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Analisi ciclica, Ftse All Share al rialzo fino a dicembre

Pubblicato 23.04.2013, 10:38
Aggiornato 14.05.2017, 12:45
Identificare dei cicli stabili nel passato degli indici azionari è un procedimento delicato: i mercati presentano infatti evidenti comportamenti ricorsivi, ovvero le fasi di salita e caduta sono spesso caratterizzate da periodi di analoga ampiezza o da loro multipli, tuttavia affermare che il ritmo con il quale si sviluppano le tendenze sia costante sarebbe una grossolana semplificazione.

Se non fosse così basterebbe segnare in anticipo sul calendario le date di termine di un ciclo e di inizio del successivo per gestire il proprio portafoglio azionario.

Quello che invece è possibile riscontrare è appunto una certa ritmicità nella alternanza di fasi caratterizzate da una direzione dominante diversa (ogni tendenza, anche la più evidente, non può svilupparsi senza che si verifichi una sequenza di avanzate e ritirate, quindi è corretto parlare di direzione dominante e non solo di rialzo o ribasso).

Negli ultimi 25 anni circa, a partire dalla massimi del maggio 1986, il ciclo studiato sull'indice Mibtel/Ftse All Share ha avuto una ampiezza di 80 settimane.

Ogni 80 settimane cioè o c'è stato un momento critico per la borsa oppure, quando non si sono verificati movimenti rilevanti intorno a questa scadenza, il trend è proseguito nella direzione dominante evidenziata fino a quel momento per un altro ciclo.

I massimi del marzo 2000 ed i minimi del settembre 2001, i minimi de settembre 2001 e quelli del marzo 2003 solo per citare gli esempi più eclatanti sono separati da un intervallo temporale che oscilla tra le 78 e le 82 settimane.

Dal minimo di marzo 2003 ai massimi della fine del 2007 il ciclo si è ripetuto per tre volte senza che la tendenza rialzista subisse variazioni significative, poi ha intercettato con discreta precisione i minimi del marzo 2009.

L'ultimo punto di svolta del ciclo è stato nella settimana conclusa il 15 giugno 2012.

Da quel momento la tendenza dominante è stata di rialzo, anche se caratterizzata nel periodo tra febbraio ed aprile 2013 da un ritracciamento del 50% circa di quanto guadagnato nella prima parte e se in ottica temporale più estesa, considerando il movimento dai minimi di settembre 2011, è forse più corretto parlare di una fase laterale piuttosto che di un trend crescente.

Il nuovo ciclo iniziato un anno fa circa è destinato a terminare nell'ultima ottava del dicembre 2013. Nei prossimi mesi le aspettative in base all'analisi ciclica sono quindi incoraggianti, e lo diverrebbero ancora di più in caso di rottura di 19000 punti, che permetterebbe di dichiarare la fine della fase laterale.

La storia passata ci dice che non necessariamente la scadenza del ciclo comporta una inversione di tendenza, anzi, solitamente al termine del periodo si verificano accelerazioni importanti dei prezzi, al rialzo o al ribasso, che confermano la direzione dominante per un altro intervallo di 80 settimane circa.

Se il Ftse All Share saprà confermarsi al di sopra dei massimi di febbraio 2011 a 23830 punti circa, le prospettive di proseguimento del rialzo anche nel medio lungo termine saranno decisamente elevate.

Se al contrario i prezzi dovessero scendere sotto i supporti critici testati nel 2012 in area 13500, il rischio di assistere ad una fase ribassista duratura, capace di interessare anche tutto il 2014, sarebbe da considerare con estrema attenzione.

All share


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