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9 ETF per esposizione al settore energetico, finanziario e sanitario

Pubblicato 28.12.2021, 11:08
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

1. Energia

L’Energy Select Sector SPDR® Fund (NYSE:XLE) investe su aziende di greggio e gas e su società che operano nei settori delle attrezzature e dei servizi energetici.

XLE Weekly Chart

XLE possiede le azioni di 21 società e segue l’indice Energy Select Sector Index. Il fondo è stato lanciato nel dicembre 1998. Al momento gestisce oltre 25,6 miliardi di dollari di asset.

I colossi petroliferi Exxon Mobil (NYSE:XOM) e Chevron (NYSE:CVX) compongono quasi il 45% dell’ETF. Ciò significa che delle forti oscillazioni dei titoli di questi due nomi influiscono significativamente su XLE. Altri nomi di rilievo sono EOG Resources (NYSE:EOG), ConocoPhillips (NYSE:COP), Schlumberger (NYSE:SLB), Pioneer Natural Resources (NYSE:PXD) e Phillips 66 (NYSE:PSX).

XLE, che ha registrato un massimo storico, continua a segnare un rialzo di oltre il 44,5% nel 2021. Inoltre, il prezzo attuale di 56,10 dollari alla chiusura di ieri supporta un rendimento del dividendo del 5,11%. I rapporti P/E e P/B si attestano rispettivamente a 14,18x e 1,85x. Gli investitori a lungo termine potrebbero pensare di investire a questo livello.

Altri due ETF interessanti in questo settore sono Vanguard Energy Index Fund ETF Shares (NYSE:VDE) e Fidelity® MSCI Energy Index ETF (NYSE:FENY).

2. Finanza

Nel 2022, Wall Street si aspetta due o tre aumenti dei tassi da parte della Federal Reserve. Queste aspettative hanno portato al centro della scena il settore finanziario, in quanto queste società di solito sono avvantaggiate dai margini di profitto maggiori con l’aumento dei tassi, che portano a robusti ritorni del prezzo delle azioni.

Il Financial Select Sector SPDR® Fund (NYSE:XLF) offre esposizione ad un gruppo diversificato di aziende di servizi finanziari, come banche, assicurazioni, REIT, asset manager e broker.

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XLF Weekly Chart

XLF possiede le azioni di 67 società e segue l’indice Financial Select Sector Index. Il fondo ha cominciato gli scambi nel dicembre 1998 e gli asset netti ammontano a 43,4 miliardi di dollari.

Tra i nomi principali troviamo Berkshire Hathaway (NYSE:BRKa), JPMorgan Chase (NYSE:JPM), Wells Fargo (NYSE:WFC), Bank of America (NYSE:BAC), Morgan Stanley (NYSE:MS), Goldman Sachs (NYSE:GS), e BlackRock (NYSE:BLK). Circa il 55% del fondo si concentra sui primi 10 nomi.

Finora quest’anno, il fondo è salito di circa il 3,15% ed ha registrato un massimo storico a fine ottobre. Al prezzo di chiusura di ieri di 39,22 dollari, l’ETF offre un rendimento del dividendo dell’1,9%. I rapporti P/E e P/B si attestano rispettivamente a 13,47x e 1,67x. Nonostante i forti ritorni del 2021, siamo ancora rialzisti su molti dei nomi del fondo.

Altri ETF del settore sono il Vanguard Financials Index Fund ETF Shares (NYSE:VFH) e l’iShares U.S. Financials ETF (NYSE:IYF).

3. Sanità

Quest’anno è cominciato con delle buone notizie su numerosi vaccini per il COVID che hanno aiutato le economie globali a tornare alla normalità. Di conseguenza, gli investitori hanno cominciato ad interessarsi ai cosiddetti “trade di apertura”, titoli value che erano stati abbandonati per via dei lockdown per la pandemia. I titoli sanitari non facevano parte di questo scenario. Tuttavia, l’aumento del numero di casi di coronavirus per via della variante Omicron nelle ultime settimane ha ancora una volta acceso i riflettori sul settore sanitario.

L’industria sanitaria statunitense è la più grande del mondo. L’Health Care Select Sector SPDR® Fund (NYSE:XLV), uno degli ETF più vecchi di questo segmento, investe su società biofarmaceutiche e biologiche, nonché su compagnie che producono o distribuiscono forniture ed attrezzature sanitarie. Dal suo lancio nel dicembre 1998, gli asset gestiti hanno raggiunto i 35,4 miliardi di dollari.

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XLV Weekly Chart

XLV possiede le azioni di 64 società e segue l’indice Health Care Select Sector Index. In termini di sotto-settori, troviamo il settore farmaceutico, che rappresenta il 27,89% del fondo, attrezzature e forniture sanitarie (22,43%), fornitori sanitari e servizi (20,78%), strumenti e servizi biologici (14,95%) ed altri.

Quasi il 55% degli asset del fondo si concentra sui primi 10 nomi, come UnitedHealth (NYSE:UNH), Johnson & Johnson (NYSE:JNJ), Pfizer (NYSE:PFE), Thermo Fisher Scientific (NYSE:TMO), Abbott Laboratories (NYSE:ABT), AbbVie (NYSE:ABBV), e Merck (NYSE:MRK).

Dall’inizio dell’anno, l’ETF ha registrato ritorni di oltre il 22,8% ed ha toccato un massimo storico negli ultimi giorni. Al momento, il prezzo di 140,77 dollari alla chiusura di ieri supporta un rendimento del dividendo dell’1,53%. I rapporti P/E e P/B si attestano rispettivamente a 18,30x e 5,30x. Considerato il recente rialzo del prezzo, i lettori interessati potrebbero aspettare un calo verso i 130 dollari.

Altri due fondi del settore sono Vanguard Health Care Index Fund ETF Shares (NYSE:VHT) ed iShares Biotechnology ETF (NASDAQ:IBB).

 

Nota dell’editore: Non tutti gli asset descritti sono necessariamente disponibili su tutti i mercati regionali. Consultate un broker accreditato o un consulente finanziario per trovare strumenti simili che possano essere adeguati alle vostre esigenze. Questo articolo è a solo scopo informativo. È opportuno condurre una due diligence prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

Ultimi commenti

complimenti una professionista molto seria
sei veramente molto onesta nelle valutazioni e nei consigli
A cosa serve tradurre questi articoli in italiano, visto che si parla di ETF di diritto americano, dunque non armonizzati?
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