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Anteprima utili 2° trim.: banche, boom di trading da pandemia sembra quasi finito

Pubblicato 13.07.2021, 13:46
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

Con le maggiori banche statunitensi che pubblicheranno gli utili del secondo trimestre questa settimana all’inizio della nuova stagione degli utili, gli investitori non hanno molto di cui lamentarsi.

L’indice KBW Bank Index è schizzato di oltre il 70% nello scorso anno, il doppio rispetto ai guadagni dell’indice S&P 500 nello stesso periodo. Questa considerevole performance durante una delle peggiori recessioni nella storia degli Stati Uniti la dice lunga sui loro resilienti business model, sviluppati dopo la crisi finanziaria del 2008.

Tuttavia, questa performance sorprendentemente robusta non può continuare in eterno, con la spinta degli utili dovuta alla pandemia che si riduce gradualmente, man mano che l’economia viene riaperta.

La grossa differenza sarà un sostanziale calo dei ricavi da trading delle banche, che dovrebbero rivelare un crollo del 28% per quanto riguarda le maggiori banche di investimento USA, in base alle stime degli analisti, quando cominceranno a riportare i risultati del secondo trimestre a partire da oggi.

I dirigenti di Citigroup (NYSE:C) (NYSE:C) and JPMorgan (NYSE:JPM) hanno già avvertito, prima della pubblicazione, che i rispettivi ricavi da trading potrebbero crollare del 30% o più rispetto ad un anno fa. E questo potrebbe risultare in una perdita di circa il 10% dei ricavi totali in ciascuna banca.

La crescita dei prestiti, che è stata debole durante la pandemia quando sia consumatori che imprese hanno ridotto le spese, deve ancora riprendersi. I prestiti totali per le banche commerciali probabilmente sono scesi complessivamente del 3%, secondo le stime degli analisti.

Contesto economico favorevole

Nonostante questi punti deboli, le maggiori banche presentano ancora delle aree di forza che potrebbero sorprendere gli investitori in questa stagione. Ad esempio, possono rendere disponibili miliardi dalle riserve accumulate durante la pandemia per far fronte all’impatto dei crediti deteriorati.

Le banche potrebbero riportare utili per azione del secondo trimestre superiori del 40% allo stesso periodo di un anno fa, secondo gli analisti di Keefe, Bruyette & Woods, si legge in un articolo del Wall Street Journal. Un altro fattore che potrebbe dare una spinta agli utili di questa settimana è un primo semestre da record per quanto riguarda fusioni ed acquisizioni. I ricavi da questa divisione potrebbero vedere un’impennata del 30% per il settore.

Su un orizzonte leggermente più lungo, il quadro economico continua ad essere favorevole per le banche, secondo noi. Insieme alle massicce spese del governo per le infrastrutture e ad una graduale riduzione dello stimolo monetario, le banche potrebbero vedere la domanda di credito aumentare sostanzialmente il prossimo anno, man mano che società e privati utilizzeranno la liquidità accumulata durante la pandemia.

Wells Fargo Weekly Chart.

Grafico settimanale Wells Fargo (NYSE:WFC).

Wells Fargo (NYSE:WFC) e Bank of America (NYSE:BAC) (NYSE:NYSE:BAC), che pubblicheranno entrambe gli utili domani prima dell’apertura, sono ben posizionate per trarre vantaggio dalla crescita dei prestiti e dall’aumento dei tassi di interesse, due temi chiave che traineranno i titoli bancari nei prossimi nove mesi.

Bank of America Weekly Chart.

Grafico settimanale Bank of America.

Citi, invece, i cui utili sono attesi sempre domani prima della campanella, è una buona scommessa per quanto riguarda il pagamento di dividendi più alti in futuro. È stata l’unica banca tra le sei principali il mese scorso a non aver aumentato il suo dividendo, mantenendo il payout trimestrale a 0,51 dollari con un rendimento annuo del 2,98%, ma lasciando aperta la possibilità di un incremento.

C Weekly Chart.

Grafico prezzo settimanale C.

Cinque delle sei maggiori banche hanno già alzato i loro dividendi, portando complessivamente i payout per azione su del 40% dai livelli a cui li avevano mantenuti stabili o tagliati durante il collasso economico innescato dal coronavirus. Si sono anche impegnate a comprare decine di miliardi di dollari di loro azioni dopo che la Federal Reserve le ha giudicate abbastanza in salute da poterlo fare.

Morale della favola

Gli utili di alcune delle maggiori banche statunitensi potrebbero dimostrare che il balzo delle loro vendite, alimentato dalla pandemia, è già finito. Detto questo, la seconda fase della loro crescita degli utili deve ancora arrivare. E dovrebbe avvenire quando cominceranno a trarre vantaggio dalla crescita dei prestiti e dai tassi di interesse più alti.

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