Buongiorno a tutti i lettori di Investing.com,
Apparentemente siamo in una fase molto delicata nei mercati finanziari, tutti i notiziari ci mettono in guardia sull’instabilità politica europea e su un imminente scoppio della bolla USA.
Il rally europeo di fine ed inizio anno ha visto forti chiusure di posizioni short e allo stesso tempo qualche riposizionamento long sia sui titoli strutturalmente forti come STMicroelectronics (MI:STM) o CNH (MI:CNHI) industrial sia su qualche finanziario in ottica a mio avviso quasi del tutto speculativa.
Con i tassi sotto zero il settore finanziario fa fatica a riprendersi e la risalita dell’inflazione grazie ad una forte spinta degli energetici pone a serio rischio la credibilità del Quantitative Easing in un futuro non troppo lontano.
Di riflesso titoli difensivi come Recordati (MI:RECI), Novartis AG (SIX:NOVN), Roche Holding AG (SIX:ROG), Sanofi (PA:SASY) tornano in auge, nonostante per gli ultimi tre non ci siano state trimestrali molto incoraggianti ultimamente.
Spostandoci nel Nuovo Mondo, Trump ha promesso di rendere l’America di nuovo grande: ciò ha spinto tutto sui cosiddetti “massimi”, parola a io avviso molto fuorviante (chi ha coraggio di entrare sui massimi?) che ho sentito ripetere da Novembre ad oggi dalla maggior parte delle persone psicologicamente impaurite da un crollo imminente. Beh col senno del poi son bravi tutti a parlare, ma devo fare i complimenti a chi ha avuto il coraggio di entrare sui famosi massimi avendo ottenuto ad oggi un ottimo profitto.
Non penso che scoppierà nessuna bolla, le trimestrali americane ad oggi sono state molto forti, e Trump sarà la giusta medicina che verrà presa d’esempio anche dall’Europa cosi come succede per il 90% delle innovazioni/scelte politiche prese dagli USA: non dimentichiamoci infatti che il desiderio di un Europa unita è nato proprio sul modello Americano, con la sola differenza che è accaduto oltre un secolo dopo e avendo ospitato ben due guerre mondiali.
La Fed raffredderà l’economia americana alzando i tassi cosi come insegnano i libri; questo sicuramente porterà a prese di posizione e ad uno spostamento di liquidità da azionario ad obbligazionario, ma nel medio-lungo periodo non fermerà la crescita di Dow e S&P, proprio grazie agli stimoli che il governo varerà per supportare le azienda made in USA.
Unico lato negativo, a mio avviso, è l’estremo xenofobismo del governo Americano che sicuramente non farà altro che alimentare tensioni politiche ed umane dal Medio Oriente alla Cina.
Dunque gli appuntamenti politici saranno si fondamentali, la speculazione vive di questo, ma ricordiamo che almeno per ora, l’Unione Europea ha troppi interessi per essere disgregata per colpa di qualche “Brexit” di turno: lo scetticismo ed il desiderio di rivolta è forte in molte nazioni, se non si vedranno dei cambiamenti e soprattutto politiche di stimoli (sul modello Trump) un domani potremmo avere un anti-europeismo molto più diffuso, ma sicuramente il mercato darà gli opportuni segnali premonitori, lasciati liberi di essere interpretati.
Detto ciò segue una breve analisi di portafoglio:
- Un 40-50% di liquidità potrebbe essere la giusta strategia per sfruttare eventuali occasioni di acquisto. Il resto lo posizionerei per un 50% su titoli difensivi con forti fondamentali alle spalle, 20% su oro e il restante 30% su petroliferi.
- Interessante anche il Natural Gas, ma aspetto discese in area 2.50 $.
- I finanziari italiani fanno gola, ma prima di entrare long definitivamente, aspetterei fine Aprile e qualche notizia in più sulle possibili elezioni Italiane. Si può comunque tentare qualche ingresso su titoli forti come Intesa (MI:ISP) San Paolo ad esempio, considerando anche i ricchi dividendi di Maggio.
- Nel breve periodo debolezze di USD e CHF potrebbero essere buone occasioni di acquisto con vendita di euro.
- Lo SMI resta il mio paniere preferito sia sul breve che sul lungo periodo.
- L’obbligazionario Europeo ed Americano lo eviterei per il momento.
Grazie a tutti, eventuali Feedback e Commenti sono ben accetti.