Secondo Bank of America (NYSE:BAC), 94 milioni di persone provenienti dai paesi in via di sviluppo sarebbero pronte ad acquistare asset digitali più stabili delle rispettive valute nazionali, svalutate dall'iperinflazione.
Nella foto abbiamo un estratto del report che descrive una situazione drammatica nei paesi in crisi monetaria, con l'inflazione che ogni anno riduce drasticamente il potere d'acquisto degli abitanti, distruggendo di fatto la classe media.
Dinamica in corso già da diversi anni anche nei paesi industrializzati, dove però il processo si dipana in modo più lento e intangibile.
Inoltre, se consideriamo anche i milioni di persone unbanked nel mondo, ossia senza un conto in banca e un accesso al sistema finanziario, il bacino di utenza ipotizzato da Bank of America potrebbe essere ancora maggiore.
In tale contesto, le riserve di BTC negli exchange del mercato crypto sono ai minimi annuali, come si evince dal grafico in basso fornito dalla piattaforma di analisi Cryptoquant, causando di conseguenza una contrazione dell'offerta in una fase di mercato dove la domanda potrebbe aumentare notevolmente.
Se nei mercati emergenti dovesse iniziare davvero la corsa all'oro digitale, i prossimi mesi saranno decisamente surriscaldati.