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Altro lunedì, altro vaccino... Ma cala l'entusiasmo

Pubblicato 23.11.2020, 11:58
Aggiornato 09.07.2023, 12:32

La corsa al vaccino prosegue. AstraZeneca PLC (LON:AZN) è stato l'ultimo produttore di farmaci ad annunciare i risultati della sperimentazione in fase avanzata e anche se il tasso di efficacia è solamente del 70% - molto inferiore a quello di Pfizer (NYSE:PFE) o Moderna - la notizia ha comunque iniettato un'altra dose di ottimismo nei mercati globali. La logica sembra essere che più vaccini avremo a disposizione meglio sarà per l'economia globale, anche se non tutti saranno completamente efficienti.

Ciò che colpisce è che l'effetto positivo, ad ogni notizia di questo tenore, è sempre inferiore al precedente. E' il terzo lunedì consecutivo in cui giungono notizie incoraggianti e ogni volta l'impatto sulle azioni e su altre attività legate al rischio è ridotto.

Quel che è peggio è la spinta iniziale in genere svanisce entro il giorno successivo, probabilmente perché le restrizioni imposte in Europa e negli USA rischiano di avere un impatto economico notevole. Un vaccino è un'ottima notizia, su questo non c'è dubbio, ma l'economia globale deve prima attraversare il lungo inverno.

Questa battaglia tra l'ottimismo per i vaccini e l'attuale realtà dei lockdown rimarrà probabilmente il tema dominante ancora per un po'. La domanda che ci dobbiamo porre è se tutte le "buone notizie" siano state già scontate, lasciando i mercati vulnerabili a qualsiasi notizia negativa nell'incedere della stagione.

In questo senso, gran parte dei movimenti a venire potrebbero dipendere dalla Fed qualora dovesse lanciare segnali verso un incremento del QE a dicembre. Con le politiche fiscali bloccate probabilmente potrebbe essere l'unica soluzione per avere un po' di linfa vitale.

La vera sovraperformance odierna arriva, per il momento, dal mercato del forex dove la sterlina britannica brinda alla speranza che un accordo sulla Brexit sia finalmente a portata di mano. Non ci sono stati nuovi colloqui, anche se gli ultimi aggiornamenti dicono che il 95% del trattato è stato completato (pur con lacune sulle classiche questioni delle regole di concorrenza, della pesca e della sorveglianza dell'accordo).

Nulla è concordato fino a quando tutto non viene firmato un qualcosa, ma il movimento dei prezzi suggerisce che gli investitori stanno diventando più fiduciosi. Tra l'altro pare che il tasso d'infezione stia calando anche in Gran Bretagna e ciò potrebbe portare, tra non molto, all'allentamento delle restrizioni.

Per quanto riguarda il calendario economico odierno segnaliamo i PMI Markit statunitensi, oltre ad alcune dichiarazioni di Schnabel della BCE (ore 14:10) e di Daly della Fed (ore 19:00).

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