusura dei mercati

  • Stima crescita EPS 2° trim. +50,5% su base annua
  • Stima crescita ricavi 2° trim.: +1,3% su base annua 

Un’altra compagnia tech a mega capitalizzazione che ha prosperato per tutta la crisi del coronavirus è Facebook (NASDAQ:FB), il cui titolo è schizzato di circa il 60% negli ultimi quattro mesi. Lunedì ha registrato il massimo storico di 250,05 dollari e ieri ha chiuso a 239,73 dollari. Ai livelli attuali, Facebook è valutata 681 miliardi di dollari, il che la rende la più piccola delle cinque compagnie tech e l’unica con una capitalizzazione di mercato inferiore ai mille miliardi di dollari.

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FB Daily

Grafico giornaliero FB

Il colosso dei social con sede a Menlo Park, California, è ampiamente considerato uno dei maggiori vincitori della crisi del COVID-19, in quanto le misure governative sullo stare a casa e sul distanziamento sociale lo hanno reso ancora più importante per restare in contatto con famiglia e amici in modo virtuale.

Non sorprende che tutte e tre le sue piattaforme, che oltre a Facebook comprendono Instagram e WhatsApp, abbiano un pubblico sempre maggiore, con il social network che ora conta 2,6 miliardi di membri.

Facebook, che si trova nel bel mezzo di un boicottaggio globale da parte di 1.000 inserzionisti per la gestione dei messaggi di odio e della disinformazione, pubblicherà il prossimo report sugli utili dopo la chiusura dei mercati mercoledì 29 luglio. Secondo le previsioni, gli utili per azione del secondo trimestre schizzeranno di oltre il 50% dallo stesso periodo di un anno fa a 1,37 dollari, mentre i ricavi dovrebbero salire a 17,1 miliardi di dollari dai 16,89 miliardi dello scorso anno.

Oltre ai dati sul bilancio, gli investitori attendono di saperne di più sul tipo di impatto che il boicottaggio avrà sulle entrate pubblicitarie per il resto del 2020 ed oltre.

4. Apple pubblicherà gli utili il 30 luglio dopo la chiusura dei mercati

  • Stima crescita EPS 2° trim. -7,8% su base annua 
  • Stima crescita ricavi 2° trim.: -5,3% su base annua 

Tutti coloro che seguono il mercato azionario probabilmente sanno bene che le azioni di Apple (NASDAQ:AAPL) stanno andando alla grande negli ultimi mesi. Il conglomerato del tech e dei prodotti di consumo ha visto il suo titolo andare alle stelle con circa +70% da fine marzo, anche quando il mercato generale subiva intense ondate di volatilità.

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Il titolo, che ha segnato il massimo storico di 399,82 dollari lunedì, ha chiuso a 388,23 dollari ieri. Ha una capitalizzazione di mercato di 1,68 mila miliardi di dollari, che la rende la compagnia con più valore scambiata sulla borsa statunitense.

APPL Daily

Grafico giornaliero APPL

Il gigante del tech con sede a Cupertino, California pubblicherà il prossimo report sugli utili dopo la chiusura dei mercati giovedì 30 luglio. Le previsioni sono di utili per azione di 2,01 dollari per il terzo trimestre fiscale, con un crollo di circa l’8% dai 2,18 dollari ad azione di un anno fa.

I ricavi dovrebbero crollare di circa il 5,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso a 50,92 miliardi di dollari, con le vendite che probabilmente saranno state fortemente colpite dalle chiusure dei negozi e dalle serrate economiche nella maggior parte degli USA e in Europa.

Sebbene Apple non riporti più le vendite unitarie individuali delle sue linee di prodotti, molti saranno impazienti di capire se la compagnia fornirà i dettagli sull’impatto iniziale dell’iPhone SE, che era stato annunciato a metà aprile. Eventuali aggiornamenti sulla crescita del suo segmento indossabile, che comprende AirPod ed Apple Watch, saranno seguiti con attenzione.

5. Google pubblicherà gli utili il 30 luglio dopo la chiusura dei mercati

  • Stima crescita EPS 2° trim. -44,4% su base annua 
  • Stima crescita ricavi 2° trim.: -4,7% su base annua 

La compagnia madre di Google, Alphabet  (NASDAQ:GOOGL), ha tratto vantaggio sin dai primi giorni della pandemia di coronavirus, soprattutto grazie al balzo della domanda dei suoi servizi cloud. Tuttavia, i timori per la riduzione delle spese inserzionistiche hanno limitato i guadagni del colosso delle ricerche.

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Chiaramente, il titolo di Google, che ha segnato il massimo storico di 1.576,16 dollari lunedì ed ha chiuso a 1.520,86 dollari ieri sera, è rimasto indietro rispetto a quelli degli altri quattro nomi di cui abbiamo parlato, salendo di “solo” il 42% negli ultimi quattro mesi. Ha una capitalizzazione di mercato di 1,04 mila miliardi di dollari, che la rende la quarta compagnia con più valore scambiata sulla borsa statunitense.

GOOGL Daily

Grafico giornaliero GOOGL

Google dovrebbe riportare i risultati finanziari del secondo trimestre dopo la chiusura dei mercati USA giovedì 30 luglio. Le previsioni sono di utili per azione di 7,90 dollari, in netto ribasso rispetto agli EPS di 14,21 dollari di un anno fa. I ricavi dovrebbero ammontare a 37,11 miliardi di dollari, in calo rispetto alle vendite di 38,94 miliardi dello stesso trimestre dell’anno scorso.

La principale domanda che si pongono gli investitori è quanto duramente la crisi del coronavirus e le serrate economiche abbiano colpito le entrate pubblicitarie della compagnia. I ricavi pubblicitari di Google erano saliti a 33,76 miliardi di dollari nel trimestre precedente, rappresentando l’82% delle entrate trimestrali totali della compagnia.

Un segmento che dovrebbe essere destinato ad una fiorente crescita, tuttavia, è la piattaforma Google Cloud di Alphabet, che ha visto le vendite schizzare alle stelle del 52% nell’ultimo trimestre a 2,78 miliardi di dollari.

 

Ultimi commenti

Visto che tutti concordano nell’aspettarsi, ovviamente, degli utili Inferiori a quelli dell’anno prima, il solo fatto che le azioni quotino a dei prezzi superiori di molti punti percentuali fa intendere come siamo di fatto in una bolla finanziaria. Il via al giusto ridimensionamento, (crollo), lo daranno le trimestrali e i fondi che vorranno portare a casa i guadagni. È solo questione di tempo. Tutti aspettano il primo che accende la miccia per seguirlo a ruota!
Bell'articolo. Faccio pero' fatica a capire come si possq perdere più del 100% (tonfo del 154%) salvo che di tratti di derivati.
Concordo, gruppo FAANG nel mercato e’ la Bibbia..
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