- Pubblicazione dei risultati del quarto trimestre 2019 domani, martedì 30 luglio, prima dell’apertura dei mercati
- Previsioni sulle entrate: 16,86 miliardi di dollari
- Previsioni utili per azione: 1,05 dollari
A giudicare dalla traiettoria del prezzo del titolo di Procter & Gamble (NYSE:PG), gli investitori si aspettano una performance straordinaria dal principale produttore al mondo di prodotti di consumo quando pubblicherà il report sugli utili del quarto trimestre domani.
Il titolo è schizzato di oltre il 40% negli ultimi 12 mesi, superando i rivali e l’indice di riferimento S&P 500. Chiudendo venerdì a 114,73 dollari, il titolo è scambiato al di sopra del prezzo obiettivo su 12 mesi stimato dagli analisti di 110 dollari, con il multiplo P/E di 27,54 vicino al massimo in cinque anni.
Quello che sta alimentando queste aspettative è la forte crescita delle vendite della compagnia ed il successo della sua strategia di inversione di rotta. Ad aprile, il produttore del detersivo Dash e dei rasoi Gillette ha riportato la crescita delle vendite trimestrali più forte in otto anni, grazie all’aumento dei prezzi ed alla crescita sui mercati in via di sviluppo.
Aumento dello slancio
Sotto la guida dell’amministratore delegato David Taylor, la compagnia di Cincinnati ha ridotto la sua gamma di marchi da 175 a 65, focalizzandosi sulle 10 categorie di prodotti in cui i margini sono più alti. Nel corso di tale processo, la compagnia ha eliminato anche 34.000 posti di lavoro tramite una serie di acquisti e rilevazioni di marchi, nonché di chiusure di impianti, riducendo i costi di oltre 10 miliardi di dollari.
Il risultato di questi sforzi è stato incoraggiante per gli investitori: nel terzo trimestre, le vendite organiche, un indicatore molto seguito, che non tiene conto dei movimenti delle valute, delle acquisizioni e delle cessioni, sono salite del 5%. È stato il terzo trimestre consecutivo di solidi aumenti delle vendite per P&G. La compagnia ha attribuito 2 punti percentuali del guadagno generale agli aumenti dei prezzi ed altri 2 punti percentuali all’aumento dei volumi delle spedizioni rispetto ad un anno fa.
P&G sarà in grado di sostenere questo slancio in futuro? Riteniamo che ci siano buone possibilità, considerata l’ottima risposta della compagnia alla diminuzione della fedeltà dei consumatori al marchio. Ad esempio, la divisione di prodotti di bellezza di P&G sta andando bene, incoraggiata dalla linea SK-II per la cura della pelle. Le vendite organiche di prodotti di bellezza sono rimbalzate del 9% nel terzo trimestre, oltre ai rialzi nelle divisioni legate alla salute, alle stoffe ed ai prodotti per la casa.
L’altro motivo per essere ottimisti sulle prospettive per il prossimo anno fiscale di P&G è che i consumatori sono intenzionati a pagare di più per i prodotti della compagnia. P&G ha cominciato ad adottare dei graduali aumenti dei prezzi l’estate scorsa, dopo non essere riuscita a rivitalizzare la crescita facendo l’opposto. Il cambiamento della strategia di prezzo sarà completato entro febbraio e potrebbe spingere i prezzi tra il 4% ed il 10% su prodotti come quelli dei marchi Pampers, Bounty, Charmin e Puffs.
Morale della favola
Il titolo di P&G resta la nostra scelta preferita per gli investitori alla ricerca di entrate. È una delle compagnie che paga i dividendi più alti negli Stati Uniti, con una storia difficile da replicare. Il produttore del detersivo per piatti Fairy e dei pannolini Pampers alza i dividendi da 62 anni di fila. Ora che la crescita è tornata in carreggiata, gli investitori dovrebbero aspettarsi degli aumenti dei dividendi più sostanziosi e riteniamo che ci siano pochi motivi per abbandonare questa potenza dei prodotti di consumo.