Stellantis a -70% dai massimi: ecco cosa devi sapere
Advanced Micro Devices ha presentato i nuovi chip Instinct MI400, progettati per competere con le soluzioni AI di Nvidia. Nonostante il sostegno di OpenAI e un posizionamento aggressivo sul prezzo, il mercato resta scettico: il titolo AMD (NASDAQ:AMD) scende, mentre Nvidia sale. AMD punta sull’innovazione e sulla voglia dei big tech di affrancarsi dal monopolio Nvidia
Migliaia di chip collegati in un’unica struttura: un motore computazionale
Advanced Micro Devices (AMD) ha annunciato giovedì 12 giugno, durante un evento a San Jose, il lancio della nuova generazione di chip per intelligenza artificiale, la serie Instinct MI400, che sarà disponibile sul mercato nel 2025. L’obiettivo è dichiarato: sfidare la leadership quasi assoluta di Nvidia nei data center dedicati all’AI. Ma, come ha osservato Bloomberg, è una corsa in salita.
Nel corso della presentazione, la Ceo Lisa Su ha illustrato l’architettura “rack-scale” chiamata Helios, un sistema che permette di collegare migliaia di chip MI400 in un’unica struttura che si comporta come un singolo motore computazionale. “Per la prima volta abbiamo progettato ogni componente del rack come un sistema unificato”, ha dichiarato Su, aggiungendo che questo approccio è fondamentale per i grandi clienti dell’AI, come i fornitori di cloud e gli sviluppatori di modelli linguistici di grandi dimensioni.
Una delle sorprese dell’evento è stata la presenza sul palco del Ceo di OpenAI, Sam Altman, che ha confermato l’interesse per la nuova architettura: “Quando ho sentito le specifiche per la prima volta, ho pensato che fossero folli. Invece, sarà una cosa straordinaria”.
Nell’inferenza prestazioni superiori alle GPU di Nvidia
Le nuove soluzioni di AMD puntano su una combinazione di efficienza, scalabilità e apertura: i chip MI355X, già disponibili sul mercato, e i futuri MI400 offrono, secondo l’azienda, prestazioni superiori nei processi di “inferenza” rispetto ai rivali di Nvidia. Questo grazie a una maggiore disponibilità di memoria ad alta velocità, che consente di eseguire modelli più grandi su una singola GPU. AMD afferma che il MI355X è 35 volte più veloce del predecessore e fino al 40% più conveniente, in termini di performance per dollaro, rispetto alle soluzioni concorrenti.
Reazione fredda a Wall Street
Wall Street ha reagito con freddezza: le azioni AMD hanno perso il 2,2% dopo l’annuncio, andando a chiudere a 118,5 dollari. Le azioni Nvidia, invece, sono salite dell’1,5% a 145 dollari. Un segnale chiaro che gli investitori non vedono ancora AMD come una minaccia concreta al dominio di Nvidia, che oggi controlla oltre il 90% del mercato AI, secondo stime riportate dalla Cnbc.
Le differenze sono colossali: Nvidia dovrebbe chiudere l’esercizio in corso con un fatturato di circa 200 miliardi di dollari e un utile netto atteso di 101 miliardi, pari al 50% dei ricavi. La capitalizzazione ha raggiunto i 3.538 miliardi di dollari, con un rapporto prezzo/utili (P/E) di circa 35 volte. AMD, invece, punta a un fatturato annuo di 31,7 miliardi e a un utile di 3 miliardi. Eppure, la sua capitalizzazione di mercato, pari a 192 miliardi, implica un P/E atteso di ben 62 volte: più alta, quindi, di quella di Nvidia, nonostante margini e volumi molto inferiori.
Il sostegno di Meta, Microsoft (NASDAQ:MSFT), Oracle (NYSE:ORCL) e Tesla (NASDAQ:TSLA)
AMD ha dalla sua il fatto di essere l’unico vero concorrente nel campo dei chip AI, e questo le apre uno spazio potenzialmente immenso. Aziende come Meta, Microsoft, Oracle e Tesla hanno già cominciato a utilizzare i suoi chip, sia CPU che GPU, in cluster per l’intelligenza artificiale. Oracle, in particolare, prevede di offrire infrastrutture con oltre 131.000 chip MI355X.
Secondo AMD, il mercato globale dei chip per AI supererà i 500 miliardi di dollari entro il 2028. Se riuscisse anche solo a strappare qualche punto percentuale di quota a Nvidia, i benefici sarebbero enormi. Va detto, però, che Nvidia dispone di una potenza finanziaria senza paragoni per sostenere investimenti in ricerca e sviluppo, e di un ecosistema software proprietario (CUDA) che resta uno dei suoi punti di forza.
I grandi clienti di Nvidia stanno incoraggiando l’emergere di un’alternativa: non amano dipendere da un unico fornitore, soprattutto in un settore così strategico. AMD si dichiara “pronta alla sfida”, ma per impensierire davvero Nvidia servirà più del sostegno di OpenAI e un buon rapporto qualità/prezzo. Servirà tempo, perseveranza e una capacità d’innovazione costante.
Migliaia di chip collegati in un’unica struttura: un motore computazionale
Advanced Micro Devices (AMD) ha annunciato giovedì 12 giugno, durante un evento a San Jose, il lancio della nuova generazione di chip per intelligenza artificiale, la serie Instinct MI400, che sarà disponibile sul mercato nel 2025. L’obiettivo è dichiarato: sfidare la leadership quasi assoluta di Nvidia nei data center dedicati all’AI. Ma, come ha osservato Bloomberg, è una corsa in salita.
Nel corso della presentazione, la Ceo Lisa Su ha illustrato l’architettura “rack-scale” chiamata Helios, un sistema che permette di collegare migliaia di chip MI400 in un’unica struttura che si comporta come un singolo motore computazionale. “Per la prima volta abbiamo progettato ogni componente del rack come un sistema unificato”, ha dichiarato Su, aggiungendo che questo approccio è fondamentale per i grandi clienti dell’AI, come i fornitori di cloud e gli sviluppatori di modelli linguistici di grandi dimensioni.
Una delle sorprese dell’evento è stata la presenza sul palco del Ceo di OpenAI, Sam Altman, che ha confermato l’interesse per la nuova architettura: “Quando ho sentito le specifiche per la prima volta, ho pensato che fossero folli. Invece, sarà una cosa straordinaria”.
Nell’inferenza prestazioni superiori alle GPU di Nvidia
Le nuove soluzioni di AMD puntano su una combinazione di efficienza, scalabilità e apertura: i chip MI355X, già disponibili sul mercato, e i futuri MI400 offrono, secondo l’azienda, prestazioni superiori nei processi di “inferenza” rispetto ai rivali di Nvidia. Questo grazie a una maggiore disponibilità di memoria ad alta velocità, che consente di eseguire modelli più grandi su una singola GPU. AMD afferma che il MI355X è 35 volte più veloce del predecessore e fino al 40% più conveniente, in termini di performance per dollaro, rispetto alle soluzioni concorrenti.
Reazione fredda a Wall Street
Wall Street ha reagito con freddezza: le azioni AMD hanno perso il 2,2% dopo l’annuncio, andando a chiudere a 118,5 dollari. Le azioni Nvidia, invece, sono salite dell’1,5% a 145 dollari. Un segnale chiaro che gli investitori non vedono ancora AMD come una minaccia concreta al dominio di Nvidia, che oggi controlla oltre il 90% del mercato AI, secondo stime riportate dalla Cnbc.
Le differenze sono colossali: Nvidia dovrebbe chiudere l’esercizio in corso con un fatturato di circa 200 miliardi di dollari e un utile netto atteso di 101 miliardi, pari al 50% dei ricavi. La capitalizzazione ha raggiunto i 3.538 miliardi di dollari, con un rapporto prezzo/utili (P/E) di circa 35 volte. AMD, invece, punta a un fatturato annuo di 31,7 miliardi e a un utile di 3 miliardi. Eppure, la sua capitalizzazione di mercato, pari a 192 miliardi, implica un P/E atteso di ben 62 volte: più alta, quindi, di quella di Nvidia, nonostante margini e volumi molto inferiori.
Il sostegno di Meta, Microsoft (NASDAQ:MSFT), Oracle (NYSE:ORCL) e Tesla (NASDAQ:TSLA)
AMD ha dalla sua il fatto di essere l’unico vero concorrente nel campo dei chip AI, e questo le apre uno spazio potenzialmente immenso. Aziende come Meta, Microsoft, Oracle e Tesla hanno già cominciato a utilizzare i suoi chip, sia CPU che GPU, in cluster per l’intelligenza artificiale. Oracle, in particolare, prevede di offrire infrastrutture con oltre 131.000 chip MI355X.
Secondo AMD, il mercato globale dei chip per AI supererà i 500 miliardi di dollari entro il 2028. Se riuscisse anche solo a strappare qualche punto percentuale di quota a Nvidia, i benefici sarebbero enormi. Va detto, però, che Nvidia dispone di una potenza finanziaria senza paragoni per sostenere investimenti in ricerca e sviluppo, e di un ecosistema software proprietario (CUDA) che resta uno dei suoi punti di forza.
I grandi clienti di Nvidia stanno incoraggiando l’emergere di un’alternativa: non amano dipendere da un unico fornitore, soprattutto in un settore così strategico. AMD si dichiara “pronta alla sfida”, ma per impensierire davvero Nvidia servirà più del sostegno di OpenAI e un buon rapporto qualità/prezzo. Servirà tempo, perseveranza e una capacità d’innovazione costante.